Tutti gli articoli relativi a: memoria

In ricordo di Paola Manzini

Un anno fa scompariva Paola Manzini, parlamentare modenese dal lungo curriculum istituzionale. Un convegno, alla Camera dei Deputati, ha raccolto amici e colleghi. Il ricordo più dolce è quello che Luciano Violante esprime attraverso le parole di un poeta persiano dell’anno mille: “Paola era una di quelle donne che tagliano l’aria”. Poco prima l’immagine più formale, di donna delle istituzioni, l’aveva tracciata il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Ad aprire il convegno dedicato a “Paola Manzini, l’impegno parlamentare dal 1994 al 2006”, è stato però il messaggio del Presidente Giorgio Napolitano che, impossibilitato a partecipare, ha comunque voluto ricordare la serietà e lo stile dell’impegno della parlamentare modenese, scomparsa un anno fa. Non una commemorazione agiografica ma un incontro vero tra amici e parlamentari che colgono l’occasione per ribadire, attraverso la figura di Paola Manzini, il valore e l’attualità di una politica che si eleva ad istituzione, che rispetta la centralità del parlamento ed il valore del dialogo, anche sanguigno, capace di perseguire non il facile ma il giusto, divenire tradizionale nell’accezione più …

"L' ossario digitale dei bimbi ebrei. Rastrellati in 288, uno solo tornò", di Gian Antonio Stella

Rastrellati nel ‘ 43, uno solo tornò Sono le immagini che i parenti scampati al genocidio consegnarono a partire dalla liberazione: per anni e anni sono rimaste chiuse in un faldoneDei 1023 ebrei rastrellati nel ghetto di Roma nell’ ottobre del ‘ 43, ne rientrarono vivi solo 17. Tra questi solo un bambino dei 288 che erano stati portati viaI sorrisi dei bambini prima del lager Un ossario digitale per 288 storie C’ è un ossario digitale di bambini ebrei, da questa mattina, online: le foto di Fiorella e Samuele, Roberto e Giuditta e tutti gli altri piccoli, coi fiocchi tra le trecce e il triciclo e il vestito da marinaretto, scattate prima che fossero caricati sui treni per Auschwitz. Dal solo ghetto di Roma ne portarono via 288: quelli che passarono per il camino furono 287. E intanto gli opuscoli del Terzo Reich incoraggiavano le mamme germaniche: «Offrite un bambino al Führer ché ovunque si trovino nelle nostre province tedesche gruppi di bambini sani e allegri. La Germania deve diventare il Paese dei bambini». …

Cancellata piazza 25 aprile. Accade a Pecorara, nella provincia di Piacenza

Pecorara, comune della provincia di Piacenza, luogo simbolo della Resistenza al nazifascismo, il sindaco Franco Albertini ha cancellato Piazza 25 aprile. Un affronto a quanti hanno sacrificato la loro vita per la libertà, alla Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza, all’Italia tutta, che su queste radici ha costruito la democrazia. Un affronto che non ha assunto il dovuto rilievo nazionale, fatto che denunciamo con forza: è in corso un attacco senza precedenti ai valori e ai principi che fondano la nostra convivenza civile, la nostra Repubblica. Chiudere gli occhi è irresponsabile. L’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, nel richiamare tutti i democratici ad associarsi alla sua denuncia e a mobilitarsi con opportune iniziative, chiede l’immediata revoca di questo vergognoso provvedimento. www.articolo21.info

"Mitragliatori a fuoco incrociato contro cinquecento operai inermi" 60 anni fa, l'eccidio di Modena, di Giorgio Frasca Polara,

“Mitragliatori a fuoco incrociato contro cinquecento operai inermi”. Sono le parole drammatiche e angosciate con cui il 10 gennaio di sessant’anni fa Gianni Rodari – grande poeta dei piccoli (e dei grandi), allora inviato dell’Unità – raccontò quel che era successo il giorno prima a Modena. Poche parole che fotografavano la tragedia che si volle deliberatamente consumare nella civilissima città emiliana in una gelida mattina del 1950: sei operai trucidati, cinquanta feriti tra cui un bambino di dieci anni che, ignaro di quel che stava accadendo, andava a scuola. E’ giusto e necessario spiegare ai più giovani quel che accadde, e ricordarlo a chi quella stagione di violenze anticontadine e antioperaie (“Dalla terra alla fabbrica” è il significativo titolo del fondo firmato quel giorno dal direttore dell’epoca, Pietro Ingrao) conobbe e visse sapendo chi fosse e che cosa rappresentasse Mario Scelba, il ministro dell’Interno di quella stagione. Quel ministro che, come sei mesi dopo coprirà l’alleanza con la mafia per liquidare il bandito Giuliano (il famoso “conflitto a fuoco” coi carabinieri resterà la prima e …

"L'articolo che non piace a Brunetta", di Ernesto Maria Ruffini*

Dice Brunetta: «Stabilire che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla». Dispiace che un ministro della Repubblica, ma prima ancora un nostro concittadino, non sia riuscito a comprendere il significato, l’importanza ed anche la bellezza dell’art. 1 della nostra Costituzione. Proviamo ad aiutarlo, allora, magari con le parole dei Padri costituenti. Il primo articolo della Costituzione rappresenta il nostro biglietto da visita: l’Italia è una Repubblica e una democrazia. «Vuol dire semplicemente che, se domani l’Assemblea nazionale nella sua maggioranza, magari nella sua unanimità, abolisse la forma repubblicana, la Costituzione non sarebbe modificata, ma distrutta» (Piero Calamandrei, 4 marzo 1947). Non solo una Repubblica democratica, ma una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Il lavoro inteso in tutte le sue forme e non solo «nelle sue forme materiali, ma anche in quelle spirituali e morali che contribuiscono allo sviluppo della società» (Meuccio Ruini, 6 febbraio 1947). «Questo il senso della disposizione: un impegno del nuovo Stato italiano a immettere nell’organizzazione sociale, economica e politica del Paese quelle classi lavoratrici che furono …

"Perché si riabilita Craxi", di Alessandro Gilioli

Si è sottratto alla giustizia. Voleva una riforma della Costituzione. E si considerava un perseguitato. Così, nel decennale della scomparsa, il fantasma di Bettino viene usato per gli interessi del Cavaliere. Il 19 gennaio prossimo, si sa, ricorre il decennale della morte di Bettino Craxi: ma, già nelle settimane precedenti l’anniversario, il fantasma del leader socialista ha iniziato a circolare parecchio nei palazzi della politica. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha proposto di onorarne la memoria con una via o un parco. Una cerimonia si svolgerà al Senato, presenti le alte cariche dello Stato. Un’altra commemorazione si terrà a Hammamet, dove Craxi è scomparso. Il regista Marco Bellocchio ha annunciato un film su di lui. I figli Bobo e Stefania, seppur divisi da rancori personali e contrapposizioni poitiche (lui sta con il centrosinistra, lei con il Pdl) appaiono su giornali e in tivù a ricordare a tutti la “modernità” del pensiero “lib-lab” del padre. Il giudizio su Craxi politico, naturalmente, dovrebbe appartenere ormai più agli storici che ai politici: ed è materia semiaccademica capire …

“Focherini, un esempio per le nuove generazioni”

L’on. Manuela Ghizzoni del Pd ricorda la figura del grande carpigiano che sacrificò la vita per salvare un centinaio di ebrei dai nazifascisti. “Focherini è ancora oggi uno dei miglior interpreti del nostro Novecento, che ha lasciato alla comunità carpigiana una straordinaria testimonianza morale e civile”. Così ha dichiarato l’on. Manuela Ghizzoni del Pd in occasione della cerimonia di commemorazione di Odoardo Focherini che si terrà domani a Carpi, nel 65° Anniversario della sua scomparsa. “Una figura di credente e antifascista – ha aggiunto la parlamentare democratica – da portare come esempio alle nuove generazioni, soprattutto in questa stagione di revisionismo storico”. Già Presidente dell’Azione Cattolica diocesana di Carpi, Focherini si dedicò anche all’amministrazione de «L’Avvenire d’Italia». Padre di sette figli, una vita normale come ispettore assicurativo, Focherini non si sottrasse al richiamo della sua fede e a un moto di solidarietà concreta nei confronti degli ebrei perseguitati dal nazi-fascismo, sacrificando la propria vita per salvarne almeno un centinaio. Li nascose e li protesse, falsificandone i documenti e contraffacendo timbri e bolli, in modo da …