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“Divario di genere e rendimento scolastico: le ragazze continuano a studiare di più”, di Flavia Foradini – Scuola 24 06.03.15

Le differenze di genere nel rendimento scolastico dei quindicenni hanno radici tuttora salde nelle loro famiglie e nei comportamenti extrascolastici: la maggior parte dei genitori, rivela il nuovo studio Ocse “The ABC of gender equality in Education. Aptitude, Behaviour, Confidence” (L’ABC dell’eguaglianza di genere nella scuola. Attitudini, comportamenti, fiducia), è più incline ad immaginare per i figli maschi un avvenire in carriere tecnico-scientifiche, anche se le figlie femmine mostrano risultati uguali o addirittura migliori.

Donne ai primi posti
Sono dure a morire, le visioni preconcette: dati alla mano, nei percorsi scolastici le femmine sono sempre più spesso ai primi posti in un’ampia gamma di materie, rispetto ai loro coetanei, e là dove riescono meno bene, in particolare nella matematica, è sovente per mancanza di fiducia nelle proprie potenzialità e per conseguente, poca propensione a mettersi in gioco e a sperimentare: «Tra ragazze e ragazzi con livelli simili di fiducia in se stessi, il divario scompare. Non vi è nulla di congenito nelle differenze di capacità tra maschi e femmine» si afferma nel Rapporto appena pubblicato. Ad essere fondanti per il successo scolastico sono «atteggiamenti nei confronti della scuola, comportamenti, abitudini extrascolastiche».

Atteggiamento poco fiducioso dei maschi
Ma se per quanto concerne le ragazze, il conforto dell’approvazione genitoriale può fare una grande differenza nel riallineare il successo nelle materie scientifiche, per i loro coetanei gli àmbiti che necessitano un’azione paiono più numerosi.
Innazitutto l’atteggiamento nei confronti della scuola è mediamente più negativo rispetto a quello delle femmine. La scuola viene vista da molti adolescenti come una perdita di tempo. Da qui anche un impegno inferiore dei ragazzi sia a scuola che a casa. Fra le mura domestiche studiano mediamente un’ora in meno alla settimana rispetto alle ragazze (in Italia 3 ore in meno: 7 contro 10), laddove gli analisti dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico valutano che ogni ora di compiti a casa equivalga a 4 punti percentuali in più ottenuti nei test di lettura, di matematica e di scienze.

Le nuove generazioni leggono meno
In particolare la capacità di leggere, orientarsi in un testo e capirne elementi e messaggi fondamentali, svolge secondo l’Ocse un ruolo chiave per la riuscita scolastica in genere. Ma le nuove generazioni leggono sempre meno, in particolare i ragazzi, che preferiscono dedicare il loro tempo libero a Internet e ai videogiochi: solo in media un quarto di essi afferma di non giocare mai o quasi mai al computer e la maggior parte degli adolescenti maschi passa fino a tre ore al giorno dovanti ad un monitor, ma solo circa un’ora al giorno sui testi scolastici.
Per stimolare e al tempo stesso livellare le prestazioni di maschi e femmine, il Rapporto Ocse suggerisce una didattica basata su un approccio maggiormente orientato alla risoluzione individuale di problemi e al confronto cognitivo con contesti non noti, piuttosto che alla sola applicazione di regole in contesti predefiniti.
Ai genitori l’Ocse chiede invece di incoraggiare i propri figli a leggere di più per diletto: «Un’attività che dà i suoi frutti ben al di là della scuola».
Ai vertici dei sistemi scolastici, per sostenere le ragazze gli analisti Ocse suggeriscono di vegliare affinché i testi scolastici non convoglino preconcetti di genere. Per sostenere i ragazzi, consigliano invece di mettere in campo fra l’altro interventi mirati contro l’abbandono scolastico, che è maggiormente di segno maschile.

Festa Unità, domenica presentazione del libro su donne e politica – comunicato stampa 06.03.15

  

Domenica 8 marzo, alla Festa de l’Unità di Ponte Alto, si terrà la presentazione del volume “Donne per Grandi sfide – Protagoniste italiane della politica e delle istituzioni”. Saranno presenti le curatrici Giuliana Lusvardi e Claudia Rinaldi e alcune delle protagoniste modenesi del volume, Cristina Ceretti, Isa Ferraguti, Manuela Ghizzoni, Caterina Liotti e Roberta Mori. Dialogheranno con Mariangela Bastico. Inizio alle ore 18.30.

 

“Donne per Grandi sfide – Protagoniste italiane della politica e delle istituzioni”: è questo il titolo del libro che verrà presentato, in occasione della Festa della donna, nel tardo pomeriggio di domenica 8 marzo, a Modena, alla Festa de l’Unità organizzata dal Pd della città e in corso di svolgimento nell’area di Ponte Alto. Saranno presenti le curatrici Giuliana Lusvardi e Claudia Rinaldi e alcune delle protagoniste modenesi del volume, Cristina Ceretti, Isa Ferraguti, Manuela Ghizzoni, Caterina Liotti e Roberta Mori. Dialogheranno con Mariangela Bastico. Il volume raccoglie venticinque profili di donne impegnate, a vario titolo, nei luoghi della politica, ovvero partiti, associazioni e Istituzioni. “Alcune possono essere definite come delle vere e proprie pioniere della parità e della differenza – scrivono Lusvardi e Rinaldi nella prefazione del volume – Altre si sono trovate a difendere o sviluppare conquiste già realizzate, ma sempre in bilico. Altre ancora si sono dovute confrontare con tematiche inedite e sconvolgenti come quelle del femminicidio. E se nel loro racconto c’è la fatica di incidere sul dibattito culturale, sulle elaborazioni programmatiche, sulle norme legislative, sempre emerge la grande determinazione che accomuna donne anche di generazioni diverse”. L’inizio dell’incontro è fissato per le ore 18.30.

In via eccezionale, in occasione della Festa della donna, domenica 8 marzo, il ristorante della Festa de l’Unità di Ponte Alto sarà in funzione sia a pranzo (dalle ore 12.00) che a cena (dalle ore 19.00).

 

8 marzo, Ghizzoni “La crisi ha reso più rigide le differenze” – comunicato stampa 06.03.15

   La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, in mattinata, ha preso parte al dibattito organizzato presso la Camera del lavoro di Modena, in occasione della Festa della donna, sui temi della parità salariale e pensionistica. “Bene ha fatto il Governo a prevedere nuove misure in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro – ha detto Manuela Ghizzoni – ma la reale parità di accesso, di guadagno e di carriera nel mondo del lavoro come in quello della pensione rappresenta una battaglia ancora non vinta”. Ecco la sua dichiarazione:

«Con molto interesse, in mattinata, ho preso parte all’incontro organizzato dalla Cgil e dalle donne dello Spi-Cgil sui temi della parità salariale e pensionistica. E’ bello pensare che donne in pensione, ma ancora attive sindacalmente e politicamente, si preoccupino delle donne che quella stessa pensione vedono oggi sempre più lontana. Su questo tema, peraltro è giusto e opportuno che giovedì scorso la Commissione Lavoro della Camera abbia dato avvio – per impulso del Partito democratico – a una specifica indagine conoscitiva per valutare gli effetti “di genere” della riforma pensionistica. E’ esperienza comune, infatti, che le donne che hanno avuto figli, per lo più, raggiungono l’anzianità contributiva necessaria per maturare la pensione più tardi rispetto agli uomini. Ora anche l’età della pensione di vecchiaia è stata spostata molto in avanti e con risultati penalizzanti per le donne: è stato calcolato che una donna nata nel gennaio 1952, ad esempio, può andare in pensione fino a quattro anni prima di una sua coetanea nata solo cinque mesi dopo, sempre nello stesso anno. La crisi, poi, ha come irrigidito le differenze tra uomo e donna nel mondo del lavoro. Una recente indagine ha sancito che il divario economico tra uomini e donne in Italia è del 45%: se un uomo prende mille euro al mese, una donna si ferma a quota 550. E dove le differenze sono molto più attenuate è perché tutti si trovano al minimo contrattuale. In Italia ci sono settori lavorativi ormai eminentemente femminili, come quello della scuola. Eppure anche qui la piramide gerarchica non lascia scampo: si va dalla pressoché totale “femminilizzazione” delle maestre di scuola materna alla pressoché totale “mascolinizzazione” dei rettori d’ateneo. Eppure le donne sono più brave negli studi, finiscono prima l’Università, ma poi scontano un inevitabile divario di guadagno e di carriera. Sempre ammesso che riescano a restaci nel mondo del lavoro e che non siano costrette a firmare una “dimissione in bianco” da utilizzare per mandare via la lavoratrice in caso di gravidanza: su questo tema chiediamo al Governo la immediata attuazione delle disposizioni  – contenute nel Jobs act – per contrastare questo fenomeno ignobile. Vanno, comunque, valutati positivamente gli interventi del Governo a sostegno del lavoro femminile e in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro come, ad esempio, le risorse per l’occupazione destinate alle Regioni che hanno un tasso di lavoratrici al di sotto del 40%, la maggiore elasticità nella fruizione del congedo obbligatorio di maternità e del congedo parentale e il voucher per pagare baby-sitter o asilo nido che si aggiunge al bonus bebè. Ma la reale parità di accesso, di guadagno e di carriera nel mondo del lavoro, come in quello della pensione, rappresenta una battaglia ancora non vinta».

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Pd Cognento, sabato sera Festa della donna con Manuela Ghizzoni – comunicato stampa 06.03.15

 

 

 

Festa della donna a Cognento: il Circolo Pd ha organizzato, per la sera di sabato 7 marzo, un’occasione di incontro e di approfondimento politico. Sarà presente la deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni. Appuntamento presso la sala civica di Cognento, alle ore 21.00.

 

 

Il Circolo Pd di Cognento, anche quest’anno, ha organizzato, per la sera di sabato prossimo, un’iniziativa pubblica in occasione della Festa della Donna. L’appuntamento è sia approfondimento politico che festa in allegria. Sarà presente, infatti, la parlamentare modenese del Pd Manuela, componente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei deputati. Non potrà, invece, partecipare il già annunciato deputato Davide Baruffi, per sopraggiunti impegni. Allieteranno la serata, inoltre, la cantante Roberta Morini accompagnata da Giuseppe De Falco alla tastiera e la comicità di Guido Grazzi. Nel corso della serata verrà offerto anche un rinfresco. L’appuntamento è, quindi, per sabato 7 marzo, presso la sala del Centro civico di Cognento, in Largo Traeri 100, a partire dalle ore 21.00. “Già dal pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00 – spiegano dal Circolo Pd – la mimosa sarà disponibile presso la sede del Circolo, in via Tonini 22, a offerta libera. L’offerta per la mimosa e la sottoscrizione interna organizzata nel corso della serata consentono di raccogliere i fondi necessari per continuare ad organizzare queste occasioni di incontro e convivialità”

 

8 marzo, Festa Internazionale della Donna. Dibattito Cgil sulla parità salariale e pensionistica – comunicato stampa Cgil 05.03.15

Alle donne servono 2 mesi di lavoro in più (sino al 28 febbraio dell’anno successivo) per guadagnare lo stesso salario di un uomo a parità di mansione.
Il differenziale retributivo, stabilito dalla Commissione Europea nel 2014, è del 16,4% tra uomo e donna in Europa. Questo il dato di partenza attorno a cui ruota il dibattito promosso dalla Cgil di Modena e dal Coordinamento Donne del sindacato pensionati Spi/Cgil per venerdì 6 marzo.
L’iniziativa che anticipa di 2 giorni l’8 marzo, giornata internazionale della donna, si svolge lamattina del 6 marzo dalle ore 9 alle 12 presso il salone Corassori della Cgil (piazza Cittadella 36).
Sono previste le relazioni introduttive di Tamara Calzolari della segreteria Cgil Modena e diLuisa Zuffi segretario Spi/Cgil Modena, a seguire l’intervento della professoressa Tindara Addabbo di Unimore che illustrerà, dati statistici alla mano, le differenze retributive salariali tra uomo e donna nella realtà nazionale e modenese.
Sono poi previsti diversi interventi di delegate e pensionate che riporteranno esempi reali di condizioni di lavoro e trattamenti pensionistici .
I problemi sollevati dalla platea e le proposte del sindacato verranno discusse insieme a Ingrid Caporioni assessora al Lavoro e Pari Opportunità del Comune di Modena e all’onorevoleManuela Ghizzoni. Le conclusioni sono affidate ad Anna Salfi responsabile Donne Cgil regionale.Riprendendo un vecchio, ma bellissimo slogan, “Lotto Marzo”, la Cgil dedica quest’anno l’8 marzo all’impegno e alla mobilitazione a favore dei diritti delle donne nel mondo del lavoro. Diritti che la crisi ha colpito in maggior misura determinando maggiore fragilità nel reddito, più precarietà lavorativa, peggioramento delle possibilità di conciliazione dei tempi di vita-lavoro e aggravio del lavoro di cura. A questo proposito, aumenta anche a Modena il numero di donne costrette a rinunciare al lavoro e a sobbarcarsi un maggior lavoro di cura (anziani, minori) per le difficoltà economiche delle famiglie.
Il tema della parità salariale è tornato alla ribalta anche alla Notte degli Oscar quando l’attrice Patricia Arquette ha dedicato il premio alle donne, chiedendo che si arrivi finalmente a un uguale trattamento retributivo tra uomini e donne.

All’iniziativa del 6 marzo a Modena è stata invitata anche Ayse Duran rappresentante del Movimento delle Donne Kurde in Italia, che porterà la testimonianza sul contributo delle guerrigliere kurde nella liberazione di Kobane, città kurda assediata a lungo dalle forze armate dell’Isis.

“Contro la «fuga dei cervelli» arriva il bando Miur per l’assunzione di 24 ricercatori”, di Alessia Tripodi – Scuola 24 05.03.15

Parte il piano Miur di assunzioni agevolate contro la «fuga dei cervelli» . E’ stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo bando del programma «Rita Levi Montalcini» , che per il 2015 mette a disposizione 24 contratti a tempo determinato per far «rientrare» nel nostro Paese giovani ricercatori (italiani e stranieri) impegnati all’estero. Il piano sarà finanziato grazie a un budget di 5 milioni di euro. Il termine per le domande scade il prossimo 1 aprile.

Il bando
Possono partecipare alla selezione gli studiosi impegnati in attività didattica o di ricerca all’estero da almeno tre anni e che abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca dopo il 31 ottobre del 2008 e non oltre il 31 ottobre 2011.
Le domande dovranno essere presentate via Web attraverso il sito del Miur-Cinecahttp://cervelli.cineca.it e dovranno contenere, oltre al curriculum vitae del candidato, anche l’elenco delle pubblicazioni scientifiche, l’autocertificazione di «stabile permanenza all’estero» da almeno tre anni e l’indicazione, in ordine di preferenza, di cinque università statali (tra quelle che hanno dato la propria disponibilità) dove svolgere l’attività di ricerca. Alla domanda di partecipazione andrà ovviamente allegato anche il programma di ricerca, nel quale il candidato dovrà precisare il contesto, la metodologia, i risultati che intende conseguire e i costi dell’attività scientifica.
I ricercatori saranno selezionati da una Commissione presieduta dal presidente della Crui e da quattro esperti qualificati in ambito nazionale e internazionale, nominati dal ministro dell’Istruzione.
Una volta scaduto il contratto a tempo determinato, i ricercatori assunti con il programma Montalcini potranno – previa valutazione dell’ateneo – essere inquadrati nel ruolo di professore associato.

Cognento (Mo) – Festa della Donna


Sabato 7 marzo alle 21.00 alla sala civica di Cognento parteciperò in sostituzione del collega Davide Baruffi all’incontro di approfondimento e intrattenimento organizzato dal circolo PD in occasione della Festa della Donna. Già dal pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00 la mimosa sarà disponibile presso la sede del Circolo, in via Tonini 22, a offerta libera. L’offerta per la mimosa e la sottoscrizione interna organizzata nel corso della serata consentono di raccogliere i fondi necessari per continuare ad organizzare queste occasioni di incontro e convivialità.

 

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