"Severino: la legge anti-corruzione è la nostra priorità", di Claudia Fusani
I giochi saranno più chiari in settimana, il 5 o il 6 settembre, quando sarà convocata la capigruppo della Camera per decidere il calendario dei lavori del mese. Un paio di giorni, appunto, in cui i partiti che sostengono il governo Monti dovranno decidere che fare sulle intercettazioni. Le posizioni sono sul tavolo. Il Pdl cavalca strumentalmente il caso Quirinale-trattativa Stato-mafia e accelera sulla necessità di fare quello che non è riuscito a fare in quattro anni: modificare le intercettazioni nel senso di impoverire lo strumento di indagine e impedire alla stampa di pubblicare. La posizione del Pd è altrettanto inequivocabile: il caso procura Palermo-Quirinale non ha nulla a che vedere con il disegno di legge sulle intercettazioni e chi spinge su questo portando ad esempio l’altro mistifica sapendo di farlo (con quali obiettivi è un altro tema). Non solo: il “vecchio” testo Alfano-Bongiorno – in aula alla Camera in terza e definitiva lettura e il cui destino potrebbe essere deciso in settimana- è da cestinare. Impossibile lavorarci sopra con aggiustamenti e modifiche. Se il …
