Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Niente mutuo, affitti e rate «impossibili» La vita (a ostacoli) dei precari", di Sergio Rizzo

Sono 3 milioni e 700 mila gli italiani senza un lavoro a tempo indeterminato. Pochi numeri servono a spiegare l’enormità della missione che attende nel secondo tempo di governo il ministro del Lavoro Elsa Fornero. Alberto Alesina e Francesco Giavazzi hanno scritto sul «Corriere» che un giovane italiano affronta mediamente per trovare il primo impiego un Calvario di 33 mesi. Quasi tre anni. Oltre sei volte più che negli Stati Uniti, dove di mesi ne bastano cinque. Ma poi, che impiego… «Tempo indeterminato» è la password per una vita normale. Ma sono due parole sempre più rare sui contratti di lavoro. Difficilissimo, per un precario, ottenere dalla banca il mutuo per comprare la casa. Arduo anche acquistare a rate una macchina. Oppure affittare un appartamento: sempre più spesso serve la garanzia dello stipendio fisso o della fideiussione bancaria. Si finisce così per vivere una vita alle dipendenze di chi può garantire per te: genitori, nonni… Pochissimi fortunati potranno mettere su famiglia, in un’Italia dove la famiglia è sacra solo a parole: con quel che costano, …

«Voto agli immigrati». Dopo Firenze parte la raccolta delle firme, di Jolanda Bufalini

Giovani e migranti, noi e gli altri, noi come gli altri. L’Italia che fronteggia la scoperta di un sé razzista, nella follia omicida di Firenze, nel rogo di Torino, che si è stretta a Firenze attorno al dolore e ai colori dell’Africa, scopre anche che nella crisi a pagare di più sono i più deboli: i giovani del lavoro precario, i giovani che arrivano dal Maghreb o da la Romania, i giovani qualificati che dall’Italia emigrano in cerca di opportunità che il Paese non è capace di offrire. Ieri si celebrava nel mondo la giornata internazionale del migrante e non si è trattato, per l’Italia, di una occasione formale. A comincia re dal messaggio del presidente del la Repubblica Giorgio Napolitano che si è rivolto «ai lavoratori stranieri immigrati nel nostro Paese» ma anche «agli italiani che emigrano oggi» e «ai discendenti di coloro che emigrarono affrontando dure difficoltà e iniziali ostilità». Nelle parole del capo dello Stato c’è il rifiuto da parte della «comunità nazionale di ogni forma di discriminazione e violenza». Ma c’è …

"Quei quattromila finti poveri che non pagano asili e atenei", di Fiorenza Sarzanini

Ricchi nella realtà, poveri per lo Stato. E proprio grazie a questa finta indigenza migliaia di italiani sono riusciti a ottenere benefici per i figli — dagli asili nido gratuiti alle agevolazioni sulle tasse universitarie — per i parenti anziani con i servizi sanitari a domicilio. Ma anche riduzioni sulle bollette di luce e gas. Su circa 14.000 famiglie controllate nei primi 10 mesi di quest’anno, quasi 4.000 avevano illecitamente dichiarato di essere sotto la soglia minima fissata dalla legge. Vuol dire, una su tre. È uno dei dati più eclatanti che emerge dal rapporto annuale della Guardia di Finanza sugli sprechi della spesa pubblica. Si tratta del bilancio di un’attività diventata strategica nel momento in cui si cerca di risanare i conti dello Stato. A leggere i resoconti appare evidente come tra i settori in sofferenza nei quali si deve intervenire con urgenza effettuando un monitoraggio costante anche da parte delle stesse autorità di controllo, c’è quello della Sanità. Ma la cifra più eclatante continua a rimanere quella legata al danno erariale provocato dai …

«Fermiamo il razzismo ora», di Vladimiro Frulletti

Ha il sorriso aperto e sfrontato di una ragazzina di 13 anni. Le brillano gli occhi. Chissà quante volte avrà guardato quella foto, Samb Modou. Lui sua figlia non l’aveva mai conosciuta. Era partito dal Senegal quando la moglie era incinta di tre mesi. E non era ancora riuscito a tornare a casa. Presto però avrebbe avuto i documenti e allora sì che l’avrebbe potuta abbracciare. Invece martedì, al mercato di Piazza Dalmazia, un assassino razzista ha messo fine al suo sogno. E a quello di Diop Mor. Ieri, dietro la foto della bimba e della moglie di Modou, a Firenze c’erano tantissime persone. CORTEO Da piazza Dalmazia al centro di Firenze, a piazza santa Maria Novella ci sono poco più di 3 chilometri. In ventimila ieri pomeriggio li hanno percorsi a piedi, in un lungo corteo, triste e colorato. Anche bello, a patto che si possa usare questo aggettivo per una manifestazione funebre. Tutta quella gente s’era data appuntamento per ricordare Modou e Diop Mor, uccisi dal criminale razzista Gianluca Casseri. Più di un’ora …

"Politiche di buon senso sull'immigrazione", di Maurizio Ambrosini

L’immigrazione resta uno dei temi più incandescenti e più difficili da affrontare della politica italiana. Ma la semplificazione dei percorsi di cittadinanza è indispensabile per consentire una effettiva integrazione sociale. A partire dall’introduzione dello jus soli e del voto alle amministrative ai residenti stranieri. Anche perché i lavoratori stranieri in Italia pagano tasse e contributi alle casse dell’Inps. Il governo Monti ha già dato segnali di svolta rispetto al recente passato. Otterrà risultati adottando un approccio pragmatico. Tra le scelte qualificanti del governo Monti compare la delega sull’integrazione ad Andrea Riccardi. Qui certamente si coglie una svolta, di linguaggio e di approccio culturale, rispetto al governo precedente. Più volte, poi, il presidente Napolitano ha incitato governo e parlamento a riformare le norme sulla cittadinanza, in favore dei minori nati in Italia da genitori immigrati. Vorremmo quindi provare a suggerire qualche pista di lavoro al nuovo esecutivo, pur sapendo che il tema resta tra i più incandescenti e dunque difficili da maneggiare. SEGUIRE UN APPROCCIO PRAGMATICO Per questa ragione, il primo suggerimento è quello di adottare …

"Torino, Riccardi "bloccato" dai leghisti salta la visita al quartiere degli immigrati", di Marco Ansaldo

«Visitando uno dei quartieri simbolo, in Italia, dell´integrazione riuscita mi sembrava giusto incontrare tutte le realtà che hanno contribuito a questo risultato. Ma, all´ultimo momento, qualcuno ha cambiato idea. Io non faccio polemiche, e non vado a disturbare chi non mi vuole». Andrea Riccardi, nuovo ministro della Cooperazione internazionale e dell´Integrazione, va a Torino per vedere il campo rom incendiato una settimana fa, ma la Lega si defila, anzi è pronta a contestarlo e a chiudergli in faccia la sede del patronato che gestisce nel quartiere di San Salvario. Addirittura, il governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, prima gli fa sapere che la sua visita non è opportuna; poi non appare nemmeno per salutare il ministro della Repubblica in visita ufficiale nel capoluogo piemontese. È l´ennesimo strappo della Lega nei confronti del governo Monti. Il gesto di attenzione fatto dal fondatore della Comunità di Sant´Egidio, ora ministro con un ruolo centrale nel nuovo esecutivo, viene rifiutato dal Carroccio. «La presenza del ministro Riccardi – annuncia il deputato torinese lumbard Stefano Allasia – non è assolutamente …

"Lazio, vitalizio anche agli assessori esterni", di Sergio Rizzo

Come biasimarli? Costretti a ingoiare l’amara pietanza, anche se soltanto a partire dalla prossima legislatura (mai che un taglio colpisca chi taglia), almeno l’hanno addolcita. Alle due e un quarto della scorsa notte, e non è certo il caso di domandarsi perché certe cose succedono sempre quando calano le tenebre, mentre la commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio stava discutendo l’abolizione dei vitalizi decisa qualche settimana fa dall’assemblea delle Regioni italiane, è spuntato un emendamento furbetto del quale da tempo si vociferava nei corridoi. Ma che nessuno aveva ancora visto. Una norma che mentre toglie ai futuri consiglieri eletti per la prima volta nel 2015 il diritto alla pensione da «onorevole» regionale, lo estende agli assessori esterni dell’attuale giunta di Renata Polverini. Oltre, naturalmente, a quelli cessati dal mandato. A nulla sono purtroppo servite le proteste di buona parte dell’opposizione, con in testa i radicali Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita. Il regalo della pensione dopo soli cinque anni per 14 dei 16 componenti dell’attuale giunta, tanti sono i componenti esterni, è semplicemente meraviglioso. Anche …