Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

Giornata mondiale dei diritti umani: Ban Ki-Moon: "Troppa repressione nel mondo"

Il segretario generale dell’Onu : “Molte persone alla ricerca di legittimazione si sono ritrovate attraverso i social media”. Rispetto, consapevolezza, ma soprattutto tutela, in un mondo dove i diritti umani sono ancora troppo spesso calpestati. In sintesi è questo il messaggio del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, in occasione della “Giornata Mondiale dei Diritti Umani”, che si celebra oggi. «I diritti umani appartengono a ciascuno di noi senza eccezioni. – ha detto il segretario – Ma se non li conosciamo, se non pretendiamo che vengano rispettati e se non difendiamo il nostro diritto, e quello degli altri, ad esercitarli, rimarranno solo parole vuote in un documento scritto decine di anni fa. Per questo con la Giornata dei Diritti Umani non ne celebriamo soltanto l`adozione ma ne riconosciamo anche l`importanza e attualità». «In ogni parte del mondo – continua – le persone si sono mobilitate chiedendo giustizia, dignità, eguaglianza e piena partecipazione, tutti diritti custoditi nella “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”. Molte delle persone alla ricerca di legittimazione per le loro aspirazioni si sono ritrovate attraverso …

«Abbiamo la pretesa di esserci e di contare dove si decide il futuro», intervista a Chiara Saraceno di Mariagrazia Gerina

Stavolta è più dura del 13 febbraio, quella era una manifestazione contro Berlusconi, uno volgare che è chiaro cosa faceva di male, ora invece si tratta di combattere contro qualcosa di più insidioso, la marginalizzazione delle donne competenti e dei nostri interessi, caduti fuori dall’agenda politica ed economica», avverte Chiara Saraceno, sociologa, che domani parlerà dal palco di Se non ora quando, come studiosa e come militante. «Non sarei in quella piazza se non condividessi il bisogno di manifestare un dissenso e una domanda collettiva delle donne». Cosa chiedono oggi le donne? Quale è la loro domanda? «Posso dire come la interpreto io: è voglia, esigenza, pretesa di contare laddove si prendono le decisioni, dove si gestisce il potere, dove si definiscono le priorità, compreso quando si decide cosa si taglia e come. Ed è disagio rispetto a una agenda politica ed economica che certo in un momento di grande difficoltà sembra avere del tutto trascurato il fatto che le donne hanno pagato e pagheranno costi altissimi». È una critica al governo Monti? «Non sono …

Le donne si riprendono le piazze "Più potere per uscire dalla crisi", di Anna Bandettini

“Caro Monti, siamo stanche di pagare il prezzo più alto”. L´ambasciatore Usa: solidali con voi. Contro il governo Berlusconi furono un milione: madri, figlie, ragazze, lavoratrici, professioniste italiane che il 13 febbraio scorso a Roma, e in oltre cento piazze italiane e straniere, chiedevano dignità e rispetto a una classe politica che ogni giorno le offendeva e offendeva il paese. Non è finita: oggi davanti alle politiche restrittive del welfare imposte dalla crisi, a tagli draconiani che pesano sopprattuto sulle loro spalle, le donne italiane scendono nuovamente in piazza per reclamare un ruolo da protagoniste nell´agenda politica, nella certezza che non c´è crescita senza le donne. “Noi sappiamo come si fa – dicono – Se non le donne chi?”. Con questo slogan domani le donne chiamano a una nuova mobilitazione dopo quella del 13 febbraio, data simbolica per l´orgoglio femminile in Italia. A Roma in piazza del Popolo, dalle 14, con una manifestazione-concerto e in altre venti piazze italiane, da Torino dove il concentramento è previsto in piazza Castello, a Sassari, da Venezia a Perugia: …

"I limiti dell'affetto", di Chiara Saraceno

Non è mai stato facile essere genitori di figli adolescenti. Ma oggi lo è di più. La sessualità e i comportamenti sessuali delle ragazze sono tra i fattori che hanno messo in crisi «il libretto di istruzioni» dei genitori. L´età al primo rapporto sessuale si è fortemente abbassata tra le ragazze, divenendo simile a quella dei ragazzi, attorno ai 17 anni. Ma i genitori non sono sempre attrezzati a preparare i figli, soprattutto le figlie, a questo passaggio, anche con le necessarie informazioni su come proteggersi dai rischi, sia di gravidanza sia di altro genere. Parlarne sembra un modo di incoraggiarle e perciò si preferisce tacere e ignorare, salvo trovarsi ancora più impreparati quando l´impensabile e indicibile accade. La vicenda dei genitori trentini che trascinano in tribunale la figlia sedicenne perché le sia imposto di abortire, o, in subordine, le sia impedito di riconoscere il figlio e di avere rapporti con il padre (albanese), apre una serie di cortocircuiti mentali ed emotivi non facili. Ciascun genitore può identificarsi nella preoccupazione per il futuro di una …

"Ma le donne sono in credito", di Rita Ghedini

Cara ministro Fornero, nel corso della Sua prima audizione in commissione lavoro al senato si è parlato naturalmente di previdenza: tantissimi interventi, poco tempo e non sono riuscita ad intervenire. La commissione si aggiorna a martedì prossimo. Ma martedì prossimo è molto lontano. Martedì prossimo la manovra salva-Italia andrà in aula alla camera e spero che per allora si sia mantenuta tutta la sua forza, ma siano cambiate le cose che la rendono iniqua e perciò incomprensibile ai cittadini italiani che pure sono pienamente consapevoli del rischio che corriamo. Per questo, Signora Ministro, le chiedo di riflettere su alcune cose. Ci ha detto che la riforma delle pensioni da lei proposta si ispira ai principi di equità fra le generazioni, equità all’interno delle generazioni, sostenibilità e razionalizzazione del sistema, eliminazione dei privilegi. Bene, siamo d’accordo. Ma mi preoccupa che nel declinare il tema dell’equità Lei non abbia declinato quella fra i generi. Conosciamo la sua attenzione e la sua competenza sul tema e, certamente, orientare le primissime misure in favore dell’occupazione alle donne e ai …

Minzolini a processo per peculato "In 14 mesi spesi 65 mila euro", di Elsa Vinci

«Sessantacinquemila euro di spese non giustificate». Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, è stato rinviato a giudizio per peculato, ovvero conti di ristorante pagati per 14 mesi con la carta di credito Rai . «Senza indicare né i motivi di lavoro né gli ospiti». Il giornalista ha già restituito la somma in questione. In udienza ha detto di non «aver avuto la percezione di commettere un illecito», ma la procura ha sottolineato «l´uso disinvolto del denaro altrui». Il gup, Francesco Patrone, ha fissato l´inizio del processo l´8 marzo 2012 davanti al tribunale di Roma. La Rai ha annunciato la costituzione di parte civile. Cioè chiederà il risarcimento «per il danno di immagine». Pd, Italia dei valori e Fli sollecitano le dimissioni. Il comitato di redazione del Tg1 va all´attacco, chiede al direttore un passo indietro e all´azienda una nuova nomina «autorevole». «Vogliono farmi fuori», sbotta Minzolini appena fuori dall´aula. «Per due anni nessuno mi ha contestato nulla. Poi improvvisamente, due settimane prima del voto di fiducia al Senato del 14 dicembre dell´anno scorso, quando si …

"Se la corruzione si insinua in magistratura", di Vladimiro Zagrebelsky

L’ arresto di un giudice e la condanna in un non lontano passato di qualche altro sono per fortuna eventi rarissimi. Si può immaginare che esista un numero oscuro di casi di corruzione che rimangono nascosti, ma si tratta comunque di fenomeno estremamente limitato. Tuttavia è necessaria una riflessione che vada oltre i commenti sulla capacità delle organizzazioni mafiose di infiltrarsi nelle istituzioni e sulla potenza del denaro. Occorre una riflessione sulla magistratura. Naturalmente ciò riguarda anche i parlamentari, le articolazioni governative, gli enti locali, l’amministrazione pubblica, gli organi di polizia, ecc., ma per la magistratura l’urgenza e la gravità delle questioni che si pongono sono di speciale forza. Il ruolo assegnato dalla legge ai magistrati e la larga discrezionalità loro riconosciuta nell’esercitarlo spiegano perché da essi, ancor più che da altri, si richieda personale indiscutibile integrità; oltre i confini di ciò che è normale chiedere a chi esercita altre, pur importanti, funzioni. E forte è il rilievo che assumono anche le sole apparenze, così come è sempre sottolineato da chi si occupa di etica …