Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Un giovane su quattro non studia e non lavora", di Antonella Baccaro

Bankitalia: saliti a 2,2 milioni, il 10% in più in due anni La «generazione Neet» ha toccato nel 2010 quota due milioni e duecentomila. Il numero di giovani che non sono occupati, né impegnati in corsi di studio o formazione (Not in Education, Employment or Training) è aumentato nel giro di due anni, secondo un rapporto di Banca d’Italia, di 200 mila unità. Per effetto della crisi il numero di Neet tra 15 e 29 anni, che nel periodo 2005-08 era pari al 20% della popolazione, è arrivato nel 2010 al 23,4%. L’aumento è stato più marcato nel Nord e al Centro, meno pronunciato nel Mezzogiorno, dove tuttavia l’incidenza di giovani Neet era prossima al 30% già prima della crisi. I Neet sono per lo più donne, meridionali, sposate o conviventi, con diploma di terza media. L’incidenza di questa categoria tra le donne, a livello nazionale, supera infatti il 26%, contro il 20% degli uomini. I giovani tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano risiedono per un quinto dei casi con …

"Islanda – L’isola salvata dalle donne", di Kira Cochrane

Servizi sociali efficienti. Un movimento femminista agguerrito. Una società aperta e tollerante. L’Islanda è il miglior paese al mondo per le donne. E si è affidata a loro per uscire dalla crisi economica del 2008. E’ un giorno umido a Reykjavik. La pioggia batte sulle barche dei pescatori, per strada ci sono negozi di souvenir e giovani artisti con baffi improbabili. La ministra dell’industria, dell’energia e del turismo mi spiega che il paese dovrebbe essere “più severo” nella lotta alle diferenze salariali tra uomini e donne. Katrín Júlíusdóttir è una donna di trent’anni, cordiale e attraente, ed è incinta di due gemelli. Nella sua voce c’è una leggera nota di frustrazione. Come in Gran Bretagna, anche in Islanda vige la legge dell’equal pay for equal work, che dovrebbe garantire la parità salariale tra lavoratori e lavoratrici. “E allora perché non abbiamo sanzioni più dure per chi non la rispetta?”, si chiede Júlíusdóttir. “Dobbiamo essere molto severi con chi infrange le leggi”. Siamo seduti nell’ufficio della ministra, in un anonimo palazzo a poche centinaia di metri …

"Disoccupazione record fra i giovani e le donne. E i prezzi aumentano", di Laura Matteucci

Balzo della disoccupazione, giovanile e femminile soprattutto, e nuovo aumento dell’inflazione. Sono gli ultimi dati Istat dell’emergenza Italia, che si aggiungono a quelli sui Btp, con i rendimenti alle stelle, allo spread con i Bund a quota 410 punti e all’ennesima seduta di Borsa negativa. Un Paese in ginocchio: tra i giovani sotto i 24 anni uno su tre è senza occupazione (29,3% a settembre, dal 28% di agosto), il dato peggiore dal gennaio 2004. Colpiti i giovani, così come le donne: è «inattiva» quasi un’italiana su due, che quindi non ha, nè cerca, lavoro. Il tasso di disoccupazione a settembre raggiunge l’8,3% dall’8% tondo di agosto, 80mila e oltre posti persi in un mese. La «liberalizzazione» dei licenziamenti, tra i desiderata del governo, appare sempre più intempestiva. Mentre il lavoro si fa impossibile, aumenta il ricorso alla cassa integrazione (a settembre +50%su agosto) e la crescita è questione di zero virgola, prosegue anche il rialzo dell’indice dei prezzi: ad ottobre+0,6%rispetto a settembre, +3,4% in un anno, record dal 2008, soprattutto per effetto delle misure …

"La crisi delle donne over 50 tra famiglia e (poco) lavoro", di Rita Qurzè

Le mamme acrobate? Dilettanti. La nuova frontiera delle fatiche femminili si varca alla soglia dei cinquanta. Quando i figli — ventenni o giù di lì — sono ancora in casa, con addosso le camicie stirate dalla mamma e le gambe sotto il tavolo a pranzo e cena. In ufficio un bel mattino il capo ti accoglie, spalleggiato dal rampante, e giovane, assistente: «Siamo costretti a ridurre il personale, la tua posizione da domani non esiste più». Tradotto: arrivederci e grazie. Non è politically correct mettere a confronto le fatiche delle generazioni, quasi fosse una gara al peggio. Ma almeno rende l’idea. E se delle difficoltà che le trentenni affrontano per tenere insieme marito-figli-ufficio si è parlato moltissimo in questi anni, le peripezie delle cinquantenni — 4,5 milioni di donne in Italia — sono state pressoché ignorate. Ora, però, non è più possibile fare finta di nulla. Per due motivi. Sul fronte del lavoro chi è nato prima del 1961 sta pagando un prezzo elevato alla crisi. Per le donne, in più, c’è che l’accelerazione verso …

"Gli immigrati al tempo della crisi", di Fabrizia Bagozzi

La Caritas presenta il suo rapporto annuale sugli stranieri. Sono ormai il 7,5% della popolazione italiana, anche se sul piano numerico non sono molti di più rispetto all’anno scorso (poco meno di 5 milioni), sono sempre più radicati nel nostro paese anche se inevitabilmente si trovano esposti alla crisi più degli italiani, pur facendo meno fatica e rientrare nel mercato del lavoro (dequalificato, sommerso e irregolare: un altro campo da gioco rispetto al nostro). Il tradizionale rapporto di Caritas Migrantes sull’immigrazione in Italia – giunto alla sua ventunesima edizione – ci restituisce l’istantanea di una situazione ormai consolidata, pur se attraversata in pieno dall’impasse dell’economia e ostacolata dal combinato disposto di una legislazione ostile (senza scomodare il reato di clandestinità su cui si è messa di traverso la Corte di giustiza europea, basta ricordare un permesso di soggiorno che dura solo 6 mesi dopo la perdita del lavoro), da una burocrazia lenta e farraginosa e da una politica dei flussi di ingresso poco realistica. Elementi a cui del resto fa da contraltare una strategia di …

"Quegli alunni stranieri nati e cresciuti in Italia", di Alessandra Coppola

Nell’ultimo anno scolastico il 42,1% degli studenti che non ha la cittadinanza italiana è nato qui. In Lombardia il dato sale al 48%. Lo dicono i dati del ministero dell’Istruzione. Un salto, rispetto a tre anni fa, quando erano il 34,7%. Alla Casa del Sole, elementari e medie nel parco Trotter che a Milano è il ritrovo di molte nazionalità, lo sanno dai registri di classe: sono sempre di più gli alunni stranieri nati in Italia. «Un elemento decisivo — sottolinea lo storico, battagliero, preside Francesco Cappelli (appena andato in pensione) —: se i bambini parlano bene l’italiano e crescono in situazioni di stabilità familiare, crollano tutte le differenze che potevano creare difficoltà». Lo dicono adesso con il timbro dell’ufficialità anche i dati elaborati dalla Fondazione Ismu per il ministero dell’Istruzione: nell’ultimo anno scolastico il 42,1 per cento degli studenti che non ha la cittadinanza italiana è nato qui. Un bel salto rispetto a tre anni fa, quando erano il 34,7. Nelle scuole dell’infanzia, poi, il numero quasi raddoppia: 78,3. «Diventa sempre più difficile usare …

"L'sos dei giovani contro la crisi", di Mario Pirani

«Improvvisamente tutto ciò che sembrava passato è tornato attuale», scriveva nel 1999, ben 13 anni orsono, Paul Krugman, uno dei più chiaroveggenti economisti americani, chiedendosi se si stava andando verso un nuovo 1929. La sua risposta era affermativa, accompagnata da proposte d´intervento preventivo che non furono ascoltate. L´analisi partiva dalla crisi asiatica e che allora aveva colpito i paesi emergenti di quel Continente, ma anche il Giappone. Taluni, tra i primi George Soros, la lessero come un podromo della crisi finanziaria mondiale, una intuizione giusta ma solo parziale, poiché, scriveva Krugman, «questi eventi sono andati ben oltre i mercati finanziari in sé stessi; anche quando, e se, i mercati finanziari si calmeranno, i reali effetti della crisi – i danni alla crescita, all´occupazione e al tenore di vita – si protrarranno a lungo». Oggi gran parte della previsione si è purtroppo avverata. L´epicentro della deflagrazione è partito, questa volta, da Wall Street e si è esteso, come negli anni Trenta, con effetti sempre più allarmanti, all´Europa. Ormai siamo nel bel mezzo della tempesta, l´insolvibilità dei …