Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Per non dimenticare", di Maria Cecilia Guerra

L’avevamo chiamata legge “ad aziendam” e questa definizione è stata fatta propria dalla stampa. Ci riferivamo alla norma contenuta nel decreto legge “incentivi” (n. 40/2010), che permetteva una rapida definizione delle controversie tributarie pendenti da oltre dieci anni per le quali l’amministrazione finanziaria fosse risultata soccombente nei primi due gradi di giudizio. Il contribuente poteva estinguere la controversia che lo riguardava, pagando un importo pari al 5 per cento del suo valore (riferito alla sola imposta oggetto di contestazione in primo grado, senza tenere conto degli interessi, delle indennità di mora e delle eventuali sanzioni). L’avevamo chiamata “ad aziendam” perché le condizioni richieste per accedere alla sanatoria si attagliavano alla perfezione a un importante contenzioso pendente in Cassazione che riguardava la Mondadori. L’imposta dovuta dall’azienda editoriale era pari a 173 milioni. Se si aggiungono interessi, indennità di mora e sanzioni, si trattava, secondo la stampa, di una somma di circa 350 milioni di euro. Grazie alla norma citata la controversia si è chiusa con il pagamento di 8,6 milioni. Marina Berlusconi, Presidente di Mondadori ha …

l boom degli obiettori "Tra cinque anni in Italia non si potrà più abortire", di Maria Novella De Luca

Ha fatto dimezzare gli aborti e reso le coppie più consapevoli verso la maternità. Ha spezzato la clandestinità e spinto fuori dal silenzio il dramma secolare di milioni di donne. Adesso però la legge 194 rischia di scomparire. Nell´arco di cinque anni o poco di più. Travolta da un esercito di obiettori (il 70,7% dei ginecologi) che hanno desertificato i reparti di interruzione volontaria di gravidanza, mentre per i pochi medici non obiettori la vita è diventata una trincea: emarginati, vessati, costretti a fare soltanto aborti e a turni massacranti, penalizzati nella carriera. «Ho smesso perché non ce la facevo più – racconta M. G. ginecologa – lavoro in un ospedale pubblico delle Marche, dove la direzione sanitaria ha fatto dell´obiezione di coscienza la sua bandiera. Otto anni senza ferie, senza potermi occupare di né di parti né altri interventi, solo e soltanto aborti. Nel gelo e nel disprezzo degli altri colleghi, come fossi una ladra. Ho avuto un esaurimento. Ho detto basta. Adesso il servizio Ivg è chiuso». Infatti. I non obiettori sono ormai …

"La democrazia non ha prezzi", di Stefano Rodotà

La qualità della politica e dei politici si misura nelle situazioni difficili. Grave è sicuramente quel che è avvenuto sabato a Roma, e proprio per questo sarebbe stato indispensabile, da parte di tutti, reagire senza emotività, senza cedere alla tentazione di sfruttare la situazione per catturare qualche facile consenso. E senza proporre misure che poi, in concreto, possono rivelarsi pericolose e pure scarsamente efficaci. Qualche memoria in questo senso dovremmo averla, a cominciare da quella legge Reale così incautamente evocata. E dovremmo aver capito, proprio perché abbiamo attraversato il dramma del terrorismo, che la forza della democrazia sta nella capacità di utilizzare fermamente la legalità ordinaria, senza precipitarsi ad invocare leggi eccezionali appena ci si trova di fronte a qualche difficoltà. La fuga nella legislazione eccezionale è stata troppe volte la via per apprestare alibi, per coprire inefficienze. Ed è stata pagata assai cara, perché le istituzioni hanno presentato una inutile faccia feroce, mentre tardavano nel mettere a punto le adeguate misure organizzative. Scrivere una norma è facile. Ben più arduo, ma indispensabile, è proprio …

FISH in Commissione Finanze: delega assistenziale inemendabile

Il documento depositato – informa Barbieri – rappresenta anche uno sforzo informativo che è illuminante circa le immediate ricadute alle quali si è dato finora poca importanza. Apparirà ora con tutta evidenza che cosa accade dal 2012”. “Il disegno di legge delega sulla riforma assistenziale è inemendabile nei contenuti, nella forma, nelle finalità e nei metodi”. Così ha perentoriamente dichiarato Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, a margine della audizione presso la Commissione Finanze della Camera presso la quale la FISH è stata convocata. Ma anche la riforma fiscale costituisce, in alcune sue parti, un pericoloso arretramento nelle politiche, dirette o indirette, a favore di tutte le famiglie e dei singoli in maggiore difficoltà e non può che produrre effetti dannosi e recessivi, oltre che per la coesione sociale, anche per l’economia reale. In un corposo ma molto chiaro documento, lasciato agli atti della Camera, la FISH ha posto in assoluta evidenza quali saranno le ricadute negative sulle famiglie italiane, sulle persone con disabilità e sui diritti soggettivi. Le critiche al …

"Bankitalia: l'Italia fra i Paesi più arretrati per il lavoro delle donne. «Fondamentali per la crescita», di Chiara Beghelli

«In Italia vi è una pressante esigenza di riattivare la crescita». E in questo le donne e i giovani sono fondamentali. A dirlo è il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, nel suo intervento di apertura al convegno che si tiene a Palazzo Koch in occasione della presentazione del “World Development Report 2012” della Banca mondiale. «Alle riforme elettorali va associato un maggior coinvolgimento nella vita economica dei soggetti che oggi sono al margine. Sono risorse che il Paese non può permettersi di tenere sottoutilizzate», prosegue Saccomanni. «Oggi, più degli altri Paesi, il nostro ha bisogno di tutti i contributi possibili – ha detto Saccomanni – per assicurare una maggiore crescita futura». «Governance migliori e meno rischi per banche e imprese se al vertice c’è una donna» «Le donne ai vertici sono portatrici di governance migliori e di comportamenti meno rischiosi. I vantaggi che le banche e le imprese ne trarrebbero sono evidenti. Come imprenditrici talvolta hanno problemi di accesso al credito, anche se le loro imprese non hanno una performance diversa dalle altre e …

"Per le elezioni ci vorranno regine di spada", di Mariella Gramaglia

Avete presente la lampo? Due strisce di tessuto diverse munite di dentini che si ingranano per chiudere rapidamente una borsa o un vestito. E’ un’immagine cara alle promotrici delle pari opportunità nella politica. Lo chiamano zipper system. Un uomo e una donna si alternano in liste plurinominali in modo da formare un’offerta politica in cui nessun sesso predomini sull’altro. Se ne discute in tutti i Paesi dell’Unione Europea e in molti si applica, o per legge, oppure perché è previsto dagli statuti interni dei partiti. Oggi per noi in Italia sorge un problema nuovo: la rilevanza dell’aggettivo plurinominale che accompagna inevitabilmente lo zipper system. Un milione e duecentomila italiani (maschi e femmine) si sono appena entusiasticamente recati a firmare un referendum che ci farà tornare per una quota rilevante dei seggi (75%) al sistema uninominale. Se la Cassazione riconoscerà la validità delle firme, se la Corte Costituzionale riterrà legittimo il quesito, se il Parlamento non cambierà la legge, se non ci saranno le elezioni anticipate, avremo infine il nostro candidato unico di collegio. Ovviamente anche …

"La rabbia dei giovani la miseria del Sud", di Eugenio Scalfari

Tra le numerose e importanti esternazioni che il presidente Napolitano ha indirizzato nel suo viaggio in Piemonte e in Val d´Aosta ai cittadini che sono accorsi in gran numero a salutarlo ce n´è una che mi ha particolarmente colpito: «Non si debbono dividere gli italiani in buoni e cattivi». Secondo me non era un incitamento retorico alla coesione nazionale, che sta giustamente a cuore a chi rappresenta l´unità del Paese, ma conteneva un concetto assai più profondo. Bontà e cattiveria, egoismo e altruismo, interessi particolari e solidarietà sociale non descrivono una società antropologicamente spaccata in due. Sono piuttosto due vocazioni naturali, due istinti che albergano in ciascuno di noi. In ogni individuo e in tutti i luoghi della Terra quei due sentimenti sono presenti e la storia delle persone, delle comunità, delle nazioni altro non è che il confronto dialettico tra quelle due forze che si contrastano. Talvolta prevale l´una, altre volte l´altra senza tuttavia che la forza soccombente sia eliminata. Se questo avvenisse l´antropologia della specie risulterebbe radicalmente trasformata: l´umanità della nostra natura diventerebbe …