Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Crisi, spread: è meglio votare a novembre?", di Simone Collini

La settimana che si apre oggi sarà determinante per capire che tipo di piega prenderà il finale di legislatura e se sia giustificata la discussione sull’ipotesi di un voto anticipato in autunno, che ormai da quarantott’ore tiene banco. Il punto non è tanto la riapertura delle Borse e l’andamento del mercato dei titoli di Stato, che pure saranno sotto i riflettori dopo il venerdì nero che ha fatto registrare un meno 4 per cento e uno spread a quota 500. Saranno piuttosto le votazione in Parlamento dei decreti su spending review, dismissioni e sviluppo, che il governo vuole incassare in tempi rapidi anche ricorrendo alla fiducia, ad essere attentamente esaminate da Palazzo Chigi e Quirinale. I quali, in base alla Costituzione, possono avviare l’iter (il primo passo spetta al premier, presentando le proprie dimissioni al capo dello Stato) che porterebbe allo scioglimento delle Camere (prerogativa del Presidente della Repubblica, esaurita la fase delle consultazioni) e quindi al voto anticipato. I segnali arrivati negli ultimi passaggi parlamentari – in commissione su quei decreti economici ma anche …

Diciamo BASTA alla violenza sulle donne

In Europa ogni giorno 7 donne vengono uccise dai loro partner. L’Italia, in Europa, ha questo drammatico primato: nel 2011 sono morte 127 donne ( il 6,7% in più rispetto al 2010) e nel 2012 fino al mese di giugno ci sono state già 63 vittime. Abbiamo il dovere di fermare questo massacro silenzioso. Chiediamo al governo italiano: 1) di rafforzare le politiche, anche di carattere finanziario, per sostenere il lavoro dei centri antiviolenza, per promuovere campagne di sensibilizzazione, per dotarsi di strumenti di conoscenza del fenomeno e per la formazione degli operatori 2) di firmare quanto prima la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica, e di permettere così al Parlamento di ratificarla. La Convenzione di Istanbul prevede per la prima volta a livello internazionale misure di prevenzione, di tutela in sede giudizi aria, di sostegno alle donne vittime di violenza. Per la prima volta, la violenza sulle donne è definita come una violazione dei diritti umani fondamentali e una forma di discriminazione da …

"Un Pd da Tabacci a Vendola", di Michele Prospero

Al crepuscolo della seconda Repubblica torna a riproporsi con forza il tema del partito come sbocco ad una transizione che, apertasi con il tonfo epocale dell’asse Berlusconi-Bossi, rischia di avvitarsi senza trovare approdo in un nuovo sistema. Non si esce dal pantano dell’antipolitica, egemone in questi ultimi vent’anni, evitando ancora una volta l’appuntamento con il partito. appuntamento culturale prima ancora che organizzativo: ha ragione Asor Rosa. Per sconfiggere l’antipolitica come eterna ricetta caldeggiata dai vari conservatorismi nostrani occorre, infatti, dare una rapida sepoltura alla grande illusione di rimuovere la forma partito per edificare una ragnatela di poteri personali che, messi alla prova, si rivelano incapaci di esprimere autentiche culture politiche, autorevoli classi dirigenti, un vero radicamento sociale. Il partito è ancora oggi una sfida democratica lanciata contro i grandi poteri, non è la difesa dell’esistente (centri opachi di comando con agganci nel cinico mondo degli affari e dei media), alla quale semmai si aggrappano con le unghie tutti i potentati che invocano ancora l’alluvione di micro partiti personali. Il nuovo non risiede certo nella venerazione …

Camposanto, Bersani “Questa terra è nel cuore di tutto il paese”

Il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani ha parlato nel cuore delle zone terremotate. In Emilia non si faranno gli errori del passato: il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani, nel corso di un incontro con gli amministratori e i cittadini delle popolazioni colpite dal sisma, ha ribadito l’impegno totale del partito su questi temi. “Questa gente meravigliosa – ha ribadito Bersani – è nel cuore di tutto il paese”. Il segretario regionale del Pd Bonaccini ha anche annunciato che lunedì il partito consegnerà al commissario Errani i primi 500mila euro raccolti: saranno lo stesso Errani e i sindaci a decidere a cosa devono essere destinati questi fondi. “Rinasceranno le fabbriche, rinasceranno le scuole, rinasceranno le case e rinascerà, da qui, anche la buona politica, quella da sempre più vicina ai cittadini”: il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani, venerdì sera, a Camposanto, uno dei comuni colpiti dal sisma, ha voluto portare un messaggio di speranza, ma anche l’impegno del partito affinché queste terre, che lui ha confermato essere “nel cuore di tutto il paese”, …

Asor Rosa: «Niente primarie, serve un grande partito popolare», di Maria Zegarelli

«L’unica forza politica in grado di lanciare la sfida per battere l’antipolitica è il Pd, ma deve puntare a un ampio coinvolgimento». L’unico partito ad avere delle «chance di partenza rispetto alle altre formazioni concorrenti o convergenti» per battere l’antipolitica è il Pd, sostiene il professor Alberto Asor Rosa. Ma deve dare una dimostrazione della sua forza, con un’operazione di grande coinvolgimento «popolare» e certo, aggiunge, «non penso alle primarie». Da quel coinvolgimento, ragiona Asor Rosa, potrebbe iniziare un percorso verso un unico grande partito in grado di racchiudere in sé il vero riformismo, quello a cui fanno riferimento sia Bersani sia Vendola. Professore, il post-montismo a cui spesso lei fa riferimento come se lo immagina? «Monti rappresenta la presunta oggettività dei processi economici e finanziari alla quale si sforza di ubbidire risolvendo i problemi tecnicamente a quel livello. Mi pare non sia sufficiente a qualificare una politica di centrosinistra orientata su di una prospettiva più lunga e più ampia. Quindi torna in campo la questione del punto di vista e cioè del modo e …

«Nel 2013 un governo del tutto rinnovato Le primarie? Non escludo il doppio turno», intervista a Bersani di Aldo Cazzullo

«È tempo di concentrarci sul Paese, perché si sta facendo dell’Italia il punto di leva per ribaltare il carro dell’euro. O stringiamo almeno le cose che si sono decise, o dobbiamo farci dare qualche margine in più per fronteggiare una recessione che sarà durissima. L’Europa chiede una soluzione al quesito dell’affidabilità dell’Italia. È tempo che la politica si prenda le sue responsabilità: le eccezionalità non danno mai una percezione di affidabilità. Si deve smettere di chiedere: “E dopo Monti cosa succede?”. Predisponiamo un percorso e una competizione: centrodestra contro centrosinistra. Proporrò con le primarie un’offerta di partecipazione per la scelta del leader. E avanzerò una proposta di serietà e rigore con dentro il cambiamento: un governo larghissimamente rinnovato, che dia all’Italia la sensazione di avere energie nuove in campo. Un colpo di reni». Segretario Bersani, partiamo dall’inizio. Sta dicendo che, se non scattano le misure anti-spread, l’Italia deve poter spendere di più per la ripresa? «È senza ripresa che spendiamo di più! Noi siamo la cavia dell’attacco all’euro. Lo dice il governatore Visco: 200-250 punti …

"Bersani al governo: basta tagli, serve di più per lo sviluppo" di Simone Collini

Pd, Pdl e Udc lavorano per presentare emendamenti unitari che impediscano tagli lineari nel settore sanitario, men- tre il governo prepara un maxiemendamento su cui porre la fiducia. Sulla spending review il confronto tra l’esecutivo e la maggioranza che lo sostiene in Parlamento non sarà in discesa. E il fatto che i tempi per la discussione siano stretti non aiuta a trovare un punto di convergenza prima di arrivare alle votazioni: il termine per presentare le proposte di modifica scade domani a mezzogiorno, dopodiché la commissione Bilancio del Senato discuterà fino a mercoledì prossimo, quando il decreto sarà portato in Aula. Sarebbe a questo punto, secondo quanto trapela da Palazzo Chigi, che il governo accorperebbe il decreto dismissioni nella spending review, presentando un maxiemendamento su cui l’esecutivo è pronto a porre la fiducia. Il problema è che l’opera di razionalizzazione della spesa pianificata dal governo preoccupa seriamente non soltanto enti locali e sindacati, ma anche quelle forze politiche che garantiscono a Monti una maggioranza in Parlamento. A cominciare dal Pd, che dopo aver visto fallire …