Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Le nomine Agcom e il primato del pluralismo", di Vladimiro Zagrebelsky

Sarebbe bene sostituire la misteriosa sigla della Agcom con il suo nome vero, per ricordare la natura e la missione di quella Autorità indipendente, che è istituita «per le garanzie nelle comunicazioni». Essa svolgerà un ruolo decisivo nella assegnazione delle frequenze per le trasmissioni televisive: un ruolo determinante per ciò che vedremo, ascolteremo e sapremo nei prossimi anni. La gravità degli attuali problemi economici, che monopolizzano le attenzioni e preoccupazioni, spinge a vedere solo il profilo economico di questioni che invece riguardano anche altre ed importanti esigenze. E’ significativo che le critiche largamente portate alle recenti nomine dei componenti della Autorità finiscano spesso con il riflettersi solo sulle previsioni di comportamento di questo o quel commissario nelle decisioni che hanno conseguenze economiche sui vari operatori televisivi, attuali o potenziali. Nessuno, specie di questi tempi, può sottovalutare la portata economica delle decisioni da prendere. Ma essa non deve esaurire l’ attenzione di chi le prende, né la vigilanza della pubblica opinione. In un suo intervento a «Otto e mezzo» de La7, l’altro giorno il segretario del …

"Coppie di fatto. Democratici al lavoro per superare il Far west", di Fabrizia Bagozzi

Coppie di fatto. Democratici al lavoro per superare il Far west «Non è accettabile che in Italia non si sia ancora introdotta una legge che faccia uscire dal far west le convivenze stabili tra omosessuali». Il passaggio centrale del messaggio che il segretario democratico ha inviato sabato al gay pride di Bologna non è una novità. Bersani aveva già detto una cosa simile all’indomani dell’uscita di Obama sul matrimonio gay. Questa volta non si è fermato lì, citando alcuni temi – divorzio breve, testamento biologico, cittadinanza per i figli degli immigrati – «su cui, da qui alle prossime politiche, si giocherà la nostra capacità di parlare al paese». Tutte classiche constituency della sinistra in un contesto, quello dell’orgoglio omosessuale, chiaramente orientato. Bersani tiene d’occhio la campagna elettorale (e magari anche le primarie). Al netto della cittadinanza, si tratta di questioni tradizionalmente sensibili in un partito nel quale una delle scommesse fondative è proprio la sintesi fra la cultura laica e quella cattolica. Messa a dura prova ai tempi della discussione del ddl sul testamento biologico …

Bersani: “Ambiente, qualità e innovazione: questa è l'economia verde”

“Siamo in una fase difficile e sappiamo che i nodi devono essere affrontati. Nella crisi il PD si muove per garantire governabilità senza poter governare”. Così il segretario Pier Luigi Bersani nel suo intervento conclusivo dei lavori della Conferenza nazionale sull’Economia Verde. Il segretario democratico ha ribadito di condividere la relazione di Stella Bianchi, responsabile Ambiente del PD, “di stare nel solco della sua relazione”. “Questa fase transitoria è difficile e complicata. E’ un po’ amaro leggere certi editoriali che i partiti non sostengono abbastanza questo governo: noi lo sosteniamo con lealtà, tutto l’impegno e la volontà necessaria. Invito gli editorialisti a venire con me e incontrare i militanti. Caricarsi di questo compito non è semplice, ma noi lo facciamo e vogliamo lavorare sul futuro organizzando le idee e i progetti. E le idee di cui si è discusso in questa conferenza oggi sono centrali del nostro progetto”. Quando si parla Economia Verde si parla investimenti a ritorno lievemente differito. Ma sebbene il ritorno sia certo è sempre necessario un piede di partenza in grado …

"Il senso del Pd per la ricostruzione", di Alfredo Reichlin

Speriamo che non sia troppo tardi. Ma, finalmente, il Pd ha cambiato passo. Non è partito da sé, dalle sue beghe interne, ma dalla enorme novità dello scenario reale che sfida la politica (e ben più della politica, sfida tutti: i vecchi giochi di potere come l’eterno trasformismo e qualunquismo italiano). Siamo in presenza di una cosa che riguarda il futuro del mondo nei secoli. Una cosa talmente inedita per cui fino a ieri non se ne poteva nemmeno parlare. Stiamo assistendo al fallimento dell’ordine economico mondiale in base al quale l’oligarchia dominante (la destra americana, e non solo) pensò di governare la mondializzazione consegnando un potere enorme ai cosiddetti mercati finanziari resi liberi di far circolare i capitali senza alcun controllo. Lasciandoli così liberi di decidere, in larga misura, dell’uso e dell’allocazione delle ricchezze mondiali. Il dato di fondo è questo. Non è la partitocrazia, pur con tutte le sue colpe come ci vogliono far credere. La chiacchiera politica fa ridere. Noi stiamo assistendo al fallimento dei gruppi dominanti e a un gigantesco dramma …

"“Situazione iniqua e ingestibile, il governo deve rimediare” Damiano: sui numeri io credo all’Inps", di R. Gi.

Posso ben dire che io l’avevo detto». Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro, Pd, sul numero degli «esodati» chiede al governo di riferire in Parlamento, «viste queste indiscrezioni su una relazione dell’Inps, consegnata prima dell’emanazione del decreto, che parla di 390.200 persone senza lavoro e pensione». Che è un numero attendibile… «Se l’Inps dice 390.000, noi ovviamente crediamo all’Inps. E alla sua formidabile banca dati. È da dicembre che abbiamo sollevato il problema, perché era evidente che la riforma delle pensioni conteneva l’errore di abolire in un colpo solo le «quote di anzianità», che avevo introdotto da ministro nel 2007. Così centinaia di migliaia di persone hanno visto allontanarsi la pensione di cinque o sei anni, restando senza retribuzione, senza ammortizzatori sociali e senza pensione. Una cosa socialmente iniqua e ingestibile. Avevamo avvertito il governo, e dopo una dura battaglia parlamentare abbiamo ottenuto una risposta almeno per 65.000 persone, ma non basta». Ma perché solo 65.000? «Perché sono partiti dalle risorse disponibili, e le hanno tradotte in numeri. E così un diritto che c’è o …

Il Pd a Bersani “Sul Cda ripensaci”, di Goffredo De Marchis

Un posto di prestigio fuori da Viale Mazzini o la direzione di Raifiction, la struttura che si occupa delle serie tv. Il direttore generale uscente Lorenza Lei cerca una “buonuscita” sotto forma di poltrona. Ieri ne ha fatto cenno durante la visita al presidente del Consiglio. Monti l’ha ricevuta con un certo fastidio, sia per la pubblicità data all’incontro dalla stessa Lei sia per i contenuti del colloquio. MA QUALCOSA di buono è venuto: il governo ha avuto la conferma che il meccanismo per insediare i tre dirigenti scelti da Monti è definitivamente avviato. Il Pdl è pronto a votare un nuovo Cda e la resa della Lei n’è la plastica dimostrazione. Adesso occorre rompere il muro alzato da Pier Luigi Bersani. Noi non indichiamo nomi, non lottizziamo, insiste il segretario. Una posizione isolata ormai, tutto il Pd gli chiede una marcia indietro. «Non lo capite che io sono già in corsa per le primarie, che ci metto la faccia? Non lo sapete che Renzi e Vendola mi aspettano al varco?», è la reazione stizzita …

Stefano Rodotà: «Bene le primarie, prevalgano le idee», di Maria Zegarelli

«Apprezzo le aperture fatte da Bersani, le apprezzo molto, anche perché, mi creda, le primarie da sole, senza un vero coinvolgimento della società civile nelle scelte per il bene comune non bastano». Il professor Stefano Rodotà parla da un osservatorio per certi versi privilegiato: in modo «un po’distaccato, ma non indifferente». Un po’ distaccato, spiega, perché da tempo ha deciso di non ricoprire ruoli politici, «il motivo per cui ho rifiutato le proposte di candidatura, anche in Europa, è proprio questo: poter dire la mia in assoluta libertà». Professore, il Pd lancia la sfida: primarie aperte. Secondo lei possono essere uno strumento per riappassionare alla politica e alla partecipazione? «È vero che in questi anni c’è stato un elemento di antipolitica ma a mio giudizio è stato fatto un errore analitico considerando che tutto ciò che era fuori dal circuito ufficiale della politica fosse antipolitca. Non so neanche se si è trattato di un errore o di una convenienza politica per potersene liberare senza fare i conti con quello che si muoveva nella società. Nella …