Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Ecco la trasparenza: un euro a voto e cinque per mille", di Piero Fassino

La politica richiede costi ma è sbagliato arroccarsi nella difesa dell’esistente. È necessario darsi regole e modalità di sostentamento anche scontando una riduzione dei rimborsi Il finanziamento della politica è uno di quei temi “sensibili” che segna il rapporto tra cittadini, partiti e istituzioni. E in tempi in cui quel rapporto è fragile e critico, le modalità con cui la politica è finanziata diventa un sensore particolarmente significativo. Per questo credo che i partiti debbano avere la lucidità di sottrarsi alla tentazione di chiudersi a riccio, di arroccarsi in una difesa di sé che avrebbe come unica conseguenza di dare ulteriore fiato all’antipolitica, accrescendo ancora di più la distanza tra partiti e società. Non è in discussione – almeno per me – la assoluta necessità di garantire alla attività politica risorse pulite e trasparenti per il suo esercizio. Al pari di qualsiasi attività umana anche la politica comporta costi e richiede risorse per pagarli. Ma tanto più in tempi in cui a ogni persona e ad ogni famiglia si chiedono sacrifici non irrilevanti (dall’allungamento dell’età …

“Chi non vuole l’alternativa”, di Alfredo Reichlin

Ci risiamo? Ciò che io mi chiedo è se non stiamo chiudendo gli occhi di fronte ai rischi (o forse solo le tentazioni) di uscire dalla crisi del Paese e dal collasso dei due partiti della destra (l’asse di governo Berlusconi-Bossi) con una avventura antiparlamentare. Molte cose spingono in questa direzione Una crisi economica che getta nella disperazione milioni di persone al punto che si moltiplicano i suicidi e il fango gettato ossessivamente, ogni giorno e ogni ora, sui partiti politici dipinti come tutti ladri e tutti uguali, sta creando una miscela esplosiva. È evidente ed è sacrosanta l’indignazione per i fatti di corruzione. Ma è solo di questo che si preoccupa un certo establishment che nuota nell’oro? Mi colpisce molto il fatto che per questa gente e per i loro giornali non va più bene nessuna riforma sul finanziamento pubblico ai partiti. Vogliono altro. Che cosa? Che vuole l’oligarchia, parola troppo vaga di cui mi scuso ma con la quale intendo non tutto ciò che esercita il potere e che continua a garantire l’ordine …

"Non sarà solo colpa dei partiti", di Stefano Menichini

Di chi sarà stata la responsabilità, se andrà a finire come cominciano a ipotizzare i sondaggisti (Paolo Natale oggi su Europa), cioè con un movimento irriducibile a qualsiasi logica di governo che schizza oltre il 10 per cento, e in generale un’area di vario estremismo che sale oltre il 25 per cento? Conosco la risposta più gettonata. È la più facile. Sarà stata colpa dei partiti: incapaci di autoriformarsi, di emendarsi degli errori e degli orrori commessi coi soldi pubblici, di ritrovare sintonia con un paese esausto e arrabbiato. Non è una risposta soddisfacente. È solo una parte della verità. Anzi, non è neanche del tutto vera. La prima parziale riforma del finanziamento pubblico che i giornali hanno definito con tono liquidatorio «al ribasso» impedirebbe già da sola, da subito, il ripetersi dei casi Lusi e Belsito. In più, si inquadra in un progetto che richiede un tempo minimo per introdurre una novità assoluta nella storia repubblicana: lo status giuridico dei partiti; l’introduzione di regole di trasparenza, democrazia e controllo là dove regnano da decenni …

Bindi: "L'alternativa ai partiti? Populismo e tecnocrazia", di Rosy Bindi

Rosy Bindi, secondo alcuni commentatori di autorevoli quotidiani bisognerebbe eliminare i rimborsi elettorali ai partiti, anzi bisognerebbe fare a meno anche dei partiti. «Non risponderò mai che ci vorrebbe una società senza giornali». Ammetterà che lo scandalo Lusi prima e quello della Lega ora hanno messo il dito nella piaga. Soldi pubblici finiti nelle tasche private dei politici. «Sono molto amareggiata dal fatto che a scatenare tutta questa offensiva contro i partiti e il finanziamento pubblico sia stata la vicenda della Lega. È come se per qualcuno fosse crollato l’ultimo baluardo della legalità e della moralità. Non sono soltanto amareggiata ma anche indignata: ritenere la Lega un serbatoio di moralità è il segno di come una società e alcuni commentatori non abbiano memoria di quello che è accaduto negli ultimi anni. La Lega ha finito per rappresentare tutte le contraddizioni di questo Paese». Per Bossi è stato fatale l’abbraccio con Berlusconi? «L’alleanza con Berlusconi ha avuto il suo peso, ma non è solo questo. Stiamo parlando di una forma partito ispirata a principi antidemocratici, dove …

"L'incontro di Areadem", di Marina Sereni

Sembra passato un secolo da quando, a marzo del 2011, Areadem da Cortona lanciava l’idea di ungoverno di transizione e di responsabilità nazionale, guidato da una personalità autorevole, in grado di allontanare l’Italia dal baratro del fallimento, di avviare l’uscita dal berlusconismo, e di preparare una stagione politica nuova. La svolta c’è stata: anche grazie all’iniziativa del Pd, Berlusconi non è più a Palazzo Chigi, dal 16 novembre è in carica il governo Monti il quale, con il sostegno parlamentare di Pd, Pdl e Terzo Polo, sta realizzando un ambizioso e complesso programma di riforme. La concreta esperienza di questi cinque mesi ci ricorda che siamo di fronte ad una sfida di portata straordinaria: siamo in piena recessione, la disoccupazione ha raggiunto cifre record, le condizioni materiali di lavoratori, famiglie, imprese sono ancora durissime, l’instabilità finanziaria e i pericoli di attacchi speculativi contro l’Euro non sono scongiurati definitivamente e richiederebbero un’azione europea più coraggiosa. Le riforme approvate fin qui in Parlamento non hanno avuto, né potevano avere, l’effetto miracoloso di far ripartire la crescita e …

Bersani: «Questa non è una riformina. E basta gettare fango su tutti», di Simone Collini

Bersani respinge la campagna contro il finanziamento pubblico: «Non accetto che si getti fango su tutto, non tutti i partiti utilizzano i rimborsi per ristrutturare case». Si discute sull’ultima tranche di 100 milioni. «Non accetto che venga gettato fango su tutti». Pier Luigi Bersani vede montare attorno ai partiti una campagna dai contenuti tutt’altro che inediti e dagli esiti ampiamente prevedibili. Grandi gruppi editoriali che mettono in discussione l’opportunità del finanziamento pubblico ai partiti, forze politiche (dall’Idv a Fli, dai grillini a pezzi del Pdl) che ne chiedono la cancellazione. «Non tutti i partiti utilizzano i fondi pubblici per ristrutturare case si sfoga il leader del Pd con chi lo avvicina mentre è in corso la riunione degli sherpa per disegnare le nuove regole serve qualsiasi forma la più stringente per controllare i bilanci ma non accetto che la Lega riesca a distruggere il sistema della democrazia, come era nella sua intenzione originaria. Dai tempi di Pericle, la democrazia ha sempre funzionato con il sostegno pubblico per evitare che il più ricco e il più …

"Il piano Pd per uscire dalla crisi: produttività e innovazione" di Laura Matteucci

Si parte da un’analisi critica delle difficoltà dell’eurozona, che vengono rilette in una chiave differente rispetto a quella corrente. Questo per evitare risposte sbagliate, o comunque inadeguate. Poi si arriva all’Italia e alla annosa debolezza della sua crescita. Con alcune proposte e, anche in questo caso, contrastando l’interpretazione della produttività come fosse una questione delegata al lavoratore e al costo del lavoro, tra deflazioni salariali e ulteriori flessibilità. Il punto, invece, sono gli investimenti e le condizioni di contesto che possono permettere alle aziende di crescere. Con alcuni obiettivi prioritari: l’innalzamento del tasso di occupazione femminile, fino a raggiungere nel 2020 il 60% (3 milioni di donne occupate in più rispetto ad oggi, obiettivo correlato all’aumento di occupazione nel Mezzogiorno), e l’innalzamento della specializzazione produttiva. Il Pd l’ha presentato ieri alle altre forze di maggioranza: un insieme di proposte di politica economica, per l’Europa e per l’Italia, l’impianto della strategia di sviluppo messa a punto dal dipartimento Economia e lavoro. Da leggersi a complemento delle proposte per la riforma fiscale e delle politiche sociali. È …