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Italia Bene Comune

“Sono entusiasta delle candidature, grazie ad un percorso intenso, siamo arrivati a mettere in campo una squadra veramente buona per le prossime Amministrative. Le considerazioni che emergono sono chiare, prima fra tutte, in questa campagna elettorale i nostri candidati si troveranno davanti dei cittadini veri: pensionati, lavoratori, giovani, che vengono da noi anche per dire cose non gradite. Questa per il PD è una grande occasione per essere in campo e parlare con la gente andando porta a porta, interpretando e misurando il profondo disagio che vivono in questo momento di crisi”. Così il Segretario del PD Pier Luigi Bersani ha concluso la Conferenza Stampa di presentazione dei candidati a Sindaco del PD per le prossime Elezioni Amministrative del 6 – 7 maggio, quando saranno chiamati alle urne circa 10 milioni di cittadini in 1020 Comuni di cui 29 capoluoghi”. Parlando di crisi, Bersani ha commentato la caduta delle borse, che “evidenziano il rischio di un avvitamento tra austerità e recessione. Siamo in un momento molto difficile, c’è una nuova tempesta dei mercati, ma leggo …

"Con la solidarietà parte la riscossa dell'Italia. Sostenere il lavoro, le imprese e le famiglie", di Pier Luigi Bersani

Gentile elettrice, gentile elettore, in vista delle prossime elezioni amministrative Le sarà certamente possibile conoscere e valutare le buone ragioni che il Partito Democratico Le sta proponendo, nella Sua città, per sostenere le nostre liste e la candidata o il candidato Sindaco del Centrosinistra. Voglio cogliere l’occasione, tuttavia, per dire qualcosa sulla situazione dell’Italia, così come noi la vediamo. Per otto anni degli ultimi dieci la destra al governo ha fatto precipitare il Paese in tutte le possibili classifiche, raccontandoci favole, occupandosi di tutto fuorché dei problemi reali degli italiani e portandoci alla fine sull’orlo del baratro. A un solo passo dal precipizio, si è insediato il Governo Monti. A questa novità noi abbiamo dato il nostro sostegno, mettendo l’Italia prima di tutto e davanti ai nostri stessi interessi di partito. Abbiamo così evitato di cadere nelle drammatiche condizioni della Grecia; tuttavia i problemi di una disastrosa eredità rimangono. I tagli, l’incremento della tassazione, le difficili riforme pesano e peseranno molto sul Paese, rischiando di aggravare una recessione che è già pesante, con effetti gravi …

Intervista a Pier Luigi Bersani «Nuove regole in pochi mesi Nessuno si metta di traverso» Ma il finanziamento serve per evitare populismi, di Maria Teresa Meli

Onorevole Bersani, che cosa l’ha spinta ad appellarsi ad Alfano e Casini per promuovere una legge sui bilanci dei partiti? «Io sono convinto che nei prossimi dodici mesi dovremo affrontare un passaggio drammatico: o saremo in grado di consegnare all’Italia un assetto costituzionale occidentale del nostro sistema politico, riformandolo, o ci arrenderemo a un’eccezione italiana, passando da un populismo all’altro. Siccome il nostro obiettivo è il primo, è chiaro che dobbiamo riuscire ad affermare una democrazia moderna in cui i partiti non rispondano solo ai loro elettori e iscritti. Per raggiungere questo traguardo dobbiamo riuscire a varare una legge seria perché le forze politiche abbiano bilanci certificati e controllati, codici etici, meccanismi trasparenti di partecipazione alla vita interna, regole per le candidature. In questo senso vanno previste anche delle sanzioni, come l’esclusione dai finanziamenti ed eventualmente anche il divieto di presentazione liste. Noi avevamo presentato per tempo una nostra proposta e ora diciamo “acceleriamo assolutamente”, perché i fatti che stanno emergendo sono allucinanti». Si riferisce alla Lega? «Sì ma non solo, e in ogni caso …

Intervista a Pier Luigi Bersani «Vinta la battaglia dell’articolo 18, nessuno ora tenti colpi di mano», di Simone Collini

Nei mesi scorsi molti hanno pensato che davanti a un tema di questo genere si potesse frantumare il Pd. E invece mi pare che le cose siano andate in modo molto diverso…». Pier Luigi Bersani in queste ore evita di infierire sulla Lega (e anzi alla domanda sulla crisi del Carroccio risponde con un ragionamento sulla possibilità di recuperare le tradite «ragioni originarie» che hanno portato alla nascita di quella forza politica), mentre nota che la riforma del mercato del lavoro sta creando problemi «in casa d’altri», non nel suo partito: «Questo dovrebbe dire qualcosa a chi ha sottovalutato l’unità, l’autonomia e la forza del pensiero e delle proposte del Pd». Nel disegno di legge sul lavoro è stata inserita la possibilità del reintegro per i licenziamenti economici illegittimi, ma ora il Pdl chiede “nuove intese” al governo, se vuole i loro voti: c’è il rischio che il testo esca stravolto dalla discussione parlamentare? «Serve un dibattito rapido ma serio, che faccia emergere gli elementi da rafforzare sia dal lato delle esigenze poste dalle imprese …

"Reintegro, deciderà il giudice quando c’è manifesta insussistenza", di Mario Tedeschi

L’opposizione dura della Cgil in ambito sindacale, l’opposizione ferma e responsabile del Pd in ambito politico hanno portato al risultato di una modifica decisiva sulle iniziali intenzioni del governo sull’articolo 18 ed in particolare del ministro Elsa Fornero. Il reintegro sui licenziamenti per motivi economici che sembrava impossibile è stato dunque riconquistato. Il drammatico snodo di due settimane fa che ha portato alla mobilitazione sindacale, così come era stato nel 2002 per un analogo attacco ai fondamenti dell’articolo18 dello Statuto dei lavoratori, è stato superato attraverso la mediazione politica e la rivolta della base ad ogni livello politico e sindacale. La prima versione dell’esecutivo escludeva il reintegro per licenziamento economici, bensì solo l’indennizzo tra 12 e 27 mesi. Versione gradita a Confindustria e a tutta la destra e il centro che sostengono il governo. Camusso ha messo subito le mani avanti: si apre la strada alla cacciata dal mondo del lavoro di tutti i cinquantenni, più costosi perché con maggiore anzianità.Una jungla sociale insopportabile in una situazione economica in cui, articolo 18 vigente, le imprese …

Partiti, Bersani a Casini e Alfano: "Subito legge su trasparenza e controlli dei bilanci"

l leader del PD ha scritto una lettera al segretario del Pdl Angelino Alfano e al leader dell’Udc, Pierferdinando Casini. “Rispondere con rapidità ed efficacia alla forte domanda della pubblica opinione” “Credo che in queste ore possiamo condividere una forte preoccupazione. I fatti gravissimi evidenziati dalle recenti inchieste giudiziarie in relazione alla gestione delle risorse pubbliche attribuite ai partiti rendono ormai improrogabile il cambiamento delle normative che regolano la trasparenza e i controlli dei bilanci dei partiti. Su questi temi sono state depositate in Parlamento da diverse forze politiche proposte di legge che prospettano soluzioni largamente condivide. Mi pare ci siano dunque le condizioni politiche per approvare in tempi brevissimi una legge di pochi articoli che abbia una corsia di assoluta priorità. Tale legge, considerate le proposte in campo e un loro possibile comune denominatore potrebbe prevedere a mio avviso: 1) L’obbligo di sottoporre i bilanci dei partiti alla verifica e alla certificazione da parte di società di revisione esterne e indipendenti; 2) L’attribuzione alla Corte dei Conti del controllo dei bilanci dei partiti; 3) …

"Bersani conquista il centro del ring", di Rudy Francesco Calvo

Una linea salda e un buon metodo hanno reso più forte il segretario Un po’ di nervosismo nei momenti più delicati c’è stato. Ma la concertazione e il ruolo preminente dei partiti per il segretario del Pd sono due tasti molto delicati. Episodi che, comunque, non hanno distolto Pier Luigi Bersani dalla linea chiara, ferma e unitaria tra i dem che si è rivelata vincente. «Quell’articolo non sarà scritto con la mia penna – ha spiegato ieri sera Bersani – ma c’è un passo avanti importantissimo». Soprattutto per quanto riguarda il fatto che l’onere della prova in caso di un licenziamento per motivi economici ritenuto illegittimo non sarà a carico del lavoratore, ma dell’impresa. «Ora cominciamo a far lavorare il parlamento, noi siamo pronti a dare una mano seria per migliorare queste norme in maniera rapida. Ma – avverte Bersani – io non metterei davanti la questione di fiducia». Il segretario del Pd ha lasciato la palla ai sindacati, limitandosi a un ruolo di mediazione tra questi e il governo, finché i contatti tra loro …