Mediazione di Bersani sull'articolo 18. "Cambiamolo insieme prima di maggio", di Claudio Tito
“Io vedo la possibilità di un punto di caduta condiviso in Parlamento e lo scenario di un incaponimento del governo non lo prendo nemmeno in considerazione”. Sa che il dossier lavoro sta diventando il segno distintivo di questa legislatura. Ma soprattutto, per Pierluigi Bersani, è l’occasione affinché il governo Monti e questa “strana maggioranza” “non mandino all’aria una riforma rilevante”. “Una buona riforma – aggiunge Bersani – se si corregge qualche aspetto”. Il segretario dei Democratici vuole aprire tutti possibili spiragli per evitare che il disegno di legge vada a impantanarsi nei corridoi di Montecitorio e Palazzo Madama. È sicuro che “un’intesa sia vicina”, basta ricorrere a un “pò di senso di equilibrio”. Ed è pronto a mettere sul tavolo della trattativa alcune delle richieste del Pdl sulla “flessibilità in entrata”: “soprattutto se si tratta di alleggerire un certo carico burocratico”. Seduto sul divano della sua casa a Piacenza, più che dettare le condizioni segnala la mediazione possibile per un accordo. “E per approvare il testo in tempi rapidi. Almeno in un ramo del Parlamento …
