Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Roma, aggrediti giovani Pd: stavano affiggendo manifesti", da unita.it

Il capogruppo del Pd di un municipio romano e altri quattro militanti sono stati malmenati da alcuni giovani la scorsa notte «mentre erano intenti ad affiggere manifesti a sostegno del recupero dei beni confiscati sottratti alla mafia». A denunciarlo è Umberto Marroni, capogruppo Pd in Campidoglio. «Un vero e proprio agguato quello di questa notte che ha visto protagoniste una decine di persone, dalle prime indiscrezioni vicine a movimenti di estrema destra -spiega Marroni- L’aggressione a dei militanti è una vera e propria aggressione alla democrazia per questo mi auguro che si faccia sentire forte e chiara la voce di condanna da parte delle istituzioni e di tutte le forze politiche. Chiediamo infine che venga fatta piena luce sulla vicenda». «Erano armati di bastoni e mazze e ci hanno picchiato», racconta una delle vittime. «Eravamo in cinque, io e altri quattro ragazzi appartenenti ai Giovani Democratici del IV Municipio e siamo stati aggrediti da una dozzina di persone mentre attaccavano manifesti contro la mafia», ricorda Marchionne. I militanti del Pd aggrediti hanno riportato lievi ferite …

Bersani e la piazza del 5: «Ridiamo fiducia all’Italia», di Virginia Lori

Essere in piazza SanGiovanni sabato con lo spirito di una festa popolare: un appello a «tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro paese per avviare insieme una ricostruzione democratica, sociale ed economica dell’Italia». Dopo il vertice del Pd nella sede di via del Nazareno sulla crisi, il segretario Pier Luigi Bersani lancia la manifestazione del 5. Che vede come una «festa di popolo, aperta alle donne e agli uomini che desiderano manifestare il proprio impegno». Una festa con i concerti, tra gli altri, di Roberto Vecchioni, dei Marlene Kuntz, di Ziggy, apre, anche prima delle 14,30, la Med Free Orkestra. L’intento, spiega Bersani, è quello di imprimere «fiducia» più che come manifestazione di partito l’invito è a «venire in nome del popolo italiano, con le bandiere italiane, per dire che con il cambiamento, l’Italia ce la fa». In un momento così difficile il segretario Pd anticipa che indicherà «alla nostra gente», alle centinaia di associazioni, la strada che va percorsa. E proprio la «presenza di massa» cercherà di rispondere «a un’esigenza di …

Bersani alla sfida della piazza «Italia in pericolo, ora la svolta», di Simone Collini

Bersani invita ad andare a San Giovanni «tutti coloro che hanno a cuore il futuro del Paese». La giornata di sabato come anticipazione della campagna elettorale. Il leader Pd: «Italia in pericolo, serve un colpo di reni». «Care italiane, cari italiani». E poi ci sarebbe anche un’altra sorta di missiva, che potrebbe cominciare con un «caro governo». Pier Luigi Bersani, rientrato da Napoli nella sua Piacenza e in attesa che riprendano i lavori parlamentari a Roma, ieri si è messo a scrivere. Il primo testo, un appello a partecipare alla manifestazione di sabato a San Giovanni, l’ha postato su Facebook. Il secondo, un allarme sui rischi che corre l’Italia se non ci sarà «un colpo di reni» che preveda «riforme vere» e una «novità politica», l’ha mandato alle agenzie di stampa dopo che sono stati diffusi i dati Istat sulla disoccupazione giovanile e i tassi dei titoli italiani. Berlusconi e soci intendono rimanere inchiodati alla poltrona? Bersani è convinto che la richiesta di dimissioni che arriverà dalla manifestazione di sabato sarà tale da non poter …

"Non si allevia la disoccupazione con i licenziamenti", intervista a Pier Luigi Bersani di Adolfo Pappalardo

Quando mette in guardia dal rischio dei personalismi è chiaro che Pier Luigi Bersani ce l’ha con il rottamatore Renzi («Ma gli voglio bene»). Sulle elezioni pensa a un’alleanza tra progressisti e moderati «ma senza ammucchiate». Prima però ci sono le primarie di coalizione a cui il Pd arriverà «indicando un suo candidato». E sulla flexsecurity che pure affascina qualcuno nel Pd domanda schietto: «Scusate, mai soldi dove sono?». Segretario è in atto uno scontro: newwave contro nomenclatura. «Leggendo i giornali sembra uno scontro personale ma questa è una cosa che non mi appartiene, non ho mai voluto e non voglio. Ai duemila giovani venuti qui a Napoli ho detto chiaramente cosa penso del ricambio e del cambiamento. Ed ho cercato di spiegare i criteri secondo cui questo passaggio deve avvenire: su idee nuove che non siano rimasticature di quelle degli anni ’80 che abbiamo già ampiamente pagato». A cosa si riferisce? «L’eccesso della personalizzazione in politica è il passato. Perché si esce dai guai solo con uno sforzo collettivo, con giovani che crescono e …

Franceschini suona l´allarme "Moratoria sulla premiership prima costruiamo la coalizione", di Annalisa Cuzzocrea

Le forze che avranno deciso di far parte dell´alleanza decideranno come scegliere il leader La gente vede un Paese in crisi e noi persi nello scontro interno. Bisogna cambiare registro, non abbiamo ancora vinto. Dario Franceschini non si sente un bersaglio di Matteo Renzi. Non è offeso dai suoi modi, ritiene una ricchezza il dibattito della Leopolda, e pensa che il sindaco di Firenze stia facendo una cosa utile: occupare l´ala destra del partito. Ma il presidente dei deputati democratici pensa anche che non sia questo il momento giusto per parlare di leadership, o di primarie. Cosa pensa dello scontro aperto nel Pd? «Mi metto nei panni di un cittadino o di un nostro elettore che vede la maggioranza di Berlusconi che perde pezzi ogni giorno, un Paese sprofondato nella crisi economica e nell´emergenza sociale, il governo che propone licenziamenti liberi. E poi vede noi persi nello scontro interno su chi farà il premier. Come se le elezioni fossero domani, come se avessimo già vinto». Lo scontro porta alla sconfitta? «Dovremmo muoverci in un altro …

"Bersani avverte il governo spenga la miccia che ha accesso", di Simone Collini

Un duro attacco al governo che continua a raccontare favole, critica l’euro, vuole licenziamenti facili, e una bacchettata a chi confonde il riformismo con il liberismo che tanti guai ha prodotto negli ultimi trent’anni. Un monito a non fomentare la divisione sociale e una rassicurazione sul fatto che le primarie per la premiership si faranno. Pier Luigi Bersani chiude la due giorni di “Finalmente Sud!” lanciando messaggi all’esterno ma anche all’interno del suo partito. Come dice Rosy Bindi arrivando anche lei a Napoli, «dividersi ora sarebbe un suicidio per tutti», e il leader del Pd assicura che per quanto lo riguarda non c’è nessuno scontro personale con Matteo Renzi e che in un momento delicato come questo tutte le energie vanno indirizzate verso l’obiettivo finale, che rimane mandare a casa questo governo per poi ricostruire sulle macerie del berlusconismo. Certo, Bersani rimane convinto che alcune proposte rilanciate dalla Leopolda abbiano ben poco di nuovo e siano invece “un usato”, riproponendo «idee degli anni ‘80 che già ci hanno fatto finire nei guai». Il segretario si …

"Il Pd primo partito tiene il Pdl a distanza ma cresce la sfiducia", di Carlo Buttaroni

Pd primo partito, centrosinistra in vantaggio di 11 punti sulla coalizione di Governo e consolidamento di un’area terzo-polista che, secondo la rilevazione, negli ultimi mesi si colloca stabilmente tra l’11% e il 13%.Sono questi i dati più rilevanti dell’indagine Tecné sulla situazione politica e sui flussi di voto. La crisi economica, quindi, fa sentire i suoi effetti. La ricerca evidenzia, infatti, una diminuzione costante di consensi al partito del Presidente del Consiglio (-4,5% rispetto ad aprile 2010 e -12,4% rispetto alle politiche 2008) e all’alleanza formata da PDL, Lega nord e Destra (-7,5% rispetto ad aprile e -13,6% rispetto alle politiche). Il sorpasso del centrosinistra è iniziato poco prima dell’estate alimentandosi anche della mobilitazione referendaria sull’acqua e sul nucleare ed è maturato negli ultimi mesi con l’inasprirsi della crisi finanziaria. Ad aprile le due principali coalizioni si trovavano in una situazione di sostanziale parità; a giugno il centrosinistra registra un vantaggio di quasi 4 punti, che diventano 8 a luglio e 11 tra settembre e ottobre. Quanto la crisi finanziaria si avviti con la crisi …