Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Il flirt Di Pietro-Viminale? Il Pd è contrario alle leggi speciali", di Maria Paola Milanesio

«E’ un errore rinunciare a utilizzare gli strumenti che già esistono. Antonio Di Pietro sbaglia a pensare a leggi speciali». No alle soluzioni demagogiche o a interventi sull`onda dell`emotività; nessuna chiusura sul Daspo e sulle garanzie patrimoniali per chi manifesta: così Emanuele Fiano, Pd, responsabile Sicurezza. Che ne pensa di questo feeling tra Di Pietro e il ministro Maroni sulla legge Reale? «Lo abbiamo detto fin da subito: no a provvedimenti eccezionali. Discutiamo, invece, dell`applicazione di misure analoghe a quelle adottate per i tifosi, a partire dall`arresto in flagranza differita». Chiedere una fidejussione a chi scende in piazza non è anticostituzionale? «I danni subiti dai cittadini vanno ripagati. Trovo giusto che ci si ponga anche questo problema. Certamente non si deve utilizzare questo strumento per far sì che possano manifestare solo coloro che hanno alle spalle una solida organizzazione, come un partito o un sindacato. Il diritto a manifestare è garantito dalla Costituzione e non è previsto un obolo preventivo. Bisognerà vedere nel dettaglio che cosa intende Maroni». Prevenzione, capacità di reazione: quale è stato …

"Molise, un voto due letture", di Rudy Francesco Calvo

Il Pd discute della sconfitta elettorale: c’è chi parla di débâcle e chi di avanzata. I numeri si possono interpretare, ma fino a un certo punto. Paolo Di Laura Frattura, candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Molise, ha preso 87.637 voti, pari al 46,15 per cento. Ha sfiorato la vittoria, fermandosi a soli 1.500 voti dal governatore riconfermato Michele Iorio e raggranellando quasi 15mila preferenze in più rispetto alla coalizione che lo ha sostenuto. Ma rispetto a Roberto Ruta, candidato nel 2006, ha “guadagnato” solo lo 0,29 per cento, pur perdendo in termini assoluti oltre 7mila voti. Segno che l’astensionismo ha colpito anche il centrosinistra. Guardando invece ai voti di lista, il Pd rimane al di sotto del 10 per cento (17.735 preferenze), ben lontano dai numeri delle politiche del 2008 (35.330, pari al 17,9 per cento) e dalla somma di Ds e Margherita alle regionali precedenti (46.577, 23,3 per cento). Un risultato solo in parte compensato da due liste civiche (Alternativ@ e Partecipazione democratica) che insieme raccolgono il 10,5 per cento dei consensi, …

Bersani: “La manifestazione del 5 novembre sarà una giornata di festa aperta a tutti per dare fiducia al Paese”

Il 5 novembre sarà un grande appuntamento pacifico, un regalo per Roma. Alla violenza non si può rispondere restringendo lo spazio democratic. Il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani rilancia l’appuntamento per il 5 novembre a Roma in Piazza San Giovanni: “Sarà un grande appuntamento pacifico, una grande festa popolare”. Per il leader del PD “il modo per rispondere alla violenza non può essere una restrizione dello spazio democratico. Questo – ha aggiunto – sarebbe un grave errore e dimostreremo con la nostra presenza che noi ci rivolgiamo non solo alla nostra gente ma a tutte le associazioni, le persone, i movimenti. Il 5 novembre parleremo della ricostruzione dell’Italia, delle prospettive della democrazia, della possibilità di riprendere un cammino di crescita – ha spiegato ancora Bersani- insomma daremo una parola di fiducia”. E quanto alla partecipazione assicura che “sento montare una grande voglia per questo appuntamento pacifico, di popolo. Sarà anche il nostro regalo a Roma, per dare una mano a una città che ha visto l’evoluzione della democrazia”. Da Montecitorio il Segretario del Partito …

Indignati, Finocchiaro: "Non servono nuove leggi ma un altro Governo"

“Non servono nuove leggi, occorre applicare quelle che ci sono gia’ “. Lo dice Anna Finocchiaro a Maroni e a Di Pietro in una intervista all’Unità a proposito delle violenze di sabato scorso a Roma e in riferimento agli annunci fatti dal Ministro degli Interni. “La violenza di sabato è una violenza ingiustificabile. Detto questo, però, vorrei suggerire a Di Pietro di stare molto attento a quello che afferma. Intanto la legge Reale è in parte ancora nel nostro ordinamento, dal momento che è vietato usare i caschi durante le manifestazioni. Poi, aggiungo che può essere fuorviante spostare l’attenzione su questo punto perché le vere questioni sono altre. Il primo obbligo che gravava sul governo era quello della prevenzione e mi chiedo se c’è stata. In queste ore magistratura e forze dell’ordine stanno effettuando perquisizioni, perché non lo hanno fatto prima? Sentiremo domani (oggi, ndr) cosa ci dirà Maroni. La seconda questione è il modo in cui le forze di polizia sono chiamate a fronteggiare situazioni come questa: negli ultimi tre anni è stato tagliato …

Scontri, Zanda: "Sottratti 2,5 miliardi a ordine pubblico e sicurezza, Maroni spieghi"

“Il governo Berlusconi ha sottratto circa 2,5 miliardi di euro alla missione ‘ordine pubblico e sicurezza’”. Lo ha affermato il vicepresidente dei senatori del PD Luigi Zanda, che ha oggi presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno Roberto Maroni al quale chiede “quali ricadute operative sono necessariamente derivate da questa ingente sottrazione di risorse. In particolare – si legge nell’interrogazione – è necessario che il Ministro spieghi quali sono state le conseguenze in termini di dotazioni e retribuzioni, della qualità e numero dei mezzi e consistenza dei relativi rifornimenti, delle necessarie manutenzioni, della intensità dell’addestramento, della qualità dell’aggiornamento strategico e tecnologico, e sullo stesso morale degli uomini delle Forze di Polizia che giornalmente sono impegnate nella difesa della sicurezza dei cittadini e della legalità”. ****** Sicurezza: “Legge Reale bis? Intanto applicare le leggi esistenti” Interventi di Finocchiaro e Bindi. Fiano e Orlando: “La discussione su nuove leggi non sia un diversivo”. Dopo i violenti scontri a Roma, nel corso della manifestazione nazionale degli “indignados”, c’è chi, come il leader dell’Italia dei Valori Antonio di Pietro, ha …

Un patto per la ricostruzione dell'Italia

Conferenza nazionale per il lavoro autonomo e la micro e piccola impresa. Monza 26 Novembre 2011. Siamo in una fase di straordinari cambiamenti. Il termine “crisi” è sempre meno utile a fotografare il passaggio in corso. Siamo, in realtà, in una “grande transizione” articolata lungo quattro fondamentali assi: geo-economico e geo-politico; demografico; economico e sociale; ambientale. Navighiamo in mare aperto, ma la rotta è incerta ed il timone della politica inadeguato. Per ricostruire l’Italia, come in tutti i momenti alti della nostra storia repubblicana, le forze migliori del Paese devono cooperare. La ricostruzione richiede un patto tra soggetti della politica e le rappresentanze delle imprese e del lavoro, secondo i principi di sussidiarietà costituzionale. Il “compromesso al ribasso” degli ultimi decenni tra imprese e politica non è più sostenibile: il “fai da te amorale” previsto per le imprese non può più compensare l’inerzia della politica. Non c’è dubbio: le responsabilità sono, innanzitutto e soprattutto, della politica. La lunga stagione del populismo senza riforme va chiusa. La metrica della politica deve diventare europea: partiti democratici e …

Bersani: "Il movimento deve isolare i violenti", di Simone Collini

Condanna le violenze «inaccettabili», ma sottolinea che il movimento «esprime nel profondo un’esigenza che la politica deve cogliere». Soprattutto Pier Luigi Bersani guarda alle «cose incredibili e vergognose» accadute a Roma e pone una questione precisa: «Com’è possibile che una banda di centinaia di delinquenti abbia potuto devastare, aggredire, incendiare e tenere in scacco per ore il centro di Roma?». Il leader del Pd, reduce da una festa a Firenze per il quarto compleanno del partito, parla nelle ore in cui nella capitale si scatena l’inferno. «Questi provocatori colpiscono al cuore le ragioni di un movimento internazionale che vuole esprimere un disagio e una critica all’attuale assetto dell’economia mondiale». Scene da guerriglia urbana e il messaggio degli “indignati” finito nell’ombra: una sconfitta per tutti, onorevole Bersani? «No, se ogni protagonista del movimento che intenda esprimere pacificamente le sue idee isolerà chi ha compiuto queste violenze». Sono istanze fondate quelle che pongono gli “indignati”? «Questo movimento non ha una piattaforma ma istanze generali. Però criticando l’attuale assetto dell’economia mondiale, della finanza, dei privilegi e dei facili …