Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Sergio Mattarella nuovo giudice costituzionale

Al quarto scrutinio, il Parlamento in seduta comune con 572 voti ha eletto Sergio Mattarella nuovo giudice della Corte Costituzionale. Un’elezione sofferta e raggiunta solo al fotofinish per un solo voto di scarto con quorum ai 3 quinti dei componenti dell’Assemblea. Mattarella succede al giudice Ugo De Siervo che lo scorso 29 aprile aveva completato il suo mandato. Dopo diverse votazioni senza esito positivo, lo scorso 9 settembre il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano aveva scritto ai presidenti di Camera e Senato invitandoli a trovare “soluzioni concordate per l’elezione dei membri della Consulta e del Csm” con i gruppo parlamentari. Sergio Mattarella, professore universitario di Diritto parlamentare è stato più volte ministro. Figlio dell’ex ministro Dc Bernardo Mattarella e fratello di Piersanti, il presidente della Regione Siciliana assassinato davanti alla sua abitazione a Palermo il 6 gennaio 1980. Deputato dal 1983, è noto per il suo impegno contro la Mafia e per essere il padre della precedente legge elettorale (da cui il nome Mattarellum). È stato ministro per i Rapporti con il Parlamento nei governi …

"Niente scherzi su Mattarella", di Mario Lavia

Peccato che ieri Sergio Mattarella non sia stato eletto giudice costituzionale per 33 voti: il quorum era alto – due terzi del parlamento –, speriamo che ce la faccia oggi o alla quarta votazione, quando scenderà a tre quinti. L’accordo trovato sull’ex ministro per la Consulta e Albertoni per il Csm, malgrado la mancata nomina del primo, può reggere, perché Albertoni ha avuto solo una manciata di voti in più di Mattarella (ma per lui sufficienti perché il qurum era più basso). Restiamo fiduciosi. Anche se quelle 74 schede bianche e 55 nulle un po’ inquietano: da dove vengono? L’ultima cosa che vorremmo è assistere al protrarsi delle votazioni, perché sarebbe un altro segnale di incapacità del parlamento di assolvere ad uno dei suoi doveri fondamentali, quale quello di garantire il plenum di istituzioni fondamentali della democrazia. Non facciamo scherzi, dunque. Non si creino altre macerie istituzionali e politiche. Saremo un po’ retrò ma per noi la notizia che in parlamento si era trovato l’accordo sul nome di Sergio Mattarella come giudice costituzionale era apparsa …

"Da ieri un po’ più chiari", di Marina Sereni

Abbiamo una grande responsabilità, quella di ricostruire il Paese, di liberarlo dalle macerie del berlusconismo. Su questo punto della relazione di Bersani si è registrato, e non poteva che essere così, un largo consenso. Nella società italiana cresce il malessere, l’indignazione, la rabbia per una condizione di insicurezza materiale, per il lavoro che manca, per un sistema pubblico che funziona male, per una politica che appare impotente… Il governo è parte del problema e non della soluzione. È insopportabile leggere ogni giorno che anche le opposizioni sono deboli e incapaci. Non è così, le nostre analisi e le nostre proposte per contrastare la crisi sono oggi divenute oggetto di un dibattito molto più ampio. Ma non possiamo considerarci soddisfatti, non possiamo non cogliere anche i limiti della nostra iniziativa. Non possiamo definirci per vicinanza o distanza dalle proposte della Bce o delle imprese. Serve un progetto che guardi al di là dell’emergenza e che offra una cornice di valori e di obiettivi verso cui tendere. Non più ricchezza materiale ma più equità e una migliore …

"Ricostruiamo la fiducia e la speranza per il Paese", di Pier Luigi Bersani

“Serve riabilitare l’Italia con rigore, riforme e prospettiva europea” Sintesi della relazione del segretario Pier Luigi Bersani alla Direzione nazionale del PD del 3 ottobre 2011 Il primo passo deve essere quello di aggiornare la nostra analisi, nel solco di ciò che abbiamo affermato da tempo. Noi abbiamo visto non da oggi il dato strutturale di una crisi nella quale la questione democratica e la questione sociale si sono intrecciate. Abbiamo indicato per tempo una fase di un lungo, difficile, incerto e fiammeggiante tramonto. C’è da aggiungere quel che è avvenuto in questi mesi estivi: un salto di qualità negativo su tre punti fondamentali. Primo: nel quadro di una crisi finanziaria sostanzialmente fuori controllo, l’Italia si trova sul fronte più esposto ed è oggi realmente la maggior preoccupazione per l’Europa e per il mondo. Secondo: la stagnazione economica tende a prendere la forma di una recessione, la questione sociale e quella del lavoro si accentuano, si allarga la forbice sociale e l’incertezza che ne deriva comincia a prendere la forma dell’allarme e in alcuni strati …

1.210.406 firme

Il referendum contro il Porcellum totalizza numeri da record Il referendum contro il Porcellum totalizza numeri da record: 1.210.406 firme. Nella storia delle consultazioni referendarie ha fatto meglio solo la campagna del 1993, quando vennero raccolte 1.370mila firme, ma nel doppio del tempo. «Un trionfo», commenta l’ex premier Romano Prodi, che, accompagnato da Parisi, è stato fra i primi a firmare, in comune a Bologna. Partito in salita nel cuore del caldo agostano, con poche risorse, poco tempo e molto ottimismo della volontà, il referendum è passato in un mese e mezzo dalla speranza di arrivare almeno a 560mila firme a qualcosa di più del raddoppio: «Un miracolo popolare», dice il presidente del comitato Andrea Morrone. A Santi Apostoli esultano: «Questa cifra è lo specchio della rabbia e della speranza dei cittadini, che hanno così sottoscritto una domanda – dice Parisi – chi deve dare risposte è bene che le dia, sono sei anni che le aspettiamo». da Europa Quotidiano ****** “Il Pd fa i conti con la valanga”, di Rudy Francesco Calvo A destra, …

PD: "Confronto subito con imprese e forze sociali"

Marcegaglia presenta “Progetto imprese per l’Italia”. Bersani: “Alcuni punti vanno in direzione delle nostre proposte, come quella sul fisco”. Letta: “E’ chiaro che non è l’attuale governo ad essere in grado di affrontare le priorità”. “Con le imprese siamo pronti a confrontarci già nei prossimi giorni con il nostro progetto”, ha detto il Segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, durante la riunione con i segretari provinciali del partito, in risposta al “Progetto delle imprese per l’Italia”, presentato dalla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. “Alcuni dei punti che hanno esposto oggi, a partire da quello sul fisco, vanno nella stessa direzione di quanto abbiamo presentato anche nei nostri emendamenti”. “Bene il manifesto delle imprese. E’ un testo in larga parte condivisibile che indica obiettivi ambiziosi e parte da una giusta analisi dei problemi dell’Italia e delle risorse a cui attingere per ripartire”: Così il vicesegretario del PD Enrico Letta. “E’ chiaro – ha continuato – che non è l’attuale governo ad essere in grado di affrontare quelle priorità. Noi siamo pronti al confronto e alla sinergia …

"Referendum da record", di Fabrizia Bagozzi

Verso le due del pomeriggio, quando sono arrivati a 199 scatole (l’equivalente di 500mila firme), hanno appeso alla stanza di Fausto Recchia la bandiera dei pirati. E Gabriele De Giorgi, il non ancora trentenne responsabile organizzativo della campagna di raccolta firme contro il Porcellum, si è tagliato la barba (ha smesso di farla quando è cominciata l’avventura, aveva promesso di sbarbarsi a traguardo raggiunto). A Santi Apostoli, sede nazionale del comitato referendario, sono stanchi ma felici. E indotti dai numeri alla sospensione dell’incredulità. Domani (oggi, ndr) consegneranno in Cassazione fra le 600 e le 650mila firme regolari, al netto del risultato dell’Italia dei valori. E l’Italia dei valori, per bocca del suo leader, Antonio Di Pietro, ha già venduto la pelle dell’orso, annunciando che alla fine le sottoscrizioni saranno un milione, con l’Idv vicina a quota 500mila. Un conto realistico colloca il partito di Di Pietro a 300mila. Sommate alle 650, effettivamente gratta dal basso il milione. «Non me l’aspettavo. Le questioni elettorali sono tecniche, non facili da far passare. Ma quando parli di Porcellum …