Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Attenti all’antipolitica", di Piero Fassino

Nel momento in cui sto per lasciare la camera dei deputati, desidero innanzi tutto rivolgere un ringraziamento affettuoso ai presidenti Scalfaro, Ciampi e Napolitano, che mi hanno onorato della loro amicizia e della loro fiducia. Il mio ringraziamento va naturalmente al presidente Fini e ai suoi predecessori – gli onorevoli Pivetti, Violante, Casini e Bertinotti – che, lungo il mio mandato, ho avuto l’onore di avere come presidenti di questa assemblea. Così come manifesto la più sincera gratitudine a tutti i colleghi parlamentari – di questa legislatura e delle precedenti – con cui ho condiviso un’appassionante esperienza politica e umana. E un ringraziamento particolare ai deputati dei gruppi parlamentari – del Pds, dei Ds, dell’Ulivo, del Pd – di cui ho fatto parte nell’arco di cinque legislature. E rivolgo un augurio di buon lavoro alla dottoressa Francesca Ciluffo che mi subentra nel seggio e che porterà in questa sede la ricchezza di un’esperienza professionale e politica che tutti i colleghi avranno modo di apprezzare. Lascio questa camera in un momento difficile per il paese e …

Bersani vuole evitare il ’92. «Una politica più sobria», di Rudy Francesco Calvo

I Democratici sono preoccupati del clima di antipolitica che monta nel paese. Non c’è parlamentare che non lo lasci intendere nei suoi discorsi e, inevitabilmente, la direzione che si è riunita ieri mattina ha cercato di trovare le contromisure, per evitare che si riproponga il temuto scenario del ’92. Tra i più allarmati c’è proprio Pier Luigi Bersani, il cui obiettivo numero uno è «difendere la buona politica», non certo la casta, dal «fango» che la destra sta mettendo nel ventilatore «per mandare tutto allo sfascio». Il segretario del Pd ha dunque proposto, in una relazione che è stata approvata da una amplissima maggioranza, una linea chiara che, a partire dall’analisi della crisi in Italia e in Europa, pone come condizione fondamentale le dimissioni dell’attuale governo. «La strada maestra è il voto», per Bersani, che non si oppone comunque alla «formazione di un governo di breve transizione per fare la riforma della legge elettorale». Il leader dem, e con lui tutto il partito, rivendica la scelta di aver permesso un’accelerazione sulla manovra economica, altrimenti «il …

"C'è bisogno di un nuovo quadro politico", Sintesi della relazione di Pier Luigi Bersani alla Direzione nazionale del PD

La Direzione ha approvato la relazione del segretario Bersani con 166 voti favorevoli su 175 presenti (9 si sono astenuti). La Direzione ha approvato l’Ordine del giorno Bressa-Violante sulla Legge Elettorale (2 voti contrari e 3 astenuti) e l’Ordine del giorno Gozi sui costi della politica (unanimità) LA CRISI INTERNAZIONALE. I protagonisti che hanno provocato la crisi finanziaria sono ancora in campo: Non si vede ancora l’alleanza necessaria tra la politica che riprende il suo ruolo e l’economia reale. E si propone una drammatica contraddizione. Mentre la globalizzazione imporrebbe la ricerca di un governo condiviso a livello mondiale i meccanismi di ricerca del consenso portano invece verso posizioni di chiusura e di divisione. L’esempio lampante è quello della Germania, che con l’euro ha potuto guadagnare posizioni nell’espansione della propria economia, ma che davanti a un problema come quello greco, che rappresenta appena il 3 per cento del pil europeo, sembra interessata più a una punizione della spesa facile che alla salvezza dell’euro e dell’Unione. L’EUROPA E LA CRISI. Le destre, che hanno guidato fin qui …

"Il vento del cambiamento richiede più governo delle donne" di Roberta Agostini*

La nuova fase che si è aperta nel Paese a seguito delle elezioni amministrative e dei referendum è fortemente intrecciata con un protagonismo femminile che si esprime con caratteri di grande novità. Le donne hanno votato più degli uomini nei referendum e la partecipazione attiva nella campagna per le amministrative è stata riconosciuta nelle giunte paritarie che si sono formate a seguito della vittoria del centro sinistra in tante grandi e piccole città.Si tratta, io credo, di un protagonismo molto legato alle condizioni materiali di vita delle donne che l’Istat fotografa in modo inequivocabile come una realtà di disoccupazione crescente, di dimissioni alla nascita del primo figlio, di povertà in aumento, di marginalizzazione di una forza femminile che, in particolare nelle giovani generazioni ma non solo, ha molto investito su di sè con aspettative crescenti riguardo alla propria realizzazione personale e lavorativa e si è scontrata con quel un mix micidiale di disoccupazione, regressione culturale, taglio dei servizi e del welfare, che il centro destra ha perseguito da tre anni a questa parte e di …

"Il Pd contro i privilegi. Pensioni dei deputati come quelle Inps", di Simone Collini

Mentre l’Idv chiama la piazza e Calderoli rinvia al futuro Bersani presenta un pacchetto di riforme: Province solo da 500 mila abitanti e riduzione dei parlamentari. Le pensioni dei parlamentari calcolate come quelle dell’Inps, la riduzione di deputati (400) e senatori (200), che abbiano retribuzioni non più legate a quelle dei magistrati (come deciso con una legge del ‘65) ma che siano in linea con la media degli stipendi dei parlamentari degli altri paesi europei. E poi: accentramento dei Comuni più piccoli, dimezzamento delle Province accorpando quelle sotto i 500 mila abitanti, una sola società pubblica per ogni Comune, totale incompatibilità dell’incarico di parlamentare con qualsiasi altro), taglio delle auto e dei voli blu, reintroduzione del tetto alla retribuzione dei manager pubblici. Se il tema dei costi della politica, degli sprechi e dei privilegi è tornato ad essere sollevato a gran voce (è dai tempi del governo Prodi che non era così al centro dell’attenzione), il Pd evita di annunciare manifestazioni di piazza (come ha fatto il leader dell’Idv Antonio Di Pietro al grido «basta …

Errani: "Tassa contro i malati che favorisce i privati troverò un´alternativa", di Silvia Bignami

Errani: l´Emilia Romagna adotterà misure più eque nella sanità. Da Roma avremo 30 milioni in meno. Spero ancora che il governo discuta e ritiri questa misura sbagliata. Il presidente dell´Emilia Romagna Vasco Errani guida il fronte del no dei governatori al nuovo ticket sanitario che entrerà in vigore oggi. «Questa misura crea un doppio danno: ai cittadini e al servizio sanitario nazionale» avverte il presidente della conferenza delle regioni. Un danno alle persone, perché le obbliga a una maggior spesa anche per esami di base. Ma anche un danno al servizio sanitario, perché «rischia di far scivolare verso i privati una serie di prestazioni». Porta ancora aperta alla trattativa col governo, «perché non rinuncio al confronto e lavoro per il ritiro di questo provvedimento iniquo e unilaterale». Ma nel frattempo si studiano misure alternative per coprire il “buco” che si apre per la mancata applicazione del ticket, che in Emilia Romagna pesa per 30 milioni di euro. Presidente, lei ha inviato una lettera alle Ausl: il nuovo ticket da 10 euro sulle visite specialistiche non …

«Tasse e niente riforme Ma l’alternativa ora c’è Ricostruiremo il Paese», intervista a Pier Luigi Bersani di Simone Collini

Bersani: tocca a noi ricostruire. «Varato un decreto classista Daremo battaglia: a saldi invariati cambieremo tutto. Per la prima volta in tre anni Pd, Idv e Udc hanno presentato emendamenti comuni». «Ricostruiremo noi l’Italia», dice Pier Luigi Bersani il giorno dopo l’approvazione di una manovra «spudoratamente classista e che non porta il Paese fuori dalla tempesta». Per il leader del Pd il dato fondamentale di questo passaggio è che «di fronte a scelte assurde o profondamente negative tutta l’opposizione parlamentare ha concordato sia l’assunzione di responsabilità sui tempi, sia la fortissima critica sui contenuti»: «Per la prima volta dopo tre anni, Pd, Idv e Udc hanno presentato emendamenti comuni. È una novità che non va sottovalutata. Tanto più in un momento difficile come questo dobbiamo lavorare all’unità dell’opposizione e alla definizione di un’alternativa credibile». Anche perché, dice Bersani ripensando ai colloqui con capi di Stato e di governo incontrati nel viaggio in Medio Oriente da cui è da poco rientrato, «è urgente rilanciare il ruolo dell’Italia nel mondo»: «Il berlusconismo ha portato un grande Paese …