Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Nella manovra oltre 50 milioni di euro tagliati ai beni e alle attività culturali

Beni culturali, cinema e spettacolo: riduzione della spesa progressiva dal 2012 al 2014. Scelte che tagliano il passato e il futuro del Paese Nella manovra economica del Governo, che a breve sarà votata dalla maggioranza, (supera quota 50 il ricorso al voto di fiducia), ingenti tagli al Ministero dei Beni e delle attività Culturali. Il Dipartimento Cultura e Informazione del PD ha svolto un accurato lavoro di analisi delle misure previste nella manovra, che avranno un impatto devastante per la tutela e lo sviluppo della Cultura in Italia. Clicca qui per leggere il documento tecnico www.partitodemocratico.it ****** «I tecnici di Palazzo Madama “Non raggiungerà gli obiettivi”», da repubblica.it Secondo il servizio Bilancio del Senato, gli interventi previsti per il 2013 e 2014 non colmeranno la distanza rispetto ai target indicati nel Def: c’è un differenziale del – 1,2 % tra saldo primario e indebitamento netto al termine dei tre anni. Solo con la riforma fiscale c’è qualche possibilità di centrare il ripianamento del deficit ROMA – La manovra “produce una parte significativa degli effetti finanziari” …

"Napolitano: bene opposizioni, governo le ascolti", da www.unita.it

Napolitano: bene opposizioni, governo le ascolti Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «ha preso nota con viva soddisfazione degli annunci venuti dall’opposizione nel senso di un impegno a concorrere con pochi qualificati emendamenti, a una ‘rapidissima approvazione’ della necessaria manovra finanziaria». È quanto si legge in una nota del Quirinale. «Ci si attende – sottolinea ancora il Colle – che a ciò corrisponda la immediata disponibilità di governo e maggioranza a condurre le consultazioni indispensabili e a ricercare le convergenze opportune». BERSANI: NOI PRONTI A DISCUTERE «In parlamento noi abbiamo sempre collaborato e collaboreremo, ma questo governo la deve smettere di fare delle chiacchiere e dei segnali di fumo». Così il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, in visita a Ramallah, ai microfoni di Sky Tg24. «Gli abbiamo proposto di discutere la Finanziaria fino a settembre garantendone l’approvazione, ma hanno detto no – prosegue Bersani – noi vogliamo fare delle riforme che suggeriscono un percorso di crescita credibile per il paese, disturbando un po’ tutti ma disturbando di più chi si è disturbato di meno …

Lavoro ai giovani, lavoro ai precari. Le 19 proposte di legge del PD

Conferenza stampa del PD. Damiano e Fassina invitano il governo a recepire i testi presentati dal 2008 ad oggi Stabilizzazione del lavoro, sostegno al reddito, tutela dei lavoratori, difesa dei diritti, attenzione al lavoro autonomo ed all’autoimprenditorialità, previdenza: sono queste le cinque direttrici che caratterizzano le 19 proposte di legge che il Partito democratico ha presentato in questa legislatura alla Camera, illustrate oggi in Conferenza stampa da Cesare Damiano, capogruppo in Commissione Lavoro e Stefano Fassina responsabile economico del Pd. “Proposte – ha spiegato Damiano – proprie di un Partito che, diversamente da chi sostiene il contrario, non dice soltanto dei no ma appartiene ad una opposizione che avanza un’alternativa, con l’ambizione di andare al governo. Proposte, come base politica e parlamentare di un programma di governo – ha proseguito l’esponente democratico – che testimoniano un progetto, un pensiero, un’indicazione organica che ha come obiettivo principale non solo i giovani ma anche i cinquantenni che hanno perso il lavoro e che hanno difficoltà a ritrovarlo”. “Il lavoro dei giovani è assolutamente cruciale per i destini …

Manovra. Con responsabilità ecco la nostra “ricetta diversa”

L’Italia è nel mirino della speculazione. La debolezza del governo e della manovra economica non aiutano. Domani il PD presenterà la sua manovra alternativa . Bersani: “L’Italia non sarà messa in ginocchio da nessuno perché ha fondamentali buoni. Serve una maggiore incisività delle riforme per muovere un po’ di crescita”. La tempesta finanziaria non è finita. La Borsa italiana è in caduta libera con lo spread che si allarga tra gli interessi sui titoli pubblici italiani e quello sui titoli pubblici tedeschi (considerati il punto di riferimento per la sicurezza dell’investimento in Europa). Il governo anche questa volta sembra inadeguato nel correre ai ripari: l’interesse maggiore sembra quello di bloccare il pagamento dei 560 milioni che Fininvest dovrà risarcire la Cir dopo la sentenza sul Lodo Mondadori. E nella paralisi governativa è il PD che è pronto a fare la propria parte nel presentare proposte alternative e a respingere coralmente la speculazione. “Siamo intenzionati a reagire coralmente a eventuali tentativi speculativi che tentassero di mettere in ginocchio il nostro Paese. L’Italia non sarà messa in …

"Prodi: «L’Italia paga per la debolezza di questo governo»", di Francesco Cundari

L’allarme per l’attacco della speculazione contro l’Italia si inserisce nel contesto della crisi dell’Europa, dice Romano Prodi, ma se in questo quadro l’Italia ha preso «la bastonata più forte» è perché «lo scossone europeo ha coinciso con un momento di grande debolezza e di fortissime tensioni interne al governo italiano». Negli ultimi anni Romano Prodi ha scritto molto e parlato poco. Ha partecipato al dibattito pubblico più attraverso articoli e interventi d’occasione che attraverso interviste. In questo caso, l’occasione è offerta dagli auguri che l’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea ha voluto fare al nuovo direttore dell’Unità, «tanto più doverosi in un momentoc osì difficile per la stampa quotidiana». Certo non è un momento facile nemmeno per l’Italia nel suo complesso. Qual è la sua impressione, all’indomani del tracollo della borsa e dei titoli di stato sui mercati? «Sono problemi che partono da lontano. Pesa, in particolare, l’incapacità della leadership europea di affrontare i problemi della moneta unica. Ormai è più di un anno che si continua a rinviare, lasciando così uno spazio …

"E il Pd resta maggioritario", di Stefano Menichini

Molta gente tira un sospiro di sollievo, ora che Stefano Passigli ha annunciato la sospensione della raccolta delle firme (peraltro mai partita) per un referendum che avrebbe riportato in vita il sistema proporzionale. Ha perfettamente ragione Rosy Bindi: «È una buona notizia». Perché adesso, sgombrato il campo da tentazioni che avrebbero riportato il sistema politico indietro di anni, il Pd può serenamente lavorare ad una sua proposta da porre rapidamente all’ordine del giorno del senato. Tira un sospiro di sollievo Bersani, che per questo esito aveva lavorato, seppure – secondo noi – palesando un ritardo che non ha impedito l’accendersi delle polemiche interne. Sollievo anche qui a Europa, che aveva auspicato questo finale. Ma soprattutto sono comprensibilmente soddisfatti tutti quelli che stanno lavorando per un referendum che riporti in vita il Mattarellum, i vari Castagnetti, Parisi, Veltroni e gli altri che sul punto fondamentale della difesa del bipolarismo e del diritto degli elettori a scegliere chi li governa non mollano. Il deterrente ha funzionato. È andata come a Risiko: i proporzionalisti hanno attaccato ma avevano …

"Ora al Colle è allarme vero", di Mario Lavia

Preoccupato che la situazione precipiti, Napolitano studia anche un piano d’emergenza Una situazione «incartata » che lassù, al Colle, desta qualcosa di più della preoccupazione che ormai pervade quelle stanze da mesi e mesi. Il caso-Tremonti, con annessi e connessi – dalle vicende che investono Marco Milanese a quelle più politiche di una manovra contestata e al tempo stesso insufficiente –, turba non poco il presidente della repubblica soprattutto perché non è affatto chiaro che tipo di dinamica potrà svilupparsi, quali potranno essere gli sviluppi, e nell’incertezza l’unica cosa che si staglia con triste nettezza è la terribile turbolenza su mercati. Da quest’ultimo punto di vista, al Quirinale è scattato l’allarme rosso. Se la situazione dovesse precipitare, dal punto di vista finanziario e da quello politico-parlamentare, al Colle si lavorerebbe per un piano B in grado di reggere l’urto della crisi: è noto d’altra parte come il presidente consideri il ricorso alle elezioni anticipate: come una resa dinanzi alle difficoltà. Ma si tratta di scenari che per il momento restano molto sullo sfondo. Che però …