Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

"Il federalismo? Premia le Regioni più in rosso Al Sud 340 milioni in più, 350 milioni in meno al Centronord", di Sergio Rizzo

Per capire perché con l’applicazione dei costi standard nella sanità la Lombardia rischierebbe di rimetterci 40 milioni di euro l’anno, mentre la Campania potrebbe addirittura guadagnarne un centinaio, è sufficiente riascoltare quanto ha detto in Parlamento Luigi Giampaolino giovedì 24 febbraio. Quando il presidente della Corte ha spiegato in modo disarmante come «il metodo individuato per il calcolo dei costi standard non ha alcun effetto sul riparto» del Fondo sanitario nazionale. Ma come, non doveva essere proprio quella parolina, «standard» , la bacchetta magica per punire le Regioni sprecone e premiare quelle virtuose? La medicina per curare una sanità malata dove in certe situazioni territoriali un posto letto costa come due stanza d’albergo a cinque stelle e una siringa di plastica come se fosse d’oro? Niente di tutto questo, almeno all’inizio. La prova è in un documento di 12 pagine spedito dalla Ragioneria generale dello Stato alla Copaff, la commissione tecnica paritetica per il federalismo fiscale presieduta da Luca Antonini, nel quale sono contenute alcune simulazioni su come dovrebbe funzionare il meccanismo dei costi standard …

Più sale la benzina, più salgono le tasse. Abbassiamo l'accisa

Quanto deve ancora aumentare il prezzo della benzina per costringere il governo ad intervenire? Questa è una delle tante domande a cui il governo Berlusconi dovrà rispondere in tempi brevissimi perché sono in gioco molti, troppi soldi per il bene dell’economia italiana e per le persone comuni. Non ci si può nascondere dietro la crisi libica per annunciare che è colpa del rapporto dollaro-euro la causa della crisi a cui non si porre rimedio. Che il prezzo dei carburanti abbia superato i suoi storici massimi del 1998 è ormai un fatto che non fa più notizia. Quello che però scandalizza è la discrepanza che esiste tra i prezzi di benzina e gasolio tra il Nord e il Sud dell’Italia e che alla fine, l’unico a guadagnarci sia lo Stato. Sarebbe troppo facile fare polemica e chiedere alla Lega cosa sarebbe accaduto se il prezzo dei carburanti nelle regioni del Nord fosse stato molto alto più che in quelle del Sud! Per “fortuna” non è stato così ma il contrario. Un litro di benzina in Sicilia …

«Lo schiaffo di Cialente», di Mariantonietta Colimberti

A due anni dal terremoto, il capoluogo abruzzese senza pace anche dal punto di vista politico. Potrebbe diventare L’Aquila l’ultima frontiera, soprattutto simbolica, del Partito democratico. Ancor più di Napoli, che in molti danno ormai per persa, e di Milano, dove la par condicio delle disavventure abitative parentali del sindaco Moratti e dello sfidante Pisapia non appare comunque decisiva. Perché il capoluogo abruzzese, teatro dello show mediatico più imponente che terremoto ricordi, è l’ultimo avamposto del centrosinistra nella regione. L’alleanza guidata dal Pd prima ha perso il governatore, a causa della vicenda giudiziaria che ha travolto Ottaviano Del Turco, poi la provincia, indicata un anno fa da Berlusconi come obiettivo prioritario. Per conquistarla, il premier scatenò contro la nota ed apprezzata Stefania Pezzopane l’artiglieria pesante: via Quagliariello-Piccone riuscì a installare sulla poltrona di presidente Antonio Del Corvo, oscuro alle telecamere (di lui si ricorda una partecipazione quasi muta a Otto e mezzo), ma non agli elettori della Marsica, terrorizzati dallo spauracchio agitato dalla destra sui privilegi che una riconferma della presidente uscente avrebbe assicurato all’Aquila. …

«"Da soli nelle città medie". La Lega cerca lo strappo», di Fabio Poletti

Tre ore di riunione con tutti i colonnelli della Lega in via Bellerio attorno a Umberto Bossi poi, lo stato maggiore, si è spostato ad Arcore per la cena con Silvio Berlusconi e aprire la trattativa con l’alleato, nonostante l’intervento maxillofacciale cui è stato sottoposto il Presidente del Consiglio. Nel vertice pomeridiano messi i primi punti fermi sulle amministrative di maggio, dove il Carroccio ha la fortissima tentazione di correre da solo dove è più forte – «Ci sono posti dove ce la possiamo giocare», ammette il presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni, e la tentazione è forte. La Lega potrebbe presentarsi insieme al Pdl solo nelle grandi città come Milano, Bologna e Torino. Mentre correrà invece da sola nel primo turno delle amministrative in alcuni piccoli o medi comuni, in deroga all’accordo con il Pdl. Solo in Lombardia si vota in 223 Comuni. Quasi sicura è la partita su Milano. Dopo aver fatto melina per settimane, la Lega dovrebbe essere pronta a dare il via libera a Letizia Moratti sindaco, basta che il …

Le mimose che diamo all'Italia sono le firme di Berlusconi dimettiti

“Mettiamoci in cammino per una fase nuova. Nel cuore della crisi italiana c’è la condizione delle donne: è crisi economica e morale, il berlusconismo ha incrinato lo spirito civico con pensieri cattivi e sbagliati. Che il consenso viene prima delle regole, che l’individualismo è la soluzione ai problemi, che la mercificazione della donna sia lo spazio della sua libertà con un uso smisurato del potere e della ricchezza. No, no, no”. È il passaggio più forte del discorso del segretario del PD, Pier Luigi Bersani, dal palco allestito a Piazza Di Pietra a Roma nel centenario della festa dell’8 marzo. Con lui ad intervenire sul palco è la portavoce della Conferenza delle donne del PD, Roberta Agostini, e la segretaria del Partito Democratico tunisino. Dietro il palco i pacchi di firme: il Pd ha portato in piazza 120 scatole chiuse in 3 apecars, contenenti fisicamente circa 6 milioni di firme per le dimissioni del premier. A queste si aggiungono i 4 milioni di moduli inviati ai cittadini e le centinaia di migliaia di firme già …

"8 marzo, cresce in Italia la disuguaglianza tra uomo e donna", di Manuela Ghizzoni

Cento anni ci separano dall’incendio (25 marzo 1911) nella camiceria “Triangle Shirtwaist”, a New York, nel quale morirono centoventinove ragazze, perlopiù immigrate. Da quel sacrificio discende la “giornata della donna”, celebrata l’8 marzo. e in questi cento anni certo le conquiste politiche, civili e sociali delle donne sono state tante, eppure… Eppure, in Italia la strada da percorrere è ancora lunga: siamo il fanalino di coda per il divario di genere, in Europa e a livello internazionale, addirittura al 72esimo, posto dopo il Kazakhistan e il Ghana. E le scelte del Governo Berlusconi hanno fatto compiere un ulteriore, gigantesco passo indietro alle politiche di welfare, alla partecipazione femminile al mercato del lavoro, alla dignità della donna: ma chi regredisce, in questo modo, non è solo la condizione femminile, bensì il tasso di civiltà e di democrazia dell’intero Paese”, lo dichiarano i deputati Manuela Ghizzoni, Ivano Miglioli, Giulio Santagata e Ricky Levi. I dati parlano chiaro. Dai 727 milioni di euro in 3 anni stanziati dal Governo Prodi nel 2007 per la costruzione di nuovi asili …

Non faremo passi indietro, il patto con le forze della ricostruzione si farà

La Repubblica intervista Bersani: “Servono tenuta, grinta e progetto per andare oltre Berlusconi. La riforma Alfano della giustizia? E’ solo un diversivo populista”. E sui referendum: “Sì all’abrogazione del legittimo impedimento. Sì all’abrogazione della legge sul nucleare non per ragioni ideologiche ma perché siamo contro il piano del governo” La linea resta uguale: arrivare a un’alleanza “tra moderati e progressisti”, tra il Terzo polo e il centrosinistra classico. “Abbiamo delle buone occasioni per realizzare questo incontro – spiega Pier Luigi Bersani -. Alle amministrative, nel passaggio dal primo al secondo turno. In Parlamento, con le battaglie sui temi costituzionali”. E se nel Partito democratico qualcuno mette in dubbio la strategia, in vista di tempi lunghi per il voto, “deve con precisione indicare un’altra strada. I semplici dubbi non è che non aiutino me, non aiutano l’alternativa a Berlusconi”. Il segretario del Pd parla anche della contestata raccolta di firme per le dimissioni del premier, costellata di sostenitori fasulli online, da Stalin a Hitler a Ruby. “Sono contento che abbia firmato Paperino. Credo invece che contro …