"La linea del Pd è molto chiara: fare di tutto per salvare il Paese", di Alfredo D'Attorre
Dall’ultima Direzione sono emersi due fatti politici importanti: il primo è che il partito non è più una macchina “tritasegretari”; il secondo che la crisi viene prima di tutto. Anche delle alleanze Punto di riferimento. Oggi il Pd è l’unico soggetto che può rivolgersi credibilmente a tutti gli italiani che non si riconoscono in questo governo. Anche a quelli che ascoltano Casini o Vendola. Bisognerà forse iniziare a riflettere sull’effetto che un ciclo politico ventennale, fondato sullo svuotamento dei partiti democratici e sulla torsione in senso plebiscitario del sistema politico ha inevitabilmente prodotto anche sul rapporto fra informazione e politica. Da anni il sistema informativo è chiamato a descrivere la vita di soggetti politici che, nella grande maggioranza dei casi, hanno assunto una configurazione post-democratica. Si può davvero immaginare che tutto ciò non incida sul modo in cui viene compresa e rappresentata la vita interna dell’unica forza politica, il Pd, che prova a invertire la rotta rispetto a questa deriva leaderistica? Si può certo aggiungere che talora il Pd ci mette del suo per accentuare …
