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Diritti dei disabili, diritti di civiltà. Il Governo modifica la manovra.

Il Pd alla manifestazione di Piazza Montecitorio indetta da Fand e Fis. Il governo fa marcia indietro e modifica alcuni punti della manovra. Ma non basta. Leggi le nostre proposte di intervento. Ieri il Pd ha partecipato alla manifestazione per i diritti dei disabili che si tenutasi a Piazza Montecitorio, a Roma. Una manifestazione indetta dalle associazioni dei disabili Fand e Fish contro i tagli previsti dalla manovra che ristringe i criteri per il riconoscimento della indennità di accompagnamento e innalza la soglia percentuale per l’attribuzione dell’assegno di invalidità. Il Pd era presente con la presidente dell’Assemblea nazionale Rosy Bindi, con la responsabile delle Politiche per la famiglia Cecilia Carmassi e i parlamentari che si sono battuti in Parlamento contro la manovra insieme alle associazioni. “Che fine ha fatto – si chiede Cecilia Carmassi – il governo della difesa della vita e delle famiglie? Solo chi è sostanzialmente in fin di vita ha diritto a misure (minime) di sostegno o all’accompagnamento? Gli altri, disabili con patologie plurime, non autosufficienti che si muovono con ausili e …

Manovra. Inaccettabile fiducia preventiva

Il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, ha invitato il presidente della Camera Fini a stigmatizzare il comportamento del governo che oggi ha annunciato una doppia fiducia sulla finanziaria. “La manovra -ha dichiarato nel corso della seduta a Montecitorio- non è ancora arrivata in aula al Senato e arriverà tra diverso tempo qui alla Camera e il governo già avverte il bisogno di farci sapere che verrà posta la questione di fiducia. Oggi -ha aggiunto Franceschini- abbiamo avuto la prova di quanto sia difficile la situazione sociale che e sarebbe un errore sottovalutare. Quando in piazza, senza nessuna organizzazione nazionale, ne’ partiti ne’ sindacati, manifestano i disabili, i terremotati dell’Aquila, i lavoratori dell’Eutelia e l’unica risposta è ignorare o occultare attraverso i mezzi di comunicazione, non gestire i problemi diventa una scelta irresponsabile. Fare finta che i problemi non esistano è il modo migliore per far esplodere le tensioni sociali ed è questa esattamente la linea che il governo sta seguendo, un governo che pretende di mostrare i muscoli senza più averli. L’annuncio della fiducia, prima …

«Il Pd lancia al governo una sfida concreta sulla tv», di Rognoni Carlo*

Corrado Calabrò ha “la facoltà di fare segnalazioni al governo”. E ieri ha confermato il suo impegno di segnalatore. Per esempio «per un assetto diverso della govemance» della Rai, «svincolato dai partiti, che valorizzi la capacità gestionale e decisionale». Non so se il govemo accoglierà l’invito dei presidente dell’Agcom. Quello che è certo è che la proposta di cambiare subito la govemance della Rai è già entrata nell’agenda del Partito Democratico. Proprio Pierluigi Bersani ne ha parlato prima in una lettera al Corriere della Sera e oggi [ieri, n.d.r] ne parlerà in una conferenza stampa. Si tratta di una proposta seria, concreta, realizzabile. Intanto è molto chiara e si muove nella logica di riportare una grande azienda nell’alveo del codice civile: nominare un amministratore delegato indicato dal Tesoro, votato dai due terzi diun Consiglio di amministrazione espresso dalla Vigilanza ma anche dalle regioni e dai comuni. Affidare a questo manager il compito di preparare entro i primi 180 giorni un piano di riorganizzazione del servizio pubblico. A lui e non al Consiglio come è oggi …

«Cavilli scambiati per cavalli», di Michele Ainis

Chissà perché in Italia ogni mosca in volo diventa un’astronave. L’ultimo Ufo è atterrato davanti al Quirinale, con un doppio avvistamento: da destra (il Giornale) e da sinistra (il Fatto quotidiano). Lassù sul Colle hanno smentito seccamente la notizia, ma gli avvistatori recano prove inoppugnabili. In attesa di discuterne al prossimo congresso di cosmologia, proviamo a misurarle in questa sede. Dunque, il Senato sta votando con legge costituzionale il lodo Alfano, che forgia uno scudo processuale per il governo e per il Capo dello Stato. Un senatore del Pd – Stefano Ceccanti, che di mestiere fa il costituzionalista – avanza un emendamento che dichiara il Presidente improcessabile, e perciò sottratto all’autorizzazione parlamentare da cui dipende viceversa l’immunità per i ministri. Da qui la prova, una e trina come il Padreterno: se Ceccanti ha firmato quell’emendamento, significa che aveva la benedizione del partito; se il Pd si è fatto avanti, significa che è stato imbeccato dal diretto interessato, ossia dal Presidente; se Napolitano vuole sottrarsi ai rigori della legge, significa che ha commesso qualche marachella. Lui …

"L'università rischia l'asfissia"

L’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione della Camera, e Massimo Milani, coordinatore provinciale modenese del forum Università del Pd, commentano le ultime dichiarazioni del Rettore Aldo Tomasi. Ecco la loro nota. «Il Rettore Aldo Tomasi ha perfettamente ragione quando punta il dito contro i “tagli” operati dal Governo alle risorse per l’Università, che ne determineranno, nel prossimo anno, la morte per asfissia. Qualche cifra può rendere meglio la dimensione della voragine che si sta formando: per il 2011, al Fondo di Finanziamento ordinario, mancheranno i 400 ml recuperati quest’anno dallo scudo fiscale e i 550 ml disposti dal Governo Prodi per il patto Ministero e Atenei. Saranno inoltre sottratti i 470 ml finalizzati al taglio dell’ICI. A meno di un ripensamento, il Fondo di finanziamento così depauperato non sarà nemmeno in grado di far fronte agli stipendi. L’assenza di risorse e il blocco del turn over, confermato dalla manovra in discussione al Senato, rappresentano il binario morto su cui il Ministro Gelmini ha posto la nostra università, ahimè senza scrupoli o ripensamenti. Peraltro …

"Rilanciamo la sfida", di Giuseppe Civati

La crisi strutturale della destra italiana, le contraddizioni della Lega, i distinguo che non tengono più, la doppietta Scajola-Brancher, i “grandi eventi” che hanno riguardato la figura di Bertolaso (pupillo del premier e suo erede mancato), la Finanziaria che fa male, non piace a nessuno e crea problemi anche ai suoi estensori, le incertezze del federalismo di cui si sa ancora pochissimo (se non che sarà difficilissimo anche solo da immaginare), il dissidio ormai plateale con Fini e con larghi settori della maggioranza: tutto questo fa pensare che siamo entrati in una nuova fase politica. Il buon senso e anche la scaramanzia ci portano a diffidare delle soluzioni troppo facili e degli scenari fantascientifici di cui abbiamo letto in queste ore. Berlusconi resisterà, come ha sempre fatto, e proverà a rilanciare, magari appellandosi direttamente al popolo sovrano (in questo caso, il sovrano sarebbe lui stesso, come sempre). È un momento grave, insomma, e molto delicato, ma è anche un passaggio di straordinaria importanza per il centrosinistra: una grande opportunità per chi pensa all’Italia in modo …

Governo a fine film

Bersani: “Non vorrei arrivasse un Chavez” Un governo alle battute finali: per Pier Luigi Bersani “siamo al secondo tempo del film che non può essere protratto a lungo. La soluzione non spetta a noi ma non si può andare avanti così, con divisioni che non sono componibili. La maggioranza ha la responsabilità di prendere atto di una situazione che fa danni al paese”. Dopo essere intervenuto alla relazione dell’Authority delle Comunicazioni, il leader del Pd ha anche sottolineato, in merito ai rapporti tra il premier e Gianfranco Fini sempre più tesi, come forse sia “giusto che i vincoli di maggioranza comincino a traballare, altrimenti ci troviamo davanti all’unica democrazia che va avanti a fiducie, telefonate riparatrici e decreti. Non vorrei che dopo Berlusconi venisse fuori Chavez. Dobbiamo ripristinare i concetti base della democrazia parlamentare”. Fiducia che, nelle intenzioni del governo, ci sarà con ogni probabilità anche sulla manovra: Bersani non usa mezzi termini per bocciare la scelta, mettendo in rilievo che “peggio non si poteva fare che la blindatura, dovuta in primo luogo alle fibrillazioni …