Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

“Pd: la nuova segreteria, i presidenti dei forum”

Durante la Direzione Nazionale in corso presso la sede del PD il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, ha comunicato i nomi della nuova segreteria, e di alcuni dei presidenti dei forum. Coordinatore della Segreteria: Maurizio Migliavacca Roberta Agostini, Stella Bianchi, Cecilia Carmassi, Stefano Fassina, Catiuscia Marini, Matteo Mauri, Marco Meloni, Matteo Orfini, Anna Maria Parente, Francesca Puglisi Nico Stumpo, Davide Zoggia E’ una squadra di sei donne e sei uomini, età media 41 anni, che sarà coordinata da Maurizio Migliavacca. Una segreteria di “giovani sperimentati” che hanno fatto esperienza sul territorio come amministratori o con l’attività politica. Le biografie Catiuscia Marini, 42 anni, eletta sindaco di Todi nel 1998, riconfermata nel 2002, europarlamentare dal maggio 2008 al giugno 2009; Stella Bianchi, 40 anni, economista e giornalista, nel 1995 ha dato vita ai Giovani per l’Ulivo facendo parte del coordinamento nazionale, ha fatto parte dell’Assemblea costituente del PD; Cecilia Carmassi, 41 anni, già presidente della Fuci, è stata assessore alla provincia di Lucca e oggi è vicepresidente del consiglio comunale della città; è presidente …

“Scuola, lavoro, salute Il Pd nelle piazze «per l’alternativa»”, di Simone Collini

Contro il governo, per l’alternativa. Il Pd prepara una campagna di mobilitazione che avrà il clou a metà dicembre ma che poi proseguirà anche dopo, attraverso le iniziative messe incampodai Circoli. Èla risposta a unesecutivo in preda a un tutti contro tutti che risparmia solo la discussione sul processo breve, e anche a un’iniziativa come il «No B Day» su cui Antonio Di Pietro ha messo il cappello e che, per dirla con Enrico Letta, «serve solo a convincere chi è già convinto, senza portare nuovi consensi». Pier Luigi Bersani ha lasciato proprio al vicesegretario e alla presidente del partito Rosy Bindi il compito di illustrare oggi nella sede del Nazareno la serie di iniziative che, pensa il segretario Pd, dovrà servire a denunciare gli errori e il disinteresse del governo ei confronti dei reali problemi del Paese,ma anche a far conoscere le proposte di legge che i democratici hanno già presentato in Parlamentosu temi che interessano da vicino la vita dei cittadini. L’iniziativa principale sarà nel fine settimana dell’11 e 12 dicembre, quando da …

“Pd, il risveglio del partito latente”, di Ilvo Diamanti

Il Partito Democratico sta crescendo. Nei sondaggi, perlomeno. Al contrario dell’inizio del 2009, quando assegnavano al Pd circa il 23%. Il che spinse Veltroni a dimettersi anzitempo, in febbraio. Da un paio di mesi, invece, si assiste a una risalita, anche rispetto al risultato delle elezioni europee di giugno (26% dei voti validi). I sondaggi, al proposito, mostrano oscillazioni ancora significative. L’Ispo di Renato Mannheimer situa il Pd intorno al 28%. Come Euromedia, diretta da Alessandra Ghisleri, l’istituto di fiducia di Berlusconi. L’Ipsos di Nando Pagnoncelli, invece, stima il Pd oltre il 30%. Secondo il politologo Paolo Natale (su Europa), avrebbe superato la soglia del 31%. Come spiegare una crescita così continua (perlomeno nei sondaggi)? 1. Anzitutto, con l’effetto della stagione congressuale. Lunga e contorta, come abbiamo rilevato – polemicamente – prima dell’estate. Però è servita a strutturare un partito che prima non c’era. La fase dedicata agli iscritti ha, appunto, restituito il Pd agli iscritti. E gli iscritti al Pd. Ha, inoltre, attribuito un ruolo agli apparati locali e centrali. Nel bene e nel …

Per Casa Pound “il fascismo è una stella polare”

Il capogruppo Pd di Modena Paolo Trande risponde alle minacce di querela: “Ci piacerebbe che anche dal Pdl arrivassero parole di condanna” . Il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Paolo Trande risponde alle minacce di querela rivolte a un consigliere del Pd da un iscritto all’associazione di ‘estrema destra’ Casa Pound. Ecco la sua dichiarazione. «La risposta del signor Vandelli, accompagnata da una minaccia di querela, è curiosa. Proprio oggi l’inserto di un noto quotidiano nazionale dedica a Casa Pound un reportage dal titolo molto eloquente – “I nuovi fascisti” – corredato da dichiarazioni come quella di Adriano Scianca, responsabile culturale di Casa Pound (“Il fascismo rimane una stella polare”) e da interessanti immagini di militanti di Casa Pound che tendono la mano nell’inconfondibile saluto romano. A riprova che la qualifica di associazione di “estrema destra” contenuta nell’interrogazione firmata da me e da altri consiglieri (tra cui la consigliera Giulia Morini) è tutt’altro che peregrina mentre privo di significato – dal punto di vista politico – è il neologismo “estremo centro” coniato dall’affiliato a …

Ultimi in Europa

Non passa la candidatura di D’Alema, bloccata dai compromessi sulle nomine ai vertici di Bruxelles. La laburista inglese Ashton è stata eletta all’unanimità menistro degli esteri europeo. Ennesima defaillance internazionale del Governo italiano: Massimo D’Alema non è stato eletto ministro degli Esteri europeo. A ricoprire la carica sarà l’outsider Chaterin Ashton, ex commissaria europea al commercio. La candidata inglese è stata eletta all’unanimità dai capi di governo europei, dopo una decisione maturata nel pomeriggio di ieri. La Presidenza del Consiglio europeo è stata invece assegnata al belga Herman Van Rompuy, esponente del Partito popolare. L’esecutivo italiano è stato estromesso dai giochi fin dall’inizio: le trattative intergovernative dei giorni scorsi avevano evidenziato una convergenza d’intenti politici fra i soli francesi, spagnoli, inglesi e tedeschi. La presunzione ed il vanto pavoneggiati dal premier nelle relazioni internazionali si sono rivelate sterili, irrilevanti. È necessario considerare, inoltre, come le istituzioni europee stiano perdendo la propria sovranità sovranazionale, e come le decisioni principali siano vincolate dagli interessi dei singoli governi. La nomina di Catherin Ashton, a questo riguardo, è servita …

Franceschini presenta il suo libro. Scintille fra Scalfari e Bertinotti

Eugenio Scalfari ha votato Dario Franceschini alle primarie, mentre il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, ha votato scheda bianca. Lo ha raccontato lo stesso Scalfari durante la presentazione del libro di Dario Franceschini «In dieci parole», edito da Bompiani. «Io pur non essendo iscritto al Pd – ha riferito – ho partecipato alle primarie, e anche il direttore di Repubblica, pur non essendo iscritto, ha votato. Abbiamo parlato e ci siamo detti reciprocamente ‘tu che ne dici?». Io gli ho detto: ‘io sono solo il fondatore del giornale, tu sei il direttore di un giornale che vuole essere il rappresentante di una sinistra larga, vedi tu’; e lui ha votato scheda bianca. Io invece ho votato Franceschini. Ma la vocazione maggioritaria l’ho capita meno». «Franceschini e Bersani – ha proseguito – sono due persone per bene, intelligenti ed esperte di politica, quindi non ho messo il lutto al braccio per la vittoria di Bersani. Anzi Bersani su questo mi convince di più». Il fondatore di Repubblica ha però messo in guardia Bersani, ricordandogli la teoria …

Ricerca, Pd: su merito e valutazione Governo predica bene ma razzola male

Bachelet: si faccia chiarezza su finanziamenti a istituto italiano di tecnologia (IIT) Un’interrogazione parlamentare del Pd per fare piena luce sulla qualità scientifica dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) voluto da Tremonti nel 2003, e rendere pubblico il rapporto di valutazione sull’Istituto commissionato nel 2007 dall’allora Ministro dell’economia e delle finanze, Tommaso Padoa Schioppa. E’ stata presentata alla Camera dal deputato democratico Giovanni Bachelet, che spiega: “nonostante siano numerose ed autorevoli le perplessità nazionali e internazionali nei confronti dell’attività scientifica dell’IIT, non capiamo come mai, mentre si tagliano i fondi a tutto il sistema ricerca italiano, l’Istituto italiano di tecnologia abbia avuto a piú riprese un formidabile incremento di finanziamenti pubblici. Temiamo che più che ragioni di carattere meritocratico abbia prevalso il conflitto d’interesse di cui è portatore il suo presidente, il professor Vittorio Grilli. Infatti – precisa Bachelet – è Grilli direttore generale del Tesoro che alloca, di fatto, le risorse pubbliche all’istituto di ricerca che Grilli presidente riceve e amministra. Per questo, nell’interesse del contribuente – dice Bachelet – vogliamo che si faccia piena …