Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Carpi, presentazione dei candidati alle primarie del 25 ottobre

Oggi 18 ottobre l’iniziativa pubblica di fronte al municipio alle 16. Taurasi:”Soddisfatti deil’esito dei congressi di circolo, ora guardiamo con fiducia alle primarie” Manuela Ghizzoni, Marc’Aurelio Santi, Daniela Depietri, Simone Tosi, Viola Baisi e Agnese Aldrovandi. Sono i nomi dei candidati alle primarie del 25 ottobre per l’assemblea nazione e regionale del Pd all’interno delle liste “Democratici per Franceshini” e “Semplicemente Democratici”, che saranno presentati ai cittadini domenica 18 ottobre alle 16 di fronte al municipio di Carpi. L’iniziativa, organizzata dai comitati Franceschini – Bastico, è pubblica e intende presentare i sei candidati carpigiani alle primarie del 25 ottobre: la parlamentare e capogruppo Pd in commissione cultura alla Camera Manuela Ghizzoni , il consigliere provinciale Marc’Aurelio Santi , le consigliere comunali di Carpi Daniela Depietri e Viola Baisi , l’assessore all’urbanistica del comune di Carpi Simone Tosi e l’imprenditrice Agnese Aldrovandi . “Siamo molto soddisfatti dell’esito dei congressi di circolo che hanno sancito una sostanziale parità tra le due mozioni principali – sottolinea Giovanni Taurasi, portavoce della mozione Franceschini-Bastico – e guardiamo con fiducia alle …

Dario Franceschini: Discorso agli Imprenditori

Molte volte mi chiedo quanto tempo e quanta fatica ci vogliano per passare dalle idee, dalle parole, ai fatti. Le idee e le parole che usiamo, anche noi politici, sono quasi sempre quelle del tempo nuovo. Le parole della modernità. Le parole del villaggio globale. Il racconto di quella che oggi si chiama la società liquida. E poi c’è il modo di fare politica. I fatti della politica. I comportamenti, gli schemi mentali. Le barriere che sopravvivono. Qui c’è il ritardo. Parlo della mia parte. Della cultura politica del campo di centro sinistra. Sappiamo che quello che viviamo non è più il tempo delle ideologie, ma sembriamo ancora incastrati, imprigionati sulla soglia che separa quelle dal mondo reale. Sappiamo che non ha più senso un modello classista della società, ma per troppo tempo ci siamo rivolti ai nostri interlocutori nella società come se questi definissero la loro identità, le loro attese e dunque esprimessero il loro voto, in base ad una vecchia appartenenza di classe. Invece è tutto diverso. Oggi se un’idea è buona, se …

«Il silenzio colpevole», di Walter Veltroni

Caro direttore, un mio amico appassionato di montagna mi ha raccontato che ormai su alcune grandi vette italiane si vede la neve nera. Questa immagine mi torna nella mente guardando il mio Paese oggi. La meraviglia della sua storia, della sua identità, della sua cultura, nitida come la neve. E la pesantezza di uno spirito pubblico, di un senso comune, in cui smarrimento e odio sembrano avere il colore della pece. «Alla democrazia ghe pensi mi»: è una frase che racconta per intero l’assurdità della condizione politico-istituzionale in cui si trova oggi l’Italia. Così come racconta molto il fatto che, diciassette anni dopo, numerosi indizi fanno pensare alla morte di Paolo Borsellino come alla conseguenza dell’eroico rifiuto di una trattativa tra Stato e mafia. Eccola, l’istantanea del nostro Paese. Rissosità politica condita da un odio che ha paragoni solo con i momenti più duri degli Anni Settanta e Ottanta. E immobilità, ripetizione sistematica di diseguaglianze, conservatorismi, illegalità. Tutto questo non può durare sino allo sfinimento del Paese. «Maggioranza silenziosa». Dalla fine degli Anni Sessanta in …

“Primarie Pd, il confronto fra i candidati in diretta”, di Mariagrazia Gerina

Invocato, evitato, rimandato. Discusso fino ai minimi dettagli dai rispettivi spin-doctor (Gentiloni per Franceschini, Carlo Rognoni per Marino e Stefano Di Traglia per Bersani). E alla fine, lasciato un po’ briglia sciolto. Eccolo: il confronto. Novanta minuti per duellare, convincere, inchiodare l’avversario. Le telecamere di Youdem sono già puntate sui tre candidati alla segreteria del Pd, Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini, Ignazio Marino. E non è ancora detto che ci siano repliche. Di inviti ne sono piovuti da tutte le parti. Da Matrix, Ballarò, Porta a Porta. Si vedrà. Il dibattito tra i tre candidati alla segreteria del Pd, svoltosi questo pomeriggio a Roma, è disponibile sul sito www.youdem.tv ed in replica questa sera su YouDem Tv Canale 813 Sky Ore 16.55 “Votateci, aiutateci a fare bene il nostro lavoro che è costruire una società più giusta”, dice Bersani. “Questo congresso ci ha fatto un gran bene. C’è molta delusione, di ragioni ne abbiamo date tante, ma il 25 è una giornata importante, se non verrete a votare sarà contento Berlusconi”, recita l’appello di Franceschini. …

Omofobia, il PDL affossa la legge

La maggioranza fa passare la pregiudiziale di costituzionalità UDC. Il PD: “Ripresenteremo la legge”. La Binetti vota con la maggioranza e incassa le critiche dei tre candidati. Franceschini: “Un problema la sua permanenza nel partito”. Basta con l’informazione distratta. Se i giornali sono pieni di articoli sul voto difforme di Paola Binetti è bene dire, ribadire, che “la maggioranza, in modo del tutto strumentale, invocando argomenti pretestuosi, ha voluto affossare la proposta di legge contro l’omofobia del nostro gruppo. Una legge che, se approvata, avrebbe permesso di compiere un importante passo avanti per la tutela dei diritti fondamentali” come ha fatto l’assemblea del gruppo del Partito democratico, che si è riunita nel pomeriggio. E assolutamente ignorato dal mondo dell’informazione è stato il numeroso gruppo di dissidenti del Pdl, che ha votato assieme al PD. A votare a favore sono stati Carmelo Briguglio, Giuseppe Calderisi, Benedetto Della Vedova, Chiara Moroni, Flavia Perina, Mario Pepe, Roberto Tortoli, Adolfo Urso e soprattutto Italo Bocchino che del Pdl è vicecapogruppo, e che in aula ha parlato a nome del …

“Caro Massimo non si minaccia l’ira degli iscritti”, intervista a Piero Fassino di Fabio Martini

Dopo tante perifrasi Luciano Violante lo dice senza ipocrisie: basta con le Primarie. Fassino, se vince Bersani i gazebo vanno al macero? «Viva la sincerità. Violante dice chiaramente ciò che molti “bersaniani” hanno ripetuto nei Circoli e che Bersani e Penati non hanno detto con altrettanta chiarezza. Ma se tanto mi dà tanto, questo significa che se prevalesse Bersani, questa è l’ultima volta che gli elettori partecipano all’elezione del leader Pd». Le Primarie sono tutt’uno col progetto dei Pd? «Cancellarle sarebbe un grave errore. Oggi viviamo in una società più dinamica di prima, il rapporto con gli elettori non è più affidato ad una fede incrollabile. E poi perché noi dovremmo aver paura dei nostri elettori? Se tutte le volte che si sono fatte le primarie il numero dei partecipanti è stato superiore alle previsioniciò significa che gli elettori lo considerano uno strumento per dire la loro. Lei li conosce quali ragioni portano Bersani e D’Alema a rifiutare un partito aperto agli elettori? «Una vecchia idea di partito. Nel dopoguerra, ma ancora venti anni fa, …

Dal Congresso: “Dario infiamma, Pier Luigi rassicura”, di Aldo Cazzullo

Dal primo attacchi a D’Alema, il secondo parla di redditi e lavoro. Franceschini, cosa non le piace di Bersani? «D’Alema». Il segretario dice proprio così, nell’intervista alle lene che andrà in onda domani, facendo pure l’aria atterrita mentre nomina l’uomo che considera il suo vero rivale. E infatti tutto contro D’Alema per quanto citato una sola volta era rivolto il suo intervento al minicongresso Pd. Franceschini ha citato invece spesso Bersani, anzi «Pier Luigi», per sottintendere maliziosamente che in realtà non ce l’aveva con lui. Era per D’Alema la stoccata ai sostenitori dell’alleanza con il grande centro, «magari mandandoci pure qualcuno di noi», con il risultato di condannare il Pd all’opposizione «per altri 35 anni». È D’Alema quello che, secondo Franceschini, indossa «una delle casacche del `9oo», vale a dire quella comunista. Che la prossima volta vorrebbe eliminare le primarie. Che dovrebbe badare alle frequentazioni proprie e dei suoi uomini, ai «comportamenti personali», allo «stile di vita». Che vorrebbe «riproporre alleanze vaste da Mastella a Diliberto», che oggi significa da Casini a Vendola. Era per …