Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Dalla preoccupazione delle RSU delle aziende in crisi di Carpi agli allarmi del Governatore Draghi

Venerdì pomeriggio, il collega Ivano Miglioli ed io abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali del distretto carpigiano. Un incontro che abbiamo sollecitato per ascoltare coloro che la crisi la vivono sulla propria pelle e per illustrare le proposte del PD in favore degli ammortizzatori sociali, per sostenere i redditi e l’economia reale. Dai lavoratori delle imprese meccaniche e tessili è emersa la forte preoccupazione per un futuro assai incerto ed è stata lanciata la richiesta che il PD si faccia interlocutore attento delle loro istanze. Il distretto carpigiano pur partendo da una situazione economica più solida di altri territori, sta subendo pesantemente gli effetti della crisi: ne è sintomo preoccupante l’incremento della disoccupazione, che ha subito nei comuni dell’Unione Terre d’Argine (Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera) un aumento drammatico dell’85%. In termini assoluti si tratta di oltre 500 disoccupati in più. Dietro a questi freddi numeri si nascondono lavoratori, persone, famiglie. Ad essi poi si aggiungono coloro che subiscono la crisi, ma sono invisibili per il mercato del lavoro:  giovani in cerca della prima occupazione e …

Dario Franceschini è il nuovo segretario del Partito Democratico

Dario Franceschini è stato appena eletto Segretario del Partito Democratico con 1047 voti su 1258 votanti. “Abbiamo iniziato i lavori dell’Assemblea con uno stato d’animo e grazie alla responsabilità di tutti usciamo con la voglia di combattere e con la rinnovata fiducia nel Partito Democratico”. Così ha voluto concludere l’Assemblea Dario Franceschini ringraziando tutti. Pubblichiamo il suo intervento che ha anticipato il voto Mi candido senza padrini nè protettori. “Chiedo scusa all’Assemblea” . E’ un esordio inaspettato quello del discorso di Dario Franceschini, il vice di Veltorni che si appresta alla candidatura, “chiedo scusa perché abbiamo creato un organismo troppo grande, più adatto a un congresso che a prendere decisioni sui meccanismi, a volte l’assemblea è sembrata violentata”. Un discorso con dei tratti intimi: la riflessione sui titoli dei giornali, i dialoghi con Veltroni. “In questi giorni ho letto di tutto su di me, e i miei amici mi hanno chiesto di fare un discorso che susciti calore ed emozione. Invece serve franchezza, serve guardarci negli occhi per capire i nostri limiti e ribadire l’orgoglio …

“Non torniamo indietro”, intervento di apertura dei lavori dell’Assemblea Nazionale del Pd di Anna Finocchiaro

Care amiche e cari amici, è un evento straordinario, e inaspettato, quello che ci vede convocati: le dimissioni irrevocabili del Segretario Veltroni , il passaggio più difficile che un giovane partito può trovarsi ad affrontare. Tornare all’Assemblea costituente, alla sua sovranità, è stata considerata, innanzi tutto dall’intero gruppo dirigente nazionale, la prima urgenza. Non solo un adempimento regolamentare che può avvenire quando più torna comodo. Una scelta politica: convocare subito l’Assemblea, e qui decidere. Mostrando – contro la rappresentazione montante che ne viene fatta sui mezzi di informazione – che siamo assolutamente capaci di affrontare questo momento in piena democrazia, con responsabilità e lucidità. Che non c’è fra di noi nessuna isteria, che non abbiamo da chiudere i conti che con noi stessi, con l’ambizione che abbiamo avuto, con la promessa che abbiamo fatto all’Italia. Non torniamo indietro, non abbiamo paura. Non c’è nessun 8 settembre che ci attende. C’è un problema sulla nostra strada. Scegliamo insieme il varco. Siamo dirigenti politici, non un gregge che si disperde alla prima sassata. Abbiamo bisogno di prudenza, …

Verso l’assemblea

Dopo le dimissioni di Walter Veltroni dalla carica di segretario del Partito Democratico, motivate nel discorso di Piazza di Pietra, tocca ai 2800 delegati dell’Assemblea Nazionale, convocata per sabato 21 febbraio alle ore 10, presso il Padiglione 4 della Nuova Fiera di Roma, avviare il percorso del PD nei prossimi mesi. Domani la diretta di partito democratico.it e youdem tv. Il comunicato sulla riunione dei segretari regionali che si è svolta il 18 febbraio, riportava la constatazione unanime dell’impossibilità di “procedere alla convocazione del congresso prima delle elezioni europee ed amministrative del 6 e 7 giugno”. La proposta del coordinamento nazionale è quella di procedere all’elezione del segretario, secondo quanto previsto dallo Statuto, in seno all’Assemblea. Lo Statuto del Partito su questo punto, come riporta oggi l’Unità, prevede due ipotesi: l’Assemblea accetta di procedere al voto del segretario a termine (ottobre 2009, data indicata nello Statuto stesso). Il presidente (dopo le dimissioni di Prodi a presiedere l’assemblea dovrebbe essere la capogruppo PD al Senato, Anna Finocchiaro) legge il regolamento che stabilisce le modalità di presentazione …

Ignazio Marino: «Un partito serio decide a maggioranza Anche sull’etica», di Concita De Gregorio

Ignazio Marino, 54 anni, è tornato in Italia da tre anni. Viveva a Pittsburgh, poi a Philadeplhia. Dirigeva il centro trapianti di una delle più antiche università americane, il Jefferson medical college. Trapianti di fegato. «Ho scelto di occuparmi del fegato perché è l’intervento ancora oggi tecnicamente più difficile. Ero attratto, da ragazzo, dall’idea di poter fare qualcosa che non tutti sono in grado di fare». Opera ancora, la domenica e il lunedì, a Verona. E’ nato a Genova, ha una figlia adolescente, ha studiato alla Cattolica. E’ cattolico, cresciuto con gli scout. A chi entra nel suo ufficio – una mansarda a Sant’Ivo alla Sapienza – mostra una lettera indirizzata da Paolo VI ai medici cattolici nel 1970. «Legga, io non avrei saputo dire parole così». Scriveva il Papa: nella fase terminale di una malattia incurabile dovere del medico è «alleviare la sofferenza e non prolungare con qualunque mezzo una vita che non è più pienamente umana». Non pienamente umana. Parliamo della legge sul testamento biologico proprio oggi che in commissione il gruppo del …

Quando il Parlamento è ridotto solo a “notaio”, di Beppe Del Colle

Su 45 leggi approvate nell’attuale legislatura, 44 portano la firma del Governo, una soltanto quella delle Camere; per di più, 25 di esse sono conversioni di decreti legge. Prima la tragedia di Eluana Englaro e subito dopo la successione di gravi violenze sulle donne, spesso giovanissime, hanno portato alla ribalta della politica un problema, fra i tanti di questo difficile momento: i rapporti fra le istituzioni, e in primo luogo quello fra Governo e Parlamento, ma anche quelli con la presidenza della Repubblica, la magistratura, la stampa e infine la Costituzione stessa. Per restare al primo di questi rapporti in crisi, basterà citare una cifra, segnalata da una fonte insospettabile, Il sole 24 ore: su 45 leggi approvate nell’attuale ancora breve legislatura, 44 portano la firma del Governo, una soltanto quella delle Camere; per di più, 25 di esse sono conversioni di decreti legge. Il Governo ha posto in questi 10 mesi 11 volte la questione di fiducia, come quello di Romano Prodi, con la differenza che, rispetto a quest’ultimo, Berlusconi dispone in Parlamento di …

“Nonostante tutto”

Siamo nel momento più delicato della nostra, nuova, storia politica, avviata con l’avventura del Partito democratico. Molto più delicato e critico del giorno successivo alla sconfitta elettorale delle politiche del 2008. E tuttavia dobbiamo avere i nervi saldi, perché il progetto politico nato con il PD deve sopravvivere e proseguire il suo cammino. Nonostante tutto! Tra tutti i commenti comparsi sulla stampa di questa mattina, ho deciso di proporvi quello della De Gregorio, perché dice una cosa semplice, ma fondamentale. “Per fare cosa?”. Ecco, dobbiamo rispondere in primo luogo a questa domanda. Poi viene tutto il resto (primarie, congresso, regole, equilibri, rinnovamento, radicamento, e chi più ne ha, più ne metta). Allora riduco tutto a 5 parole chiave che ci devono separare dalle prossime elezioni amministrative ed europee: lavoro, sapere, diritti, sicurezza e territorio. Poi affronteremo tutto il resto, ma adesso queste sono le priorità. Intorno a queste 5 parole chiave si può costruire un percorso per uscire dalla crisi che attanaglia il PD e guardare al futuro. Sono gli ingredienti fondamentali, ma hanno bisogno …