Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

Fenomenologia del “renzismo”, di Ilvo Diamanti

Matteo Renzi non si nasconde. Ma non si espone. In questo periodo, è ben visibile. Ma preferisce non “scendere in campo” direttamente. Al Salone del libro di Torino, ieri, ha espresso l’intenzione di andare “Oltre la rottamazione” (titolo del suo libro, pubblicato da Mondadori). Perché si tratta di uno slogan efficace, ma che, al tempo stesso, fa paura. Visto che, osserva Renzi, oggi, in Italia, “il 70% della popolazione è over 40”. Così, il sindaco di Firenze oggi frena sulla “questione generazionale”, sulla frattura fra vecchio e nuovo, in politica e nella società. Su cui aveva impostato la sua offerta politica, fino alle primarie. Quando aveva ottenuto un risultato rilevante, ma non sufficiente a vincere. ANZI: lontano da quello ottenuto da Bersani. Anche per questo appare prudente. E, per la successione di Bersani, come futuro segretario del PD, preferisce lanciare la candidatura dell’ex-sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. Resta coperto, Renzi. Teme, ancora, di vincere la competizione dell’audience e di perdere quella politica. Di risultare il candidato preferito “fuori”, più ancora che “dentro” il partito. Come …

Guglielmo Epifani «Pd all’attacco per risalire la china. La nostra priorità è il lavoro»

La lealtà nei confronti del governo Letta, il monito a Berlusconi, gli appelli al gruppo dirigente del Pd e le iniziative per incontrare e rimotivare militanti ed elettori perplessi, delusi, anche infuriati. Passata una settimana da quando è stato eletto segretario, Guglielmo Epifani parla di quel che il Pd deve fare per «risalire la china», dell’impegno che il partito de- ve mettere nella sfida delle amministrative (lui ieri era a Roma con Marino, oggi sarà ad Avellino e do- mani a Siena al fianco dei candidati sindaci), delle altre battaglie politiche e sociali. A partire da quella, prioritaria, del lavoro per i giovani («È la vera grande emergenza del Paese»). E di come «mettere in sicurezza» la legge elettorale (tornando al Mattarellum) prima che si concluda il percorso delle riforme istituzionali. La giornata di ieri è stata caratterizzata dal corteo della Fiom, dal quale sono arrivate critiche al Pd per la mancata adesione. Epifani dice: «Noi stiamo al fianco dei lavoratori con le scelte concrete, perché il problema non è stare in piazza ma ascoltarla …

"Così possiamo fermare il femminicidio", di Roberta Agostini

La strage silenziosa delle donne nel nostro paese continua, raccontata con il clamore dei casi di cronaca. Ilaria Leone, Alessandra Iacullo, Chiara di Vita, Michela Fioretti sono state le ultime, in ordine di tempo a perdere la vita uccise da mani maschili. Nonostante le apparenze, il primo punto da tenere bene a mente è questo: non si tratta di un’emergenza ma di un fenomeno radicato, pervasivo e strutturale, che ha bisogno di essere letto e considerato come tale. Ci si interroga di fronte all’ennesimo caso e ci si chiede il motivo dell’esplosione di tanti delitti. Massimo Recalcati qualche tempo fa ha scritto che la violenza non è una regressione dall’uomo all’animale, ma accompagna da sempre, come un ombra, la storia dell’uomo. Nasce dall’incapacità (maschile) di accettare il proprio limite, il proprio fallimento, «la ferita narcisistica subita dalla propria immagine» in una miscela esplosiva di narcisismo, appunto, e depressione. Totalmente immersi in una cultura che insegue il «nuovo» ed il «successo» il ricorso alla violenza esorcizza vulnerabilità ed insufficienza.Qui, credo, dobbiamo registrare l’andamento di un dibattito …

"La sottile lastra di ghiaccio", di Alfredo Reichlin

Insieme all’augurio più affettuoso vorrei trasmettere con questo scritto alcune mie idee a Guglielmo Epifani. Il segno dello smarrimento del Partito demoocratico io lo vedo nell’incapacità di mettere i piedi per terra. Di collocarsi (questo voglio dire) al centro del conflitto vero, là dove si decide, là dove si vince o si perde nel mondo degli interessi reali e a vantaggio di chi e di che cosa. La cosa più triste è che ci siamo impantanati in polemiche, rotture e rese dei conti interni e non riusciamo a misurarci con la questione più grande e la più carica di interrogativi. Quale? Con ciò che uno storico come Massimo Salvadori considera ormai come il profilarsi di una crisi di regime: del regime democratico e parlamentare italiano. Che poi – aggiungo io – è parte di una crisi più ampia che investe l’Europa: una crisi dell’economia che si sta trasformando in crisi della sovranità e della cittadinanza. Dico questo non per sfuggire al «qui e ora» ma perché solo se ripartiamo da una comprensione della realtà che …

"Il punto di ripartenza", di Claudio Sardo

L’elezione di Guglielmo Epifani a segretario offre l’opportunità di runa ri-progettazione del PD. Di una ripartenza dopo il collasso. Di un confronto aperto sul futuro dopo le dra matiche divisioni e le rivolte nella base. È una chance, ma nulla è scontato in questa crisi italiana che mescola la sofferenza sociale con la paralisi del sistema politico. Epifani ha detto ieri giustamente che il declino economico porta sempre con sé una crisi anche morale. Per questo ha chiesto al Pd, da subito, di prepararsi a un congresso serio – fatto di idee e non solo di nomi – e al tempo stesso di assumere una responsabilità nei confronti del governo Letta. Sui temi concreti, sulla priorità del lavoro, sulle emergenze sociali, sulla scuola e la cultura, il Pd può e deve dire la sua. Deve incalzare l’esecutivo, dargli energia, trascinare le soluzioni. Sarà la cartina al tornasole del suo radicamento negli interessi e nei conflitti: condizione di esistenza in vita e di un legame con gli ideali e le passioni che animano il suo popolo. …

"Non c’è governo senza partito", di Claudio Sardo

Non sarà facile il compito di Guglielmo Epifani. Perché la crisi del Pd non è figlia soltanto di una congiuntura negativa, prodotta dall’insuccesso elettorale e dalla catena di errori e diserzioni conseguenti. Siamo nel pieno di un collasso del sistema politico. Anzi, siamo dentro una gravissima crisi democratica. E il Pd è diviso. Da un lato è attraversato da una fortissima domanda di cambiamento, tanto da rendere tangibile un legame tra la risposta a questa domanda e la sua stessa ragion d’essere. Dall’altro è schiacciato in una tenaglia: il Parlamento senza maggioranza e l’austerità europea ancora da superare. Il rischio è che la paralisi raggiunga tutte le parti del corpo. E la tentazione di molti è di fuggire dalla responsabilità dell’oggi. Di immaginare uno spazio in cui progettare il Pd di domani, mettendo tra parentesi le laceranti contraddizioni di questo passaggio. Ma ciò è impossibile. Non si può costruire il domani migliore senza passare da questo tempo difficile, soprattutto senza tentare di dare subito risposte alle sofferenze sociali, senza prendere di petto le emergenze economiche, …

"Il governo piace a un italiano su due Renzi e Letta sono i leader preferiti", di Ilvo Diamanti

Mentre l’insoddisfazione appare ampia nella base di SEL e, soprattutto, del M5S. È un paradosso che richiama, almeno in parte, il clima d’opinione che ci circonda. Uno “stato di necessità” economica e sociale che si traduce in uno Stato di Necessità. Con le iniziali maiuscole. Un modello di governo e di alleanza politica-parlamentare divenuto regola, più che eccezione, in Italia. Visto che il governo guidato da Letta appare, per molti versi e con alcune distinzioni, la prosecuzione di quello guidato da Monti. Una risposta alla crisi: dell’economia, ma anche della politica. All’incapacità di costruire maggioranze omogenee e stabili in Parlamento. Perché, in effetti, anche la società è divisa. In grandi minoranze. Così la maggioranza dei cittadini accetta e, anzi, accoglie con sollievo il “governo di necessità”. Convinta che possa affrontare efficacemente l’emergenza economica. Riformare la legge elettorale. Gli italiani hanno “fiducia” nel governo e ancor più nel premier, Enrico Letta. Il quale, personalmente, è valutato in modo positivo dal 63% degli intervistati. Tuttavia, ripeto, si tratta di uno “Stato di necessità”. Dove la domanda di …