Tutti gli articoli relativi a: partito democratico

L’addio di Bersani «Uno su quattro tra noi è un traditore», di Simone Collini

«Abbiamo prodotto una vicenda di una gravità assoluta. Sono saltati i meccanismi di responsabilità e di solidarietà. Uno su quattro di noi ha tradito. Per me è inaccettabile». È l’ora più drammatica per il Pd. E per Bersani. Le dimissioni, smentite alle otto della sera dal quartier generale del partito, poche ore dopo vengono annunciate dallo stesso segretario davanti ai parlamentari riuniti al Capranica. Il leader democratico non solo rinuncia definitivamente all’idea di guidare quello che in questi cinquanta giorni ha definito un «governo di cambiamento», ma va all’assemblea dei grandi elettori del Pd e annuncia le proprie dimissioni, spie- gando che saranno effettive non appena verrà eletto il prossimo Capo dello Stato: «Non posso accettare il comportamento di oggi. Per me è troppo». Poi l’annuncio dell’addio, di fronte a un’attonita assemblea. «Continuerò a dare una mano. I capigruppo con me devono da subito contattare le altre forze politiche per trovare una soluzione definitiva sul Quirinale. Noi da soli il Presidente della Repubblica non lo facciamo». Poche parole, cariche di amarezza, al termine delle quali …

Quirinale, Negro “Dalla base del Pd un sentimento negativo”

L’opinione espressa già ieri sera dai segretari dei Circoli Pd riuniti in vista del congresso. Anche nel Pd modenese cresce un orientamento negativo nei confronti della scelta che si va delineando per l’elezione del Capo dello Stato. Già ieri sera, infatti, era questo il sentimento espresso dai Circoli Pd riuniti in vista del congresso per la scelta dei vertici locali del partito. “Ho immediatamente fatto conoscere questo orientamento – spiega il coordinatore e segretario provinciale vicario Paolo Negro –ai vertici nazionali del Pd” Cresce nella base del partito modenese il malumore verso l’orientamento nazionale per la scelta del futuro Presidente della Repubblica. Nella serata di mercoledì 18 aprile era convocata l’assemblea dei segretari dei Circoli Pd per parlare del prosieguo del percorso congressuale dopo la riunione della Direzione provinciale. “In quella sede – spiega il coordinatore e segretario provinciale vicario Pd Paolo Negro – ha preso corpo, a latere dell’argomento in discussione, un orientamento negativo nei confronti della scelta che il partito a livello nazionale stava assumendo in vista del primo scrutinio per l’elezione del …

"Il senso del limite", di Pietro Spataro

Un partito che discute in modo anche aspro è un bene da difendere. Perchè un vero partito non ha padroni, non c’è uno che detta la linea e altri che eseguono. È invece la sintesi del confronto tra sensibilità e visioni diverse, tra opzioni e strategie differenti. Questo vale per tutti, ma vale soprattutto per il Pd che ha nel suo Dna quella parola democratico che è così fortemente impegnativa e che è il frutto di storie che hanno segnato la vita della Repubblica e la crescita civile dell’Italia. Non bisogna spaventarsi delle diversità, perché esse sono una ricchezza e perché solo la battaglia delle idee può dare forza e coesione a un progetto di cambiamento. Il Pd non è nato per appiccicare l’una all’altra le correnti del riformismo democratico. È nato invece perché da quelle spinte venisse fuori una nuova idea, una nuova sfida per l’Italia del nuovo millennio. A quelle storie lontane, che hanno radici forti nel Paese, si sono unite storie più giovani e tutte insieme hanno cercato un modo originale di …

"Bersani: il governissimo no", di Marco Bucciantini

Striscia e bussa, Pierluigi. «Eh…», risponde lui, cercando con gli occhi la voce che si era fatta sentire, netta, in una pausa del discorso del leader del partito democratico. C’è poca luce nella sala del Mitreo, il centro policulturale del Corviale dove il Pd è venuto a parlare di soluzioni, in un posto pieno di problemi. «Striscia e bussa»: è una dichiarazione d’intenti del Tressette, gioco di carte e di popolo. Una mossa d’attacco: si bussa, le nocche sul tavolo, quando si hanno carte buone e si vuole “la migliore” dal compagno. Si striscia, spianando con la mano, quando le carte permettono un gioco lungo. Si striscia e si bussa, insieme, quando si vuole comandare. Ma servono le carte buone, in ogni partita. Cos’ha in mano Bersani? Il mandato elettorale: «Siamo la coalizione di maggioranza». La voglia di cambiare: «Si può fare. Questo centro è nato dopo una mia legge per aprire centri di aggregazione in zone “difficili”. Ero ministro dell’Industria e pensavo alle periferie: vengo da una storia e so che senza equità sociale …

Fassino: «Ci sono soltanto due strade Esecutivo Bersani o del Presidente», di Aldo Cazzullo

Piero Fassino, lei come segretario Ds fu cofondatore del partito democratico. Ora teme per la sua sopravvivenza? «Qui non è in gioco solo il destino di un partito, e neppure solo del Quirinale e del governo, ma della democrazia. Il voto del 24 febbraio ha segnato la conclusione di una lunghissima era politica, la Prima Repubblica. Dopo tanto blaterare di Seconda Repubblica, in realtà l’assetto seguito alla guerra finisce adesso». Perché dice questo? «Perché l’Italia in cui siamo cresciuti non c’è più. Siamo cresciuti in una democrazia rappresentativa che aveva come pilastro i grandi corpi intermedi: partiti, sindacati, associazioni di categoria; soggetti di rappresentanza, mediatori di conflitti, elaboratori di proposte. Oggi un quarto del Paese non solo non si riconosce nei partiti, ma si organizza contestando la funzione di quei corpi intermedi. Come siamo mortali noi, sono mortali le forme della politica; e la democrazia del 2000 non può essere la stessa del ‘900. Del resto, è normale che sia così. Ogni secolo è segnato dall’evoluzione delle forme della politica. Il ‘700 con l’Illuminismo vide …

"L’ostinato pregiudizio", di Claudio Sardo

Il paese è impaurito, sfiduciato: le imprese chiedono aiuto, troppe famiglie precipitano nella povertà, i giovani sono derubati del futuro. Le elezioni hanno prodotto un quadro di ingovernabilità, eppure c’è assoluto bisogno di un governo che provi finalmente a cambiare rotta. Il Paese è stremato anche perché la politica si è dimostrata in questi anni sempre più impotente e la seconda Repubblica ha prodotto un vero e proprio collasso del sistema. Le elezioni hanno prodotto un quadro di ingovernabilità, eppure c’è assoluto bisogno di una riforma della politica, di una stagione costituente, di fare insomma ciò che per vent’anni non si è fatto. Il governo e le riforme. Due binari distinti, ugualmente necessari. Oppure qualcuno pensa che si possa incidere nell’economia reale, e magari agganciare la ripresa, trascurando questo diffuso sentimento di rifiuto verso la mediazione politica e la stessa rappresentanza? O che si possa domare la tigre di Grillo con un governo di tecnici, di ortodossia europea, di continuo dosaggio tra tagli e incentivi, spending review e laboriose trattative a Bruxelles? Nonostante l’insuccesso elettorale, …

Per gli elettori di centrosinistra urgenti misure sociali e per il lavoro

Sono stati oltre 18.800 i questionari online riempiti dagli iscritti del Pd e dagli elettori delle primarie, ai quali il Pd aveva inviato gli otto punti di programma per il governo di cambiamento proposti dal segretario, Pier Luigi Bersani, ed approvati dalla Direzione nazionale del partito. Tra le proposte sottoposte agli elettori del centrosinistra e agli iscritti sotto forma di risposta multipla, quella risultata più necessaria e condivisa, scelta dall’81,5% degli oltre diciottomila partecipanti, è quella sulle “Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro”. Tra queste, figurano nell’ordine il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese, la possibilità che i comuni possano fare piccoli investimenti per creare lavoro e mettere in sicurezza scuola e ospedali, lo sviluppo della banda larga, la riduzione del costo del lavoro stabile per renderlo più conveniente del lavoro precario, la lotta all’evasione fiscale anche attraverso la riduzione dell’uso del contante, una vera revisione degli sprechi nella spesa pubblica. In questo capitolo molto indicate sono state anche le proposte del Pd sulla revisione dell’Imu, con lo sconto fino …