Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Piano: lo stipendio da senatore a vita per giovani architetti”, di Curzio Maltese

Questo è un racconto di Natale della politica. Ci voleva, in fondo a un altro anno di storiacce e scandali. Sembrava impossibile a molti e ancor di più ai sei architetti di trent’anni, tre donne e tre uomini, che da oggi e per un anno potranno lavorare a rendere più belle le periferie grazie allo stipendio da senatore a vita di Renzo Piano. Con tanti cari saluti agli eroi dell’antipolitica a Cinque Stelle che, dopo aver menato vanto di una riduzione dello stipendio del dieci per cento, avevano polemizzato a lungo contro la scelta di «buttare via soldi pubblici per dare un vitalizio ad altri senatori a vita». Li abbiamo incontrati ieri gli eletti, nello studio dell’architetto a Genova. Avevano le facce di bambini convocati nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. Ecco l’elenco: Francesco Giuliano Corbia, 29 anni, di Alghero, laurea a Firenze e master a Barcellona in urbanistica; Eloisa Susanna, 32 anni, Cosenza, laureata alla Sapienza e collaborazione nello studio di Massimiliano Fuksas; Michele Bondanelli, 38 anni, Argenta (Ferrara), studi a Venezia e …

“Manconi: in quei centri le persone diventano cose”, di Alessandra Ziniti

«Noi stiamo assistendo a un processo di “reificazione”, come avrebbe detto Carlo Marx. Quello che ha scandalizzato tutti è il filmato trasmesso dal Tg2, ma quello che ho visto nei Cie o in alcuni campi di raccolta di pomodori in Puglia o in Campania è la riduzione dei corpi a cose, di esseri umani a mezzi uomini. Un processo terribile che si sta verificando in quei luoghi come nelle carceri». Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, ha presentato un’interrogazione al ministro Alfano per sapere se fosse informato delle pratiche di disinfestazione al centro di accoglienza di Lampedusa. Senatore Manconi, cosa chiede al ministro? «Sarebbe il caso di valutare se, dal momento che questo tipo di infezione viene normalmente curata con appositi medicinali e con l’adozione di adeguate misure igieniche, le attuali modalità di “disinfestazione” possano essere sostituite con pratiche mediche consolidate e rispettose della privacy e della dignità delle persone». Lei ha visitato quasi tutti i centri italiani. Sono così terribili come si dice? «Ci sono una pluralità …

Speranza: «Esodati e diritto allo studio, la manovra è più sociale», di Bianca Di Giovanni

«Questa legge di Stabilità ha un forte segno politico impresso dal Pd, che va verso l`equità e la crescita». Roberto Speranza, capogruppo dei democrat, ci tiene a segnalare il contributo del suo partito alla legge di bilancio nel passaggio alla Camera. Il presidente dei parlamentari Pd sa bene che alcune componenti della società si aspettavano forse di più. «Non ci nascondiamo dietro a un dito – spiega – sappiamo che l`intervento è limitato, ma resta il fatto che c`è un`inversione di tendenza». Speranza parla mentre in commissione Bilancio continua la maratona sugli ultimi emendamenti da votare. Alcune partite sembrano ancora aperte. Quali sono i segnali di equità che avete voluto dare? «Prima di tutto le modifiche al taglio del cuneo che sono state introdotte. Riducendo essenzialmente la platea dei beneficiari ai lavoratori sotto i 27mila euro di reddito annuo, garantiamo oltre 200 euro in più in busta paga a 12 milioni di persone, da erogare in unica soluzione nel mese di marzo. Lo so che alcuni alzeranno il sopracciglio, asserendo che la somma non è …

“Legge elettorale con chi ci sta. Renzi sonda i berlusconiani”, di Mario Lavia

Primo confronto con Brunetta, il Mattarellum come ipotesi di intesa. Mentre il presidente del consiglio fa mostra di ottimismo: «Mangeremo il panettone anche l’anno prossimo». Il tiki taka continua e si può essere certi che non finirà tanto presto. Enrico Letta e Matteo Renzi, Matteo Renzi ed Enrico Letta: il 2013 si va chiudendo all’insegna di questo enigmatico tandem tutto made in Pd. Anche nella sonnacchiosa giornata politica di ieri – si sente che Natale si avvicina – sono stati loro due a “fare i titoli” dei siti d’informazione, con il premier tutto proteso a spargere ottimismo («Mangeremo il panettone anche l’anno prossimo») e il secondo che ha twittato per un’ora sempre dando l’impressione di correre, di avere fretta. E di volersi muovere a tutto campo, oltre i confini della maggioranza, e infatti ha cominciato a sondare i berlusconiani. Ieri sera un uomo del leader del Nuovo Pd, Dario Nardella, ne ha parlato con Renato Brunetta. Giorgio Napolitano, uno che mastica politica come nessun altro, è arciconvinto che Letta e Renzi debbano marciare insieme: e …

“A chi torna utile un Parlamento diviso”, di Franco Cordero

Nove contro sei, mercoledì 4 dicembre la Consulta emette una sentenza bivalente, sicché rimane oscura l’intenzione politica sommersa: da un lato pungola assemblee ignave (così finirà l’Italia se non riformano la macchina elettorale); dall’altro, dissotterra una proporzionale pura consolidando i cimiteri delle “larghe intese” (in lingua diretta, “lasciamo le cose quali sono”). Attori più o meno importanti hanno un tornaconto nell’immobilità. Identifichiamoli salendo dai piccoli con pennacchio governativo, quali sono i sedicenti postberlusconiani: l’altro ieri gli rendevano servizi declamando col cuore in mano; e nella partita elettorale maggioritaria hanno tutto da perdere fino al grado zero (vedi Italia dei Valori, Verdi, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Futuro e Libertà). Non era pensabile la propensione suicida al doppio turno. Infatti, scatta l’ultimatum d’una colomba ministeriale furiosa perché l’iter del ddl sulla riforma elettorale passa alla Camera dal Senato, dove dormiva sonni profondi: altolà; e fissa un termine, 15 giorni, scaduti i quali il governo cade. Stanno ancora peggio i resti d’un centro che sarebbe dovuto nascere sul tronco del governo Monti. La microgalassia vuol sopravvivere, quindi difenderà …

“La nostra vergogna”, di Adriano Prosperi

Il telefonino di Khalid ha catturato e messo in circolazione la scena di quello che accade da giorni abitualmente nel centro di accoglienza di Lampedusa. L’abbiamo visto tutti, non abbiamo scuse. Abbiamo visto come ogni giorno decine di uomini nudi vengano sottoposti al getto d’acqua di una pompa a motore, all’aperto, sotto il cielo dell’isola. Si tratta, dicono, di una pratica necessaria per disinfettare quei corpi. Per combattere in particolare il pericolo di un’epidemia di scabbia. Giusto disinfettare, curare, garantire la salute — la nostra, perché è per questo che lo si fa. Del resto qualcuno ricorda ancora, in questo paese nostro che fu un tempo non lontano quello di un’emigrazione italiana di proporzioni bibliche, che cosa accadeva alla visita d’ingresso negli Stati Uniti, quando a Ellis Island i nostri antenati dovevano sottoporsi a rozzi, elementari esami fisici destinati a scoprire le eventuali malattie di cui erano portatori. Ma non venivano fatti oggetto di questa pratica brutale del denudarsi in pubblico per sottoporsi a un trattamento che disumanizza, degrada, porta automaticamente a una discesa dal …

Napolitano, ultimo avviso «Incarico legato alle riforme», di Marcella Ciarnelli

̀ E’ ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile chiamate al Quirinale per gli auguri di fine anno che il presidente della Repubblica ha elencato i mali (molti) che l’Italia ogni giorno si trova ad affrontare; le ragioni (poche) di ottimismo; le responsabilità di chi non ha saputo dare risposte al malessere sociale crescente che richiede invece la massima attenzione; la necessità di arrivare a riforme che garantiscano la stabilità senza inseguire l’idea che elezioni anticipate possano essere la panacea di tutti i mali. Sono queste le ragioni per cui Napolitano, nell’aprile scorso, venne meno alla «convinta e motivata» conclusione del suo mandato e accettò il reincarico. Quell’atto, che «nessun tentativo di spudorato rovesciamento della verità» può oscurare, fu compiuto, ha ricordato il Capo dello Stato, indicando «inequivocabilmente i limiti entro cui potevo impegnarmi a svolgere ancora il mandato di presidente. Anche di quei limiti credo abbiate memoria ed io doverosamente non mancherò di rendere nota ogni mia ulteriore valutazione della sostenibilità, in termini istituzionali e personali, dell’alto e gravoso incarico …