Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Legge elettorale. Rischio rinvio a dopo la Befana”, di Andrea Carugati

Complice anche la sessione di bilancio, non sarà facile per la Camera iniziare l’esame della legge elettorale prima della pausa natalizia. E il rischio, che Renzi e i suoi vogliono disinnescare, è che la discussione si insabbi fino a dopo l’Epifania, rendendo assai improbabile il via libera dei deputati entro fine gennaio. Nonostante il passaggio del dossier elettorale dal Senato alla Camera, che dovrebbe velocizzare i tempi, la discussione è ancora imprigionata nei «tatticismi», come ammette una fonte renziana. Oggi si riunirà la Commissione Affari costituzionali, ma l’argomento non è all’ordine del giorno. Possibile che si inizi a discutere a fine settimana, dopo che sarà approvata la legge di Stabilità, ma sul tavolo ci sono ben 23 disegni di legge, e ancora nessuna intesa su quale adottare come testo base. Inoltre, il presidente forzista della commissione, Francesco Paolo Sisto, non sembra avere alcuna fretta e proprio a l’Unità ha spiegato che «sarebbe meglio prime attendere le motivazioni della Corte costituzionale sul Porcellum». È esattamente quello che Renzi non vuole: significherebbe perdere altre settimane preziose. Settimane …

“I fascisti che vogliono impugnare i forconi”, di Gad Lerner

Colpisce la nuova estetica fascista sfoggiata dalla destra italiana, tornata protagonista visibile nelle piazze del malcontento. Casa Pound, che dell’eterno fascismo nostrano è la versione più contemporanea, à la page, ha rivestito come manichini anonimi e minacciosi i suoi militanti romani: giacche a vento scure col cappuccio sollevato, il volto coperto da una maschera tricolore, al collo una fune col nodo scorsoio; così si sono fatti immortalare in marcia fino alla sede della Commissione europea, per sottrarne la bandiera azzurra dell’Unione. Potessimo scherzarci, somigliavano maledettamente all’esercito di modelli in piumino schierati ieri da Moncler davanti alla Borsa di Milano per festeggiare la trionfale quotazione. Solo che i fascisti romani sul sito di Casapound diffondono messaggi come questo di Andrea Marin: «Bruciamo gli stracci blu esposti negli uffici pubblici in Italia e sostituiamoli col tricolore». Trasmettono la voce di Mussolini mixata a un rock metallico che inneggia alla «guerra civile», al sole di Spagna che «brilla sulle nostre camicie nere». E solo un paio di settimane fa hanno ricevuto con tutti gli onori una delegazione dei …

“Unioni civili, niente matrimonio civil partnership sul modello inglese”, di Liana Milella

Non ha ancora una sigla, tipo i ben noti Dico e Pacs, che certo non hanno portato fortuna, in Italia, alla possibilità di riconoscere – giuridicamente ed economicamente – le coppie di fatto etero ed omosessuali. Diciamolo subito, non si prevede la possibilità di adottare i figli, e questo di certo non piacerà alle coppie gay. Né, tantomeno, c’è un capitolo dedicato ai figli. Una scelta voluta, fatta per andare per gradi. Quando Renzi ne parla a Milano, a Roma il testo è già pronto. Per lui ci mettono la faccia, per ora, tre senatori, Andrea Marcucci, Laura Cantini, Isabella De Monte. Un disegno di legge di un solo articolo – che Repubblica ha letto ed anticipa – e che già oggi verrà inviato agli altri senatori del Pd, di Sel e di Scelta civica, per verificare subito le prime possibili adesioni tra chi, alle elezioni di febbraio, ha sottoscritto un fronte unico. Poi sarà la volta degli alleati di governo. Una partita molto delicata questa, anche se la prima reazione del vice premier Angelino …

“La dura battaglia con Grillo”, di Claudio Sardo

Matteo Renzi ha deciso di trasformare il suo esordio da segretario in una sfida a Beppe Grillo sul terreno più insidioso: i costi e le regole della politica. È su questi temi che Grillo ha costruito la sua rendita più proficua. Anche Renzi, però, si è affermato come leader aggredendo con strumenti non convenzionali ciò che pareva inattaccabile. Ora non è chiaro se alle spalle ci sia già una strategia definita oppure se tocchi al linguaggio nuovo colmare i vuoti della politica. Certo, ieri al neosegretario non bastavano la celebrazione dell’orgoglio Pd, l’accelerazione delle politiche governative promessa da Enrico Letta, la ricomposta unità del partito anche grazie alla presidenza di Gianni Cuperlo. La «differenza» a cui tiene Renzi è appunto la velocità, la capacità di tenere l’iniziativa, di dribblare. Grillo gli ha risposto con parole di disprezzo. Nessuno scambio possibile tra la restituzione dell’ultima rata di finanziamento ai partiti e le riforme istituzionali ed elettorali. Il Movimento Cinque stelle non fa patti con nessuno. Non li ha fatti con Bersani, non li farà con Renzi. …

“Fondi per esodati, polizia, bebè. Stabilità, più tempo alla mini Imu. Seconde case verso un rincaro”, di Valentina Conte

Notte di votazioni in commissione Bilancio della Camera. Al centro della sessione, gli articoli della legge di Stabilità sulla casa e le sue imposte, vecchie e nuove. Un emendamento, depositato ieri dal relatore del provvedimento Maino Marchi (Pd), sposta al 24 gennaio la data per pagare la mini-Imu. Si prende tempo, in attesa di capire se sarà possibile detrarre questa coda dell’imposta dalla nuova Iuc, che invece dovrebbe partire il 16 gennaio. Di sicuro, le aliquote della Tasi saliranno. Più probabile quelle sulla seconda casa (il tetto con l’Imu verrebbe portato all’11,6 per mille dal 10,6). Meno probabile un aggravio per le prime abitazioni. Ma si discute ancora. E si vota ad oltranza perché il testo della legge arrivi in aula martedì. Ieri il governo ha depositato i suoi 35 emendamenti e il relatore altri 20. Nel pacchetto dell’esecutivo finiscono alcune norme importanti sul cuneo fiscale, gli stadi, un fondo per i “nuovi nati”, la salvaguardia di altri 17 mila esodati (950 milioni stanziati fino al 2020), l’Inps (il “buco” Inpdap viene ripianato contabilmente). Mentre …

“Un difficile compromesso”, di Massimo D’Antoni

Un intervento particolarmente atteso, ormai in corso di definizione da parte del governo nell’ambito della legge di stabilità, è l’introduzione di un meccanismo che preveda l’automatica destinazione alla riduzione della pressione fiscale delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione fiscale e dalla spending review. Non è la prima volta che si definisce un dispositivo del genere; la novità riguarda una più precisa definizione delle risorse oggetto di destinazione (quelle in eccesso a quanto già assorbito dalle previsioni di bilancio) e una specificazione più dettagliata della loro ripartizione, che dovrebbe rendere operativa la norma già dal prossimo anno. È una risposta a precise richieste delle parti sociali, che tuttavia sembra non soddisfare in pieno le aspettative di chi l’ha fortemente voluta. Ci chiediamo d’altra parte se aspettative più ambiziose fossero giustificate, viste le premesse e il contesto. L’ampiezza del consenso attorno a questa misura nasconde infatti una divergenza di visione sulla natura di questo intervento. Un primo punto di vista, sostenuto in particolar modo da Confindustria, pone l’accento sulla necessità di intervenire sulla bassa competitività dei nostri …

“Nel mondo dei segni”, di Luca Landò

E adesso? Che succede dopo il ciclone toscano, che non è il fild di Pieraccioni ma quel 70% che Matteo Renzi si è portato a casa dopo le primarie? Oggi a Milano, tanto per cominciare, il sindaco di Firenze diventerà ufficialmente il segretario del partito che guida il governo e la maggioranza che lo sostiene. Ma gli effetti dello tsunami già si vedono, a cominciare dal twitter con cui Letta venerdì ha annunciato in diretta dal consiglio dei ministri che il finanziamento pubblico sarebbe stato abolito per decreto. O come la legge elettorale che dopo anni di promesse sembra improvvisamente uscita da quel gattopardismo che ha bloccato nei fatti il varo di qualunque riforma: annunciare di tutto per non cambiare mai nulla. La robusta investitura che gli elettori del Pd (e non solo quelli) hanno dato al nuovo segretario, sembra dunque aver riacceso il motore della politica. Ma attribuire questi movimenti, come è stato fatto, all’ingresso sulla scena del nuovo leader sarebbe un errore. Il merito di Renzi sta certamente nell’aver saputo scaldare il cuore, …