Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Il cinismo a cinque stelle”, di Concita De Gregorio

È la legge del mare. È la legge di Dio. È la legge degli uomini da prima che ogni legge sia mai stata scritta. Salvare un uomo in mare. Non c’è nemmeno da spiegarlo, mancano le parole. Provate solo ad immaginare che succeda a voi. Siete in barca, vedete qualcuno che sta annegando e che vi chiede aiuto. Un ragazzo, una donna che annega a pochi metri da voi. Sareste capaci di lasciarlo morire sotto i vostri occhi? Gli chiedereste – di qualunque religione, partito politico, di qualunque razza voi siate – da dove viene e a fare che cosa o gli gettereste prima un salvagente? Vi buttereste voi stessi, quasi certamente. Non è una regola, è istinto. È ineludibile afflato di umanità. È quel che distingue gli essere umani dalle bestie, e non sempre ché spesso la lezione arriva dagli animali. Ecco. Si fa moltissima fatica a dare un giudizio politico della censura di Beppe Grillo e dell’ideologo Casaleggio ai parlamentari cinque stelle che al Senato hanno proposto e poi votato un emendamento che …

“Ventennio il lungo addio al berlusconismo”, di Massimo Giannini

Ai nemici della teoria del Ventennio berlusconiano converrà ricordare cosa ne disse il suo stesso eroe eponimo, al termine di un Consiglio Europeo: «Qui sono un veterano, insieme a tanti ragazzotti dell’Est. Con altri cinque anni di attività politica arrivo a diciannove. Quanti me ne mancano per arrivare a quello lì?». Era il 15 ottobre 2008. Il Cavaliere aveva da poco ri-stravinto le elezioni, e da premier forte della più schiacciante maggioranza parlamentare della Repubblica si sognava già nei libri di storia. A fianco o (preferibilmente) al di sopra del Duce. Già allora era proprio lui il primo ad accreditare, nell’immaginario collettivo, l’idea che il ciclo del suo strapotere potesse trasformarsi davvero (come fu il fascismo secondo la profezia di Piero Gobetti) in un’altra “autobiografia della nazione”. Le cose poi sono andate diversamente. In quel promettente autunno di cinque anni fa si vedeva già issato su un altro predellino, non quello dell’Audi blindata a San Babila ma quello della Flaminia decappottabile che tra due ali di folla lo avrebbe condotto al soglio quirinalizio. Il “piazzista” …

“La vergogna e l’accoglienza”, di Gad Lerner

Il capo del governo italiano che si inginocchia e chiede scusa di fronte a centinaia di feretri senza nome, riconoscendo le colpevoli inadempienze di cui si sono macchiate le nostre istituzioni. Questo ci resterà della giornata di ieri, insieme al turbamento del presidente della Commissione europea cui raccontavano della madre ritrovata senza vita, ancora attaccata col cordone ombelicale alla creatura che stava partorendo. Li seppelliranno nella stessa bara. La mente corre alla fotografia del cancelliere tedesco Willy Brandt in ginocchio di fronte al memoriale del ghetto di Varsavia, il 7 dicembre 1970, perché anche quelle odierne sono colpe storiche; anche la strage di ventimila migranti nel Canale di Sicilia è una tragedia epocale. Messi proficuamente a confronto con lo sdegno degli isolani che da anni convivono con la sofferenza altrove ignorata o, peggio, liquidata come un fastidio di cui liberarsi, i responsabili della politica hanno dovuto interrompere il penoso scaricabarile sulle reciproche sfere di competenza. Al ministro degli Interni si è spento in gola l’argomentare insulso sulla necessità del “pattugliamento” per impedire le partenze; dopo …

“L’abisso delle prigioni”, di Adriano Sofri

Per una volta, mi metterò nei panni di Giorgio Napolitano. Il quale sapeva, come me e come voi, che il suo messaggio sulle carceri gli sarebbe stato ritorto contro come un vile espediente per trarre dalle peste Silvio Berlusconi. Che ci sono esponenti politici e uomini di spettacolo che sulla rendita di insinuazioni come queste ingrassano. Che la corruzione di comportamenti e lo scandalo di sentimenti di un ventennio sfinito hanno esacerbato l’opinione. Insomma: che si stava cacciando in un guaio grosso. E allora, perché l’ha fatto? Azzardo una risposta. Se fossi Napolitano, sarei sconvolto, come me, dallo stato delle galere. Mi ricorderei di essere andato – lui, non io – il giorno di Natale del 2005, a una “marcia per l’amnistia” indetta dai radicali. Otto anni fa: Napolitano aveva appena ottant’anni, Berlusconi stava benone, era capo del governo. A quella Marcia di Natale, Napolitano disse al cronista di Radio radicale che per lui, col suo passato, non era così insolito partecipare a un corteo, sebbene fosse diventato più raro. Ma a questa, spiegò, bisognava …

Pensioni, Giovannini “congela” quelle sopra i 3mila euro

Confermato per il 2014 il blocco della rivalutazione delle pensioni rispetto all’inflazione per gli assegni del valore pari a 6 volte il minimo, ossia quelle di circa 3 mila euro al mese. Lo ha detto stamani il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, in audizione in commissione Lavoro della Camera, osservando che la rivalutazione sarà piena per le pensioni fino a tre volte il minimo, al 90% tra le tre e le cinque volte il minimo e al 75% tra cinque e sei volte, fino alla «sterilizzazione per importi 6 volte superiori il minimo». Giovannini ha quindi spiegato che allo studio del governo c’è una revisione «per il 2015 e gli anni successivi» delle «indicizzazioni solo per le pensioni il cui ammontare è 6 volte il minimo» precisando che attualmente l’indicizzazione stabilita nel 2015 per le pensioni più alte è del 75%, ma che il governo starebbe prevedendo una revisione così da avere risorse da «riutilizzare all’interno sistema pensionistico in un’ottica di solidarietà». Il ministro ha infine spiegato che non ci sono possibilità di pensare a …

“Prima di tutto il lavoro”, di Massimo D’Antoni

La settimana che abbiamo alle spalle è stata testimone di un passaggio fondamentale sul piano politico, con la rinnovata fiducia al governo Letta e un cambiamento nei rapporti di forza nel centrodestra che potrebbe preludere ad una vera e propria mutazione. Cruciali per capire se questa evoluzione positiva darà qualche frutto saranno i prossimi appuntamenti di politica economica. A pochi giorni dalla presentazione da parte del governo della legge di stabilità, vale la pena di richiamare quali sono le principali partite aperte. Innanzitutto quella dell’Imu. La nota di aggiornamento sui conti pubblici presentata dal governo a fine settembre ha chiarito quali sono le risorse disponibili e dovrebbe costituire un bagno di realismo per le forze che sostengono il governo. È tempo che la destra moderata, se aspira ad essere realmente tale, accetti che non saranno più possibili proposte ultimative, magari corredate da ipotesi di copertura fantasiose come quelle cui ci aveva abituato l’onorevole Brunetta. Non è realistico pensare che ci siano le risorse per abolire la seconda rata Imu, e se tali risorse ci fossero …

“Quella terza età ultimo baluardo del welfare”, Chiara Saraceno

Gli attivissimi giovani-vecchi di Voghera, gli ultrasessantacinquenni che stanno bene in salute e si dividono tra attività ludico-formative e attività di sostegno sia ai famigliari che ad altri membri della comunità, sono forse gli ultimi beneficiari di un’economia in crescita e di un welfare relativamente generoso con i pensionati — almeno quelli che potevano vantare una storia lavorativa e contributiva regolare. Sono gli ultimi ad aver potuto andare in pensione con il sistema retributivo, che garantiva il mantenimento del tenore di vita. Allo stesso tempo, sono i primi a dover fronteggiare come fenomeno diffuso e non occasionale, o eccezionale, i bisogni dei grandi anziani ed insieme le domande di aiuto — economico, di cura dei più piccoli, che provengono dalla generazione più giovane: dove più mamme sono occupate, ma il lavoro e i redditi di uomini e donne sono diventati più insicuri. Sono protagonisti esemplari di che cosa possa voler dire un “invecchiamento attivo” che non sia ristretto solo ad un prolungamento della vita lavorativa, ma anche che non si realizzi solo in attività di …