Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

“Il fantasma degli aiuti Ue”, di Federico Fubini

Il disgelo rischia di morire sul nascere. Gli investitori esteri avevano ripreso a puntare sui titoli del Tesoro, le banche italiane erano tornate a piazzare i loro bond sui mercati globali. GIÀ da qualche giorno però tutto si era bloccato con il crescendo del ricatto sul governo. Non è questa però la sola conseguenza del terremoto politico in corso. C’è altro, perché a chi vuole staccare la spina al governo dev’essere sfuggita la svolta contenuta nell’ultimo rapporto del Fondo monetario sull’Italia: per la prima volta si descrive uno scenario in cui il Paese chiede aiuto all’Europa. È una “raccomandazione” sepolta ad arte in una scheda tecnica, quasi ad attutirne l’impatto. Ma il senso è chiaro, perché un prestito come quello evocato dall’Fmi implica conseguenze che per le élite del Paese sarebbero drammatiche: un programma di riforme pilotato da Bruxelles, Berlino o Francoforte, dunque una messa sotto tutela internazionale. Stefano Fassina, viceministro dell’Economia del Pd, ha subito riassunto il quadro senza giri di parole: «Così sarà la Troika a scrivere la prossima Legge di stabilità». È …

“Due caimani e due bande di camerieri”, di Eugenio Scalfari

Il caimano. Debbo dire che Moretti aveva capito prima e meglio di tutti chi fosse il personaggio Silvio Berlusconi. E lo capì altrettanto bene Roberto Benigni scrivendo su di lui una ballata citata ieri sul nostro giornale da Gianluigi Pellegrino: “Io compro tutto dall’A alla Z / ma quanto costa questo c… di pianeta. / Lo compro io. Lo voglio adesso. / Poi compro Dio, sarebbe a dir compro me stesso». Quanto a me, poiché siamo in tema di ricordi, in un articolo del 1992 scrissi e titolai: “Mackie Messer ha il coltello ma vedere non lo fa”. E poi D’Avanzo e la “dismisura” del Capo e proprietario di Forza Italia denunciata da Ezio Mauro come una sorta di lebbra che infetta e uccide la nostra democrazia. Per dire chi è il Caimano la vena satirica e il giornalismo vedono talvolta più lontano della politica. La magistratura che ha il potere di controllo sulla legalità, è più lenta ma poi, quando arriva all’accertamento della verità, le sue sentenze definitive non consentono salvacondotti di sorta, il …

“Uno sparo nel buio”, di Michele Ainis

Che invidia per le squadre di calcio, lì almeno c’è una regola chiara. Poniamo che un allenatore dica all’arbitro: guai a te se mi fischierai un rigore contro, perché subito dopo la mia squadra abbandonerà il campo di gioco. Risultato? L’allenatore sarà squalificato per condotta antisportiva, la squadra uscirà sconfitta a tavolino per 3 a 0. Dopo di che il campionato prosegue senza interruzioni. E se invece non c’è di mezzo una partita ma un partito? Se quel partito (il Pdl) annuncia le dimissioni in massa dei suoi parlamentari? Idea geniale, ma non del tutto originale. Nel gennaio 1864 si dimise Garibaldi, insieme ad altri 9 deputati: i garibaldini, per l’appunto. Tuttavia il precedente non fa testo, e non solo perché il partito di Silvio Berlusconi è allergico alle camicie rosse. Stavolta cambiano i numeri dell’esodo, dunque pure le sue conseguenze. Non cambiano però le procedure, o almeno non del tutto. Cerchiamo di metterle in fila. Primo: le dimissioni sono un atto individuale, non collettivo. Vanno perciò presentate una per una. E vanno altresì votate …

“Il momento peggiore”, di Fabrizio Forquet

C’è una compulsiva attitudine della politica italiana che meriterebbe l’attenzione di uno specialista freudiano. Quella di farsi del male – e soprattutto di fare del male al Paese – nel momento peggiore, nel momento in cui le scelte rischiano di produrre il massimo del danno. È accaduto due anni fa, quando le tensioni tra Berlusconi e Tremonti hanno portato a una crisi di credibilità proprio mentre i mercati chiedevano il massimo della fiducia, si è ripetuto l’anno scorso quando nel corso dell’approvazione della legge di stabilità il Pdl ha di fatto tolto la fiducia a Monti, torna ad accadere quest’anno, con il governo Letta che è a un passo dalla crisi proprio alla vigilia di prove cruciali per la tenuta della nostra economia. È bene che lo si sappia con il massimo della chiarezza: questi sono i giorni peggiori per aprire una crisi. Basterebbe leggere il rapporto del Fondo monetario internazionale reso noto proprio ieri: «Ritardi nella politica potrebbero minare la fiducia spingendo l’Italia in un contesto negativo di rialzo dello spread, difficoltà di finanziamento …

“Un Aventino contro il Paese” di Carlo Galli

E’ quello dei parlamentari del Pdl un Aventino rovesciato: e non solo perchè allora si trattò di secessione e non di dimissioni, ma soprattutto perché allora si volle testimoniare contro la criminale violazio- ne della legalità da parte del governo e dei suoi apparati, mentre oggi si vuole impedire l’esecuzione di una sentenza legale che corona un giusto processo. Un gesto (che sia un bluff inconsistente, o una linea di comportamento destinata a essere applicata, o una tattica dilatoria per impedire all’Aula del Senato di votare su Berlusconi) che si prefigge un obiettivo di breve periodo: un oscuro disegno di incerta rivincita elettorale, attraverso ben certe lacerazioni irreparabili del tessuto costituzionale. Ciò che risulterebbe da quel gesto, cioè dalle loro dimissioni (con subentro dei non eletti, e loro ipotetiche ulteriori rinunce, e così via), è infatti la paralisi del Parlamento e del governo. Ma al di là delle conseguenze immediate – terrificanti al punto che non è esagerato parlare di pugnalata alle spalle a un’Italia ancora in ginocchio – sarebbe questo un vulnus talmente grave …

“Appesi a un filo”, di Federico Geremicca

L’immagine è certamente abusata, ed è quella del muro contro muro: ma stavolta davvero non ce ne è altre in grado di fotografare il punto – drammatico – cui è giunta la situazione. A cinque mesi esatti dal suo insediamento (28 aprile) il governo di Enrico Letta appare, infatti, appeso a un filo. Ieri sera il Consiglio dei ministri ha deciso di sospendere ogni attività in attesa del chiarimento reclamato dal premier dopo le dimissioni annunciate dai gruppi parlamentari del Pdl in caso di decadenza di Silvio Berlusconi: e testimoni raccontano che nella sala del governo lo scontro tra i ministri sarebbe stato durissimo. Dopo settimane di scontri e tensioni, il clima di sfiducia reciproca si è fatto ormai palpabile, e perfino i rapporti personali sembrano irrimediabilmente compromessi. Entro metà settimana il chiarimento arriverà nelle aule parlamentari, e il voto di fiducia che sarà richiesto da Enrico Letta rappresenterà un «momento della verità» oggettivamente non più rinviabile. Il blocco dell’aumento dell’Iva, intanto, è stato congelato in attesa dell’indispensabile verifica tra i due principali partiti della …

“Il colpo di coda del Caimano”, di Curzio Maltese

L’aggettivo per definire la strategia del centrodestra deve essere aggiornato di continuo. Ieri era «inquietante», come ha detto il presidente Napolitano. Oggi siamo passati al grottesco. Il lungo delirio quotidiano cominciato due mesi fa, dopo la sentenza sull’evasione fiscale Mediaset, ha toccato nella giornata di ieri il suo picco critico con la strana decisione di Berlusconi di confermare le dimissioni dei parlamentari del Pdl. Ma anche la presenza dei ministri di destra nel governo Letta. Come se il governo potesse sopravvivere a un atto così clamoroso. È ormai difficile capire la logica che muove le mosse contraddittorie dell’ultimo Berlusconi. Forse non c’è neppure. La scelta schizofrenica di ritirare i parlamentari e non i ministri, sembra rispondere piuttosto a un misto di sentimenti di rabbia, disperazione e debolezza. L’ex premier sa che se si andasse davvero a una conta sull’ipotesi di far cadere il governo e tornare presto al voto, una parte dei suoi non lo seguirebbe. Con un passo avanti e due indietro, ogni santo giorno, Berlusconi cerca di tenere insieme falchi e colombe e …