"La nuova parte di Grillo, il leghista", di Toni Jop
Si trovasse mai un razzista, uno xenofobo, disposto a farsi carico della propria passione, a dire: sì è vero, sono razzista e me ne vanto. Raro che accada. E non succederà, men che meno, con Grillo che ieri nel suo blog ha pensato bene di sollevare la questione degli «irregolari» presenti in Italia attingendo dalla cronaca nera, con pennellate alla Mel Gibson, l’autore di una Passione di Cristo splatter, tanto per scaldare gli animi. «Quanti sono i Kabobo d’Italia?», si è chiesto l’illuminato signore dei Cinque Stelle. Ecco il problema: quanti sono questi esseri umani che… Già, cosa fanno oltre a vivere come ombre, lungo un margine che stritola umanità, subendo la violenza della invisibilità? Grillo non ha dubbi, lui lo sa cosa fanno e inizia un racconto per soli adulti, destinato a produrre raccapriccio, ostilità, a moltiplicare diffidenze e repulsione per delle figure umane costantemente ricattate, che, come capita a molti di noi in regola, spesso delinquono e non con uno stile prestigioso ed esclusivo. «Stacca a un passante un orecchio a morsi – …
