Tutti gli articoli relativi a: politica italiana

"La nuova parte di Grillo, il leghista", di Toni Jop

Si trovasse mai un razzista, uno xenofobo, disposto a farsi carico della propria passione, a dire: sì è vero, sono razzista e me ne vanto. Raro che accada. E non succederà, men che meno, con Grillo che ieri nel suo blog ha pensato bene di sollevare la questione degli «irregolari» presenti in Italia attingendo dalla cronaca nera, con pennellate alla Mel Gibson, l’autore di una Passione di Cristo splatter, tanto per scaldare gli animi. «Quanti sono i Kabobo d’Italia?», si è chiesto l’illuminato signore dei Cinque Stelle. Ecco il problema: quanti sono questi esseri umani che… Già, cosa fanno oltre a vivere come ombre, lungo un margine che stritola umanità, subendo la violenza della invisibilità? Grillo non ha dubbi, lui lo sa cosa fanno e inizia un racconto per soli adulti, destinato a produrre raccapriccio, ostilità, a moltiplicare diffidenze e repulsione per delle figure umane costantemente ricattate, che, come capita a molti di noi in regola, spesso delinquono e non con uno stile prestigioso ed esclusivo. «Stacca a un passante un orecchio a morsi – …

Guglielmo Epifani «Pd all’attacco per risalire la china. La nostra priorità è il lavoro»

La lealtà nei confronti del governo Letta, il monito a Berlusconi, gli appelli al gruppo dirigente del Pd e le iniziative per incontrare e rimotivare militanti ed elettori perplessi, delusi, anche infuriati. Passata una settimana da quando è stato eletto segretario, Guglielmo Epifani parla di quel che il Pd deve fare per «risalire la china», dell’impegno che il partito de- ve mettere nella sfida delle amministrative (lui ieri era a Roma con Marino, oggi sarà ad Avellino e do- mani a Siena al fianco dei candidati sindaci), delle altre battaglie politiche e sociali. A partire da quella, prioritaria, del lavoro per i giovani («È la vera grande emergenza del Paese»). E di come «mettere in sicurezza» la legge elettorale (tornando al Mattarellum) prima che si concluda il percorso delle riforme istituzionali. La giornata di ieri è stata caratterizzata dal corteo della Fiom, dal quale sono arrivate critiche al Pd per la mancata adesione. Epifani dice: «Noi stiamo al fianco dei lavoratori con le scelte concrete, perché il problema non è stare in piazza ma ascoltarla …

"Ora una legge quadro sulle emergenze", di Claudio Broglia

A un anno dal sisma siamo già nella fase della ricostruzione. Le due leggi nazionali, combinate con la legge regionale per la ricostruzione hanno consentito al commissario Errani di emanare le ordinanze, sempre concertate con enti locali, imprese, professionisti, che hanno prodotto risultati tangibili, rispondendo a tre principi fondamentali: la legalità, la trasparenza, e il controllo delle spese. E queste regole sono state via via meglio esplicitate e rese più chiare, tenendo conto delle novità legislative e dell’esperienza, in un rapporto chiaro e determinato con il governo e la collaborazione del Parlamento. Ed è questa collaborazione che dobbiamo consolidare e rinsaldare maggiormente proprio ora, perché abbiamo bisogno che l’Emilia riparta, perché se non riparte l’Emilia non riparte l’Italia. Avvertiamo per questo la necessità che il governo si muova con celerità. La prima urgenza che poniamo oggi è la proroga dello stato d’emergenza di imminente scadenza nell’area del sisma, che noi chiediamo sia allungata fino al 31 dicembre 2014. Fondamentale per accompagnare la ricostruzione, senza lasciare indietro nessuno. La seconda urgenza è consentire a cittadini e …

"La proposta rivoluzionaria di Hollande all'Europa", di Eugenio Scalfari

Riformisti o rivoluzionari? Questa domanda sta al centro del problema italiano ed europeo, ma può essere declinata in molti altri modi. Per esempio: socialisti o liberali? Progressisti o moderati? Di destra o di sinistra? Innovatori o conservatori? Sostenitori dei diritti o anche dei doveri? Spaccare la società in due è quasi sempre una semplificazione e semplificare i problemi complessi è quasi sempre un errore. Senza dire che bisogna analizzare con attenzione il significato delle parole. Se restiamo alla prima domanda che tutte le riassume, arriviamo alla conclusione che spesso una riforma fatta come le condizioni concrete richiedono può rappresentare una svolta radicale e quindi una rivoluzione; mentre accade altrettanto spesso che una rivoluzione che abbatta tutta l’architettura sociale preesistente spesso sbocca nel suo contrario, cioè in una dittatura. Ma applichiamo questa griglia di domande all’Europa di oggi e all’Italia chiamando in soccorso anche qualche esperienza storica che possa aiutarci a capire il presente col ricordo di un passato analogo e quindi attuale. La moneta unica europea è stata una riforma rivoluzionaria: ha reso impossibili le …

"Il Parlamento deformato", di Gianluigi Pellegrino

Ogni giorno che resta in vita il Porcellum è un giorno rubato alla democrazia. Ora è scolpito anche in una decisione della Corte suprema di Cassazione emessa in nome del popolo italiano. Ma gli alti giudici, nel provvedimento anticipato ieri da Liana Milella, hanno detto persino di più. L’attuale Parlamento è deformato nella sua composizione da una norma che nelle ultime elezioni ha dato i suoi frutti più velenosi. Il Pd e Sel non solo hanno avuto alla Camera un premio di maggioranza abnorme, ottenendo il 55 per cento dei seggi pur bocciati da più di due italiani su tre, ma poi si sono anche separati sciogliendo quella coalizione che aveva permesso di accedere al premio. Con Sel che è andata all’opposizione non condividendo un governo che forse è di necessità, ma certamente è in frontale contrasto con il voto chiesto agli elettori. Berlusconi dovrebbe lamentarsene se avesse minimamente a cuore non solo la democrazia ma anche il suo stesso partito. Ma lui pensa solo a se stesso e il Porcellum resta il sistema più …

"Debutta (nel silenzio) il voto di genere", di Dario Di Vico

Il voto di genere. Succederà alle elezioni amministrative del prossimo fine settimana, quando gli elettori, per la prima volta, potranno indicare una seconda preferenza che però, per esser valida, dovrà indicare un candidato o una candidata di genere diverso dalla prima opzione. La norma è rivolta a favorire l’elezione di un congruo numero di donne nei consigli comunali e nasce sul modello delle quote rosa nei consigli di amministrazione delle società presenti in Borsa. Alle elezioni amministrative del prossimo fine settimana gli elettori si troveranno per la prima volta di fronte a un esperimento. Potranno, se vorranno, indicare una seconda preferenza che però, per esser valida, dovrà indicare un candidato o una candidata di genere diverso dalla prima opzione. La norma è chiaramente rivolta a favorire l’elezione di un congruo numero di donne nei consigli comunali. Pur con differenze di metodo l’esperimento ricorda molto quello delle quote rosa nei consigli di amministrazione delle società presenti in Borsa. E proprio per questo motivo va visto con favore, dovrebbe infatti servire ad aumentare la circolazione delle élite …

"Il taxi del Cavaliere", di Massimo Giannini

In un Paese che muore di poca competitività e di troppe tasse ogni riduzione d’imposta è una benedizione. Per questo il blocco dei versamenti Imu è una buona notizia per gli italiani. A giugno dell’anno scorso, con la stangata sulla casa, è andata in fumo la tredicesima di molti lavoratori. Adesso almeno questo sacrificio ci sarà risparmiato. Ma solo una propaganda bugiarda e corriva può spacciare questo sgravio parziale come la spinta che serve per sostenere i consumi e rilanciare la crescita. Ha ragione Enrico Letta: questo non è «il decreto dei miracoli». Averlo riconosciuto è già una prova di onestà, e anche di responsabilità. L’onestà è nel riconoscere esplicitamente i limiti di un provvedimento che per ora congela soltanto il pagamento dell’Imu sulla prima casa, e impegna l’esecutivo a riformare entro l’estate l’intera tassazione sugli immobili. La responsabilità è nell’ammettere implicitamente che, a dispetto delle troppe promesse seminate dai partiti prima del voto di febbraio, allo stato attuale l’Italia non ha le risorse necessarie per finanziare interventi più massicci ed «espansivi». E nonostante i …