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"“Cambiamo l’ora di religione” Profumo fa infuriare i cattolici", di Corrado Zunino

«Volevo includere, non escludere». È stupito il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, per le reazioni a effetto ritardato alla sua frase «bisogna rivedere i programmi di religione». L’ha pronunciata sabato scorso a Torino, con il solito stile colloquiale, all’inaugurazione del nuovo campus universitario Luigi Einaudi, l’ha ripetuta ieri mattina all’apertura della biblioteca del Miur, e adesso ne è pentito. L’ex rettore, il tecnico, ancora una volta non ha compreso l’ampiezza della giacca che adesso porta. Profumo ha osservato come «nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e Paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione». E insieme alla religione, che il ministro preferirebbe sostituire con una più moderna scuola delle religioni o scuola dell’etica, Profumo ha immaginato la rottamazione della geografia classica: «La scuola è più aperta e multietnica e deve sapersi correlare al mondo di oggi». D’altro canto, in molte classi italiane «metà degli studenti è straniero». In tutto il Paese la media è …

"“Cambiamo l’ora di religione” Profumo fa infuriare i cattolici", di Corrado Zunino

«Volevo includere, non escludere». È stupito il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, per le reazioni a effetto ritardato alla sua frase «bisogna rivedere i programmi di religione». L’ha pronunciata sabato scorso a Torino, con il solito stile colloquiale, all’inaugurazione del nuovo campus universitario Luigi Einaudi, l’ha ripetuta ieri mattina all’apertura della biblioteca del Miur, e adesso ne è pentito. L’ex rettore, il tecnico, ancora una volta non ha compreso l’ampiezza della giacca che adesso porta. Profumo ha osservato come «nelle scuole ci sono studenti che vengono da culture, religioni e Paesi diversi. Credo che debba cambiare il modo di fare scuola, che debba essere più aperto. Ci vuole una revisione dei nostri programmi in questa direzione». E insieme alla religione, che il ministro preferirebbe sostituire con una più moderna scuola delle religioni o scuola dell’etica, Profumo ha immaginato la rottamazione della geografia classica: «La scuola è più aperta e multietnica e deve sapersi correlare al mondo di oggi». D’altro canto, in molte classi italiane «metà degli studenti è straniero». In tutto il Paese la media è …

"Il «concorsone» non è roba per giovani", di Luciana Cimino

I neo laureati dovranno aspettare ancora. Per lo meno di finire i Tfa (Tirocinio formativo attivo, l’abilitazione). Come anticipato nei giorni scorsi il concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica è riservato a docenti già abilitati. L’antitesi giovani/vecchi che aveva scatenato il dibattito nei giorni scorsi sembra concludersi. Alle prove possono iscriversi i precari che stanno nelle graduatorie a esaurimento (e dunque che hanno frequentato le Siss o superato i concorsi del 90 o del 99) e i laureati con il vecchio ordinamento, quindi fino all’anno accademico 2003/2004. Ei giovani? Profumo aveva manifestato più volte la necessità di “svecchiare” il corpo docente e quella di dare una opportunità ai ragazzi appena laureati. Il turno per loro però non arriverà prima del prossimo anno. Il Miur ha intenzione infatti di indire un nuovo concorso per la prossima primavera, stavolta riservato solo a coloro che avranno concluso il primo ciclo del Tfa (le cui lezioni stanno cominciando in questi giorni). PAURA Ma tra gli ammessi cresce la paura che la prima selezione (che costerà all’Erario circa un milione …

"Il «concorsone» non è roba per giovani", di Luciana Cimino

I neo laureati dovranno aspettare ancora. Per lo meno di finire i Tfa (Tirocinio formativo attivo, l’abilitazione). Come anticipato nei giorni scorsi il concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica è riservato a docenti già abilitati. L’antitesi giovani/vecchi che aveva scatenato il dibattito nei giorni scorsi sembra concludersi. Alle prove possono iscriversi i precari che stanno nelle graduatorie a esaurimento (e dunque che hanno frequentato le Siss o superato i concorsi del 90 o del 99) e i laureati con il vecchio ordinamento, quindi fino all’anno accademico 2003/2004. Ei giovani? Profumo aveva manifestato più volte la necessità di “svecchiare” il corpo docente e quella di dare una opportunità ai ragazzi appena laureati. Il turno per loro però non arriverà prima del prossimo anno. Il Miur ha intenzione infatti di indire un nuovo concorso per la prossima primavera, stavolta riservato solo a coloro che avranno concluso il primo ciclo del Tfa (le cui lezioni stanno cominciando in questi giorni). PAURA Ma tra gli ammessi cresce la paura che la prima selezione (che costerà all’Erario circa un milione …

"Papà non paga? E a scuola spunta la mensa separata", di Fabio Poletti

A Cavenago di Brianza, che più Brianza non si può, è scoppiata la guerra del panino. Da una parte ci sono due sorelline di origini siriane di 7 e 9 anni che hanno rischiato di saltare il pasto alla scuola elementare Ada Negri perché i loro genitori non avevano pagato il buono mensa. E come loro rischia di fare la stessa fine un altro centinaio di bambini non in regola con la retta della refezione che costa 4 euro e 20 centesimi a testa al giorno. Dall’altra parte c’è la società che gestisce la mensa, la multinazionale francese Sodexo – che nel 2011 ha fatturato nel mondo 16 miliardi e 47 milioni di euro – che piange per un avanzo da 23 mila euro di rette non pagate, solo in questa scuola prefabbricata a un piano con un giardino spelacchiato attorno, che ospita 600 bambini tra elementari e medie e una palestra. La Sodexo che vuole i suoi soldi ha minacciato di dare ai bambini con i genitori inadempienti un panino vuoto e un succo …

"Papà non paga? E a scuola spunta la mensa separata", di Fabio Poletti

A Cavenago di Brianza, che più Brianza non si può, è scoppiata la guerra del panino. Da una parte ci sono due sorelline di origini siriane di 7 e 9 anni che hanno rischiato di saltare il pasto alla scuola elementare Ada Negri perché i loro genitori non avevano pagato il buono mensa. E come loro rischia di fare la stessa fine un altro centinaio di bambini non in regola con la retta della refezione che costa 4 euro e 20 centesimi a testa al giorno. Dall’altra parte c’è la società che gestisce la mensa, la multinazionale francese Sodexo – che nel 2011 ha fatturato nel mondo 16 miliardi e 47 milioni di euro – che piange per un avanzo da 23 mila euro di rette non pagate, solo in questa scuola prefabbricata a un piano con un giardino spelacchiato attorno, che ospita 600 bambini tra elementari e medie e una palestra. La Sodexo che vuole i suoi soldi ha minacciato di dare ai bambini con i genitori inadempienti un panino vuoto e un succo …

"Inidonei con biglietto di ritorno", di Franco Bastianini

L’inquadramento tra il personale amministrativo dei docenti inidonei non sarà irreversibile. Un decreto firmato dal ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, e alla controfirma dei responsabibili dell’economia e della funzione pubblica, data per imminente, elenca tutti gli elementi ritenuti necessari per dare applicazione alle disposizioni contenute nell’art.14, commi 13 e 14 della legge agosto2012 n. 135. Rispetto ad anticipazioni circolate nelle scorse settimane, il documento contiene diverse novità la più importante delle quali è quella che non esclude la possibilità di un rientro nel ruolo docente anche dopo l’inquadramento nel ruolo Ata. Il provvedimento conferma che tanto i docenti inidonei quanto quelli titolari delle classi C555 e C999 devono transitare nei ruoli del personale Ata con la qualifica di assistente amministrativo o tecnico di cui al vigente contratto collettivo nazionale scuola, sottoscritto il 29 settembre 2007, con la precisazione che per il personale delle classi C555 e C999 i profili professionali di inquadramento saranno assegnati in base al titolo di studio posseduto. L’inquadramento nell’area contrattuale del personale Ata, con decorrenza 1° settembre 2012, sarà disposto a mezzo …