Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

Sisma: Ghizzoni, apertura scuole mezzo miracoloo

“A quattro mesi dal sisma abbiamo fatto un mezzo miracolo. – Lo ha detto la deputata modenese Manuela Ghizzoni (Pd), presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, intervenendo a Fiuggi all’assemblea nazionale della UIL scuola. – Il terremoto ha causato gravi danni all’edilizia scolastica, tuttavia lunedì le lezioni sono regolarmente iniziate e, nella maggior parte dei casi, nelle scuole ristrutturate in tempi velocissimi grazie al concorso della intera comunità. La scuola che riapre – sottolinea Ghizzoni – rappresenta la volontà di voler andare avanti, superando l’emergenza terremoto, ma senza dimenticarne la lezione che dobbiamo trarne: la sicurezza e la prevenzione come priorità della nostra azione. Inaugurare l’anno scolastico secondo il calendario stabilito é stato possibile grazie alla decisione di mettere la scuola come priorità della ricostruzione e per la realizzazione di un coinvolgimento generale: possiamo ben dire di aver compiuto un mezzo miracolo e non solo per merito delle risorse che sono arrivate con il decreto Terremoto, ma soprattutto grazie al concorso di tutti i livelli istituzionali e al senso civico dei cittadini. Si …

""Il Governo corregga l’errore della riforma Fornero": Manuela Ghizzoni difende i pensionandi della scuola" di Giuseppe Grasso

La deputata del Pd Manuela Ghizzoni, Presidente della Commissione Cultura alla Camera, si batte da oltre sette mesi per difendere i diritti dei pensionandi della scuola di «Quota 96». Non è un caso che abbia ospitato nel suo sito il denso e fruttuoso dibattito di questo nuovo ‘popolo viola’ le cui progettualità di vita sono state illecitamente troncate dalle cesoie della riforma Fornero. Il comparto scuola gode da sempre, come tutti sanno, di una speciale decorrenza per la collocazione a riposo: il 1 settembre (e non il 31 dicembre) di ogni anno. Aver fissato al 31 dicembre 2011 il termine per accedere alla pensione con i vecchi requisiti non può rendere ragione al personale della scuola le cui cadenze temporali sono scandite, a differenza degli altri dipendenti pubblici, dall’anno scolastico e non dall’anno solare. Non si tratta di un privilegio di casta ma di un «diritto acquisito» già dal 1 settembre 2011 ancorché da «esercitare» – come ha puntualizzato il giudice veneziano Luigi Perina – il 1 settembre 2012, un diritto per la cui tutela …

""Il Governo corregga l’errore della riforma Fornero": Manuela Ghizzoni difende i pensionandi della scuola" di Giuseppe Grasso

La deputata del Pd Manuela Ghizzoni, Presidente della Commissione Cultura alla Camera, si batte da oltre sette mesi per difendere i diritti dei pensionandi della scuola di «Quota 96». Non è un caso che abbia ospitato nel suo sito il denso e fruttuoso dibattito di questo nuovo ‘popolo viola’ le cui progettualità di vita sono state illecitamente troncate dalle cesoie della riforma Fornero. Il comparto scuola gode da sempre, come tutti sanno, di una speciale decorrenza per la collocazione a riposo: il 1 settembre (e non il 31 dicembre) di ogni anno. Aver fissato al 31 dicembre 2011 il termine per accedere alla pensione con i vecchi requisiti non può rendere ragione al personale della scuola le cui cadenze temporali sono scandite, a differenza degli altri dipendenti pubblici, dall’anno scolastico e non dall’anno solare. Non si tratta di un privilegio di casta ma di un «diritto acquisito» già dal 1 settembre 2011 ancorché da «esercitare» – come ha puntualizzato il giudice veneziano Luigi Perina – il 1 settembre 2012, un diritto per la cui tutela …

"Dopo il sisma la normalità torna a scuola", di Claudio Visani

A Finale Emilia sotto un tendone da circo, a Mirandola in un centro anziani, a Carpi nei locali della parrocchia, a Crevalcore in trasferta nei Comuni vicini, ma ieri la campanella è suonata per tutti nell’Emilia ferita dal terremoto del 20 e 29 maggio. «Un mezzo miracolo», dice il sindaco di Mirandola, Maino Benatti. Il “suo” polo scolastio conta 5mila studenti, per 3mila le scuole sono inagibili e si è dovuta trovare una soluzione alternativa. «Ce l’abbiamo fatta. Rinunciando alle ferie, con l’impegno e la collaborazione di tutti: istituzioni, scuola, famiglie. Non so come, ma ce l’abbiamo fatta a partire oggi», dice Mauro Borsarini, preside del Bassi-Burgatti, istituto tecncico e liceo con 1.250 alunni, nel polo scolastico di Cento che accoglie complessivamente oltre 6mila studenti. Cento giorni dopo la seconda, terribile scossa di magnitudo 5.9 che il 29 maggio, alle 9 di mattina, con le aule piene di ragazzi, sconvolse l’Emilia e costrinse gran parte delle scuole a chiudere anticipatamente l’anno, ieri quasi tutti i 70 mila studenti del Cratere hanno potuto riprendere le lezioni. …

"Dopo il sisma la normalità torna a scuola", di Claudio Visani

A Finale Emilia sotto un tendone da circo, a Mirandola in un centro anziani, a Carpi nei locali della parrocchia, a Crevalcore in trasferta nei Comuni vicini, ma ieri la campanella è suonata per tutti nell’Emilia ferita dal terremoto del 20 e 29 maggio. «Un mezzo miracolo», dice il sindaco di Mirandola, Maino Benatti. Il “suo” polo scolastio conta 5mila studenti, per 3mila le scuole sono inagibili e si è dovuta trovare una soluzione alternativa. «Ce l’abbiamo fatta. Rinunciando alle ferie, con l’impegno e la collaborazione di tutti: istituzioni, scuola, famiglie. Non so come, ma ce l’abbiamo fatta a partire oggi», dice Mauro Borsarini, preside del Bassi-Burgatti, istituto tecncico e liceo con 1.250 alunni, nel polo scolastico di Cento che accoglie complessivamente oltre 6mila studenti. Cento giorni dopo la seconda, terribile scossa di magnitudo 5.9 che il 29 maggio, alle 9 di mattina, con le aule piene di ragazzi, sconvolse l’Emilia e costrinse gran parte delle scuole a chiudere anticipatamente l’anno, ieri quasi tutti i 70 mila studenti del Cratere hanno potuto riprendere le lezioni. …

"Autonomia? No, lungo parcheggio", di Giovanni Scancarello

In Italia più che la scuola dell’autonomia sta riuscendo il suo esatto contrario, la scuola parcheggio. É quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Ocse «Education at a Glance 2012». In primo luogo, gli studenti italiani passano a scuola più tempo dei loro colleghi stranieri e il tentativo del ministro Francesco Profumo di accorciare di un anno il percorso scolastico è solo l’ultimo di una lunga serie di sfumati progetti di legge. Quando alla durata del tempo scuola (anche dopo le riduzioni orarie della riforma Gelmini) si aggiunge il centralismo del sistema scolastico registrato dall’Ocse, soprattutto in fatto di trasferimento dei fondi, allora è chiaro come esista un problema di identità dell’autonomia scolastica. La scuola italiana si piazza al sesto posto della classifica del tempo scuola più lungo. In proposito va detto che per l’Italia la lunga scolarizzazione di massa, a partire dalla scuola dell’infanzia, ha assecondato la trasformazione della società e della struttura organizzativa della famiglia, la quale ha cercato sempre di più nella scuola anche una sponda assistenziale ed educativa. Ma adesso che la scuola ha …

"Autonomia? No, lungo parcheggio", di Giovanni Scancarello

In Italia più che la scuola dell’autonomia sta riuscendo il suo esatto contrario, la scuola parcheggio. É quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Ocse «Education at a Glance 2012». In primo luogo, gli studenti italiani passano a scuola più tempo dei loro colleghi stranieri e il tentativo del ministro Francesco Profumo di accorciare di un anno il percorso scolastico è solo l’ultimo di una lunga serie di sfumati progetti di legge. Quando alla durata del tempo scuola (anche dopo le riduzioni orarie della riforma Gelmini) si aggiunge il centralismo del sistema scolastico registrato dall’Ocse, soprattutto in fatto di trasferimento dei fondi, allora è chiaro come esista un problema di identità dell’autonomia scolastica. La scuola italiana si piazza al sesto posto della classifica del tempo scuola più lungo. In proposito va detto che per l’Italia la lunga scolarizzazione di massa, a partire dalla scuola dell’infanzia, ha assecondato la trasformazione della società e della struttura organizzativa della famiglia, la quale ha cercato sempre di più nella scuola anche una sponda assistenziale ed educativa. Ma adesso che la scuola ha …