"Bastoni e carote", di Pippo Frisone
No grazie, si era detto. La scuola ha già dato, basta tagli! L’aveva lasciato sperare anche il nuovo Ministro dell’Istruzione. Col 2012/13, prometteva 10mila posti in più alla scuola dell’autonomia per rafforzare i processi di integrazione in rete e l’organico funzionale. Parola di Profumo. Poi arrivarono 34 voti di fiducia al governo Monti che cancellarono quelle timide aperture e buone intenzioni iniziali. Tagli e ancora tagli possibilmente lineari, investimenti quasi zero, fatta eccezione per la messa in sicurezza delle scuole del mezzogiorno. Bocciati tutti gli emendamenti che la stessa maggioranza proponeva, ora per mitigare gli effetti della riforma Fornero sulle pensioni, ora sugli inidonei, ora sugli esuberi, ora sul dimensionamento delle unità scolastiche, ora sulle ferie dei precari della scuola. Con la spending revew si è consumata l’ennesima beffa ai danni della scuola. Non si è voluto tener conto in alcun modo della specificità della scuola, col risultato d’aver peggiorato la qualità d’un servizio fondamentale come l’istruzione e le condizioni di chi ci lavora. Tutto questo dal governo dei professori non ce l’aspettavamo proprio. Ci …