Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Scuola, università e formazione professionale, ecco su cosa dovremmo puntare", di Walter Passerini

Possiamo fare come lo struzzo e nascondere la testa in quei 98mila nuovi occupati in più a maggio, ma è una pagliuzza rispetto alla trave della disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni che ha polverizzato ogni record (36,2%) ed è lì a rivelarci impietosamente tutti i nostri fallimenti. Né può consolare gli avventizi neofiti del mercato del lavoro quel 10,5% di disoccupati under 24 rispetto alla loro fascia di età, se lo confrontiamo con l’altra faccia della medaglia dell’occupazione, che sono i giovani occupati tra i 15 e i 24 anni, da tempo in discesa libera, che hanno raggiunto drammaticamente quota 18,6%. Vuol dire che più di quattro giovani su cinque sono fuori dal mercato e dal processo produttivo, nel migliore dei casi studiano o sono nella schiera dei Neet (Not in employment, education or training) o hanno rinunciato a cercare. Maldestri campioni del made in Italy sostengono che noi siamo meglio messi in Europa, che anche gli altri soffrono. I giovani senza lavoro nel Vecchio continente sono oltre 5,5 milioni. Se …

"ANCI su Titolo V: ci dovete coinvolgere", da tuttoscuola.it

Il Presidente dell’Anci Graziano Delrio ha inviato al Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, una lettera con la quale chiede “un immediato coinvolgimento degli Enti locali nella predisposizione della bozza di accordo avente ad oggetto ‘finalità, tempi e modalità di attuazione del Titolo V della Costituzione in materia di istruzione’ a cui Governo, Regioni e Province autonome stanno lavorando”. Il tono della lettera lascia trasparire un certo disappunto dell’Associazione dei Comuni per il loro mancato coinvolgimento nelle più recenti fasi di predisposizione delle norme attuative del Titolo V in materia scolastica: “Negli anni passati – ricorda Delrio – si era lavorato, congiuntamente alle Province e alle Regioni ed ai rappresentanti delle Amministrazioni centrali, alla predisposizione di una bozza di accordo che, nel corso dei numerosi incontri tecnici che si sono svolti presso la Conferenza Unificata, è stata oggetto di approfondimenti in ogni sua parte, giungendo ad un buon livello di concertazione. Un percorso che, dalle notizie che abbiamo sembra essere stato abbandonato”, ma dal quale, nota puntigliosamente il presidente dell’ANCI, “non possono essere esclusi gli Enti locali …

"Il Reclutamento di Formigoni alla Corte Costituzionale!", di Osvaldo Roman

Il Consiglio dei Ministri n. 35 del 15 giugno 2012 ha deliberato l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale: della legge Regione Lombardia n. 7, del 18 aprile 2012, recante “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”, per violazione dei principi fondamentali in materia d’ istruzione. L’art. 4. di tale legge recava le seguenti modifiche all’articolo 3 della l.r. n. 19/2007: a) dopo il comma 2 dell’articolo 3 sono aggiunti i seguenti: «2-bis. Al fine di realizzare l’incrocio diretto tra la domanda delle istituzioni scolastiche autonome e l’offerta professionale dei docenti, a titolo sperimentale, nell’ambito delle norme generali o di specifici accordi con lo Stato, per un triennio a partire dall’anno scolastico successivo alla stipula, le istituzioni scolastiche statali possono organizzare concorsi differenziati a seconda del ciclo di studi, per reclutare il personale docente con incarico annuale necessario a svolgere le attività didattiche annuali e di favorire la continuità didattica. 2-ter. E’ ammesso a partecipare alla selezione il personale docente del comparto scuola iscritto nelle graduatorie provinciali ad esaurimento. 2-quater. Le modalità di espletamento del bando …

"Ricostruzione delle scuole: in arrivo cento milioni di euro", di Stefano Luppi

Arrivano gli onorevoli della commissione cultura della Camera per rendersi conto di persona della difficile situazione post terremoti e fare “pressing” sul premier Mario Monti per ottenere maggiori fondi utili alla ricostruzione. La delegazione si è materializzata ieri a Cavezzo. Spiega il presidente della commissione, la deputata Manuela Ghizzoni di Carpi: «Ho portato qui i colleghi a confrontarsi con la realtà poiché per le scuole e i beni culturali dobbiamo raccogliere più soldi, quelli promessi dallo Stato, ossia i 76 milioni generali, non bastano. Per le opere di restauro dei beni culturali chiederemo 20 milioni di euro frutto dei nostri emendamenti al decreto emergenziale del governo che discuteremo in Aula a Roma lunedì prossimo, mentre per la vera priorità, le scuole, speriamo di arrivare ad avere alcune decine di milioni di euro. Chiederemo una quota parte dei 100 milioni di euro stanziati per le semplificazioni degli edifici scolastici italiani, oltre a una parte degli altri 100 milioni di euro già deliberati dal Cipe». Se arrivassero tutti sarebbero una “boccata di ossigeno” per tentare di risolvere …

"Medolla riparte dalle sue scuole. Rinforzi e nuove lavagne", di Giusi Fasano

L’appello ai genitori: mandate i bambini, è tutto a posto «Partiamo dalle cose che vanno meglio». C’è tutto lo spirito emiliano nelle parole del sindaco di Medolla Filippo Molinari. Se proprio deve descrivere a che punto è la situazione post-sisma nel suo Comune, perché partire dalle difficoltà più grandi? Nel bicchiere mezzo pieno di Medolla ci sono le scuole, tanto per cominciare, la priorità delle priorità negli interventi di ricostruzione. Sono cinque. Quattro saranno «perfettamente utilizzabili e sicure, secondo le nuove direttive antisismiche, già a settembre» anticipa Molinari. E poi ce n’è una «completamente fuori gioco». È la scuola comunale per l’infanzia, due sezioni per 53 bambini e danni così gravi da renderla irrecuperabile. Per quei bimbetti i pessimisti avevano messo in conto anni di container. Invece no. I tempi di riapertura, salvo gravi imprevisti, si preannunciano decisamente brevi. I bimbi si adatteranno nei moduli per tre-quattro mesi al massimo: quanto serve per costruire la nuova scuola seguendo «un progetto già definito — spiega il vicesindaco Giuseppe Ganzerli — al quale sta lavorando un team …

"Il fantasma della severità si aggira nelle scuole", di Mariapia Veladiano

Una piccola inquietudine da notizia può venire: i giornali raccontano che la scuola ricomincia a bocciare i bambini di prima elementare, che l´Invalsi propone prove difficili di matematica in terza media, che all´esame di maturità arriva un Aristotele spiazzante. Ci si chiede se sia l´effetto di una qualche maggiore severità, promessa o minacciata a seconda del proprio vedere. Certo che no. Il ministero dell´Istruzione attraverso il suo rapporto annuale “La scuola in cifre” ci dice che negli ultimi due anni scolastici monitorati (2009/2010 e 2010/2011) sono aumentati sia gli studenti ammessi all´esame di terza media (dal 95,4 al 95,9 per cento) sia gli studenti poi diplomati (dal 99,5 al 99,6 per cento). Un aumento si è verificato anche per la maturità (dal 94,1 al 94,4 per cento di ammessi e dal 98,1 al 98,3 di diplomati). In entrambi i casi poi sono aumentate considerevolmente le votazioni alte (+1,4 per cento sia i nove che i dieci) e l´esito finale con la lode (+0,8 per cento). Negli anni intermedi di entrambi i cicli sono diminuite le …

La matematica aiuta a vivere meglio a 30 anni il picco dell’istinto dei numeri", di Elena Dusi

La matematica è un istinto che cresce e invecchia con noi. Come la forza dei muscoli, la capacità di manipolare i numeri si rafforza rapidamente nei bambini, raggiunge il massimo intorno ai 30 anni di età, poi inizia lentamente a decadere. In maniera sempre simile allo sport, un buon allenamento sui banchi di scuola migliora il rapporto con cifre e insiemi. E fa sì che l’agilità nelle operazioni resti intatta nonostante gli anni. Il senso dell’uomo per la matematica ha la forma di una curva a forma di scudo, con il picco che coincide con la tarda gioventù. L’hanno messa insieme per la prima volta i ricercatori dell’università di Baltimora sottoponendo a un test numerico 10mila persone tra gli 11 e gli 85 anni. Raccogliere un numero così grande di “cavie” è stato possibile grazie a Internet, che sempre più spesso viene sfruttato negli esperimenti scientifici su larga scala per la sua capacità di riunire grandi coorti di volontari provenienti da tutti i paesi del mondo. Il test proposto dai ricercatori (ancora disponibile in rete …