Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Residui attivi delle scuole: i senatori ne riconoscono l'esistenza", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Anche i senatori della Commissione Cultura sottolineano che ormai i residui attivi dei bilanci delle scuole stanno letteramente ammazzando l’autonomia scolastica. Il Ministero minimizza, ma secondo le ultime stime le scuole vantano un miliardo e mezzo crediti dallo Stato. Ormai, a puntare il dito sulle difficoltà finanziarie delle scuole, non sono soltanto i dirigenti scolastici e le organizzazioni sindacali. L’esistenza del problema è riconosciuta persino dal mondo politico e, finalmente, sottolineata sia dalle forze politiche del centro-sinistra sia da quelle del centro-destra. L’occasione si è presentata nella Commissione Cultura del Senato che pochi giorni fa ha espresso il proprio parere sul Documento di politica economico-finanziaria. Diverse sono le osservazioni che accompagnano il parere, inevitabilmente favorevole: si parla di incentivare un proficuo rapporto fra università e mercato del lavoro oltre che di operare per una progressiva diminuzione del divario rispetto all’Europa in fatto di numero di laureati. Ma l’osservazione forse più significativa riguarda proprio il funzionamento ordinario delle scuole; si legge infatti nel testo del parere: “Si reputa essenziale superare le criticità nella programmazione finanziaria e …

"Organici ATA. Si comincia a parlarne", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Molti i nodi da sciogliere, quasi tutti legati alle conseguenze delle operazioni di dimensiona- mento delle istituzioni scolastiche. Archiviata la questione degli organici dei docenti si aprirà nei prossimi giorni il tema degli Ata che, in particolar modo quest’anno, si presenta molto complesso e delicato anche a causa delle ricadute derivanti dal dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Il nodi sono numerosi. Intanto bisognerà capire come, nel concreto, si potrà assicurare il funzionamento delle istituzioni scolastiche che non raggiungono il tetto minimo di 600 alunni: la legge 183/2011 (comma 70 dell’articolo 4) prevede infatti che a tali scuole (che comunque non potranno avere un dirigente proprio) debba essere assegnato anche un direttore dei servizi già titolare in altra sede. Potrà dunque capitare che dirigenti e direttori titolari di sedi di consistenti dimensioni (1000-1200 alunni) dovranno occuparsi anche di una istituzione scolastica di 5-600 alunni. Il buon funzionamento di entrambe le scuole potrebbe risultarne compromesso. Ma il punto più delicato riguarda i collaboratori scolastici. Il perché è presto detto. L’organico nazionale dei collaboratori dovrà fare i conti con …

Quota 96, domani Bastico e Ghizzoni alla manifestazione di Roma

Bastico e Ghizzoni sono le uniche parlamentari a parlare dal palco di Piazza degli Apostoli. La senatrice Pd Mariangela Bastico e la deputata Pd Manuela Ghizzoni saranno le uniche parlamentari ad intervenire, domani mattina, dal palco di Piazza degli Apostoli, a Roma, nel corso della manifestazione nazionale organizzata dal Comitato civico “Quota 96” per denunciare la situazione di alcune migliaia di lavoratori del mondo della scuola bloccati sulla via della pensione dalla “Riforma Fornero” che non ha tenuto conto delle peculiarità del sistema scolastico nazionale. Domani mattina a Roma, i docenti e il personale della scuola che fanno riferimento al Comitato civico “Quota 96” si ritroveranno in Piazza degli Apostoli per far sentire alta la loro voce. La loro situazione è nota: contestano la parte della riforma Fornero che impedisce a coloro che maturano i requisiti nell’anno scolastico in corso di andare in pensione con le vecchie regole e, anzi, li costringe a posticipare l’uscita dal lavoro di ben sei anni. In sostanza, al contrario di quanto è avvenuto per le riforme precedenti, in questo …

Puglisi: ministro sia “cooperativo” su scuole e infanzia

I 465 bambini in lista d’attesa per entrare nella scuola dell’infanzia a Bologna, esigono una risposta. Bene la Fondazione pensata dall’amministrazione, ma lo Stato non se ne lavi le mani. La scuola dell’infanzia, benché non sia dell’obbligo, non può essere retrocessa a servizio a domanda individuale e i Comuni non possono essere abbandonati a se stessi. In questo chiediamo “cooperazione e operatività ” al Ministro. Quanto al dismettere le funzioni “autorizzative” del Miur, va bene, ma nel rispetto del dettato Costituzionale, poiché la scuola e’ davvero la più importante istituzione democratica per garantire l’unità del Paese. Per questo continuiamo a chiedere al Ministro di bloccare la chiamata diretta degli insegnanti recentemente proposta in Lombardia. www.partitodemocratico.it

"Nuovo apprendistato. Si passa da sei a tre anni", di Giuseppe Vespo

Apprendisti cercansi. Da oggi entra in vigore definitivamente il Testo Unico sull’apprendistato, una piccola rivoluzione normativa che nelle intenzioni di chi ha scritto questa legge diventerà la porta d’ingresso nel mondo del lavoro per i più giovani. L’INTESA DI OTTOBRE Il Testo unico nasce dall’intesa siglata il 27 ottobre del 2010 da sindacati, imprese, governo e regioni. Mentre l’accordo definitivo è del 13 luglio del 2011. Il nuovo apprendistato è in vigore già dal 25 ottobre del 2011 ma fino a ieri è rimasto «congelato» per dare la possibilità al mondo imprenditoriale di prepararsi alle nuove regole. In questo periodo transitorio le aziende hanno potuto assumere apprendisti facendo riferimento alle vecchie norme. Ma quali sono le novità? Innanzitutto viene stabilito che le regole dei diversi settori vanno definite con i contratti nazionali o con gli accordi interconfederali. Vengono però fissati dei paletti ai quali tutti devono fare riferimento. Il neo assunto dovrà avere entro trenta giorni dalla firma del contratto un piano formativo individuale. L’apprendistato potrà durare massimo tre anni (cinque per l’artigianato), mentre prima …

""A 5 anni niente scuola" e i maestri bocciano l´anticipo della prima", di Salvo Intravaia

La scuola italiana boccia l´anticipo scolastico. A due anni e mezzo i piccoli non sono pronti per la materna e a cinque può essere complicato affrontare la prima elementare. Troppe le difficoltà per bambini immaturi, scuole poco attrezzate, carenza di personale specializzato. Tutto questo può portare al caos in una classe che supera i venti alunni. Stando al monitoraggio pubblicato lo scorso 18 aprile dal ministero dell´Istruzione, l´esperimento varato dal governo Berlusconi nel 2004 per eliminare le liste d´attesa alla materna e risolvere il problema delle primine all´elementare crea più problemi che vantaggi. Troppe le “criticità” derivanti dall´ingresso dei piccoli ancora lontani dai tre anni alla materna e di cinque anni e mezzo alla primaria. La bocciatura dell´anticipo è sonora, sia alla scuola dell´infanzia sia all´elementare. Nel primo segmento, l´ingresso anticipato in classe è considerato una “criticità”, piuttosto che una “risorsa”, dal 65 per cento delle istituzioni scolastiche interpellate. Valore che sale al 76 per cento se si prendono in considerazione le sole scuole statali. Nelle private il disagio sembra più contenuto: manifestano dubbi sull´anticipo …

"25 Aprile: Profumo senza memoria", di Pippo Frisone

Siamo alla vigilia della festa civile fondativa della Repubblica italiana. Il 25 aprile del ’45 la Resistenza italiana, anticipando le forze alleate, dava il suo contributo determinante per la sconfitta delle truppe occupanti naziste e dei collaborazionisti repubblichini. Il 25 aprile del ’45 l’Italia, grazie alla lotta di Liberazione, usciva dalla dittatura e dalla guerra, riconquistando con la Costituzione la libertà e la democrazia. Per tutte queste ragioni il 25 aprile non va dimenticato, soprattutto nelle scuole e vanno contrastate tutte quelle azioni che vogliono, in nome di uno strisciante revisionismo pacificatore , perderne progressivamente la memoria. Cominciò Berlusconi a disertare la ricorrenza del 25 aprile, con l’unica eccezione del 2009 quando si presentò a sorpresa a Onna in uno dei comuni abruzzesi maggiormente colpiti dal sisma. L’ex ministra Gelmini non fu di meno e sulla scia del Capo, andò a inaugurare alcune scuole-tenda nel martoriato Abruzzo. Per il resto e fino allo scorso anno, dopo vari tentativi di declassamento delle festività civili del 25 aprile e 1 maggio, da viale Trastevere ha prevalso un …