"Profumo al primo giorno di scuola", di di Marina Boscaino
Il 16 dicembre l’Istat ci informa che gli studenti iscritti alla nostra scuola sono 8.968.063. Numero in costante aumento, per via dello spostamento in Italia di migranti. Un dato da tener presente, coniugandolo da una parte con i risultati delle manovre economiche degli ultimi anni – che hanno abbattuto costi ma anche investimenti sulla scuola, oltre a innalzare il rapporto tra alunni e docenti nelle classi – e dall’altra con la mancanza di una formazione diffusa e approfondita per il personale. Accogliere quei ragazzi vuol dire creare anche per loro le condizioni di spendere la propria cittadinanza consapevolmente, una volta usciti da una scuola che li abbia integrati in un ambiente davvero interculturale. Vuol dire gettare le basi affinché l’Italia divenga un Paese più civile, coeso, in cui la convivenza democratica non sia tolleranza e tanto meno omologazione. Scommettere su questa opportunità è l’investimento per il futuro. D’altro canto, che la scuola italiana soffra di problemi profondi e trascurati da tempo lo dimostra la varietà di interventi e di priorità stabilite da Profumo in un …