Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

«Inglese ancora vietato alla primaria», di Pippo Frisone

Ricordate le famose tre “I” della riforma Moratti ? Rappresentavano con estrema sintesi la summa del pensiero del centro-destra sulla scuola. Impresa, Informatica e Inglese. Dove son finiti Impresa e Informatica non solo a scuola ma nel Paese è sotto gli occhi di tutti. Rimaneva l’Inglese che doveva irradiarsi , a tappe forzate, in tutte le classi della primaria a scapito del Francese,Tedesco e Spagnolo, buttate al macero con forte spreco di energie e risorse già formate. Si puntava molto, all’inizio, sugli specialisti con oltre 11mila posti di lingua inglese in organico. Con almeno 7 o 8 classi a testa gli specialisti assicuravano una discreta copertura del fabbisogno d’Inglese. I più anziani avevano sulle spalle oltre 500 ore di formazione. Nel 2008 arrivò la finanziaria, quella fatta in 9 minuti che inghiotti d’un sol colpo prima gli specialisti e poi i posti di inglese. L’Inglese però rimase nel curricolo obbligatorio della primaria. Un’ora in prima, due in seconda e tre in terza,quarta e quinta classe. Ma per insegnare l’inglese bisognava formare le maestre e ogni …

"Prima il concorso poi i tagli, il pasticcio Gelmini sui presidi", di Luciana Cimino

Istituti accorpati Il Miur impone alle Regioni: 3.138 posti in meno. Molti i ricorsi Domande sbagliate nella selezione, la parola al Tar. Dalle classi pollaio alle scuole pollaio. È un pasticcio continuo la scuola pubblica dell’era Gelmini- Tremonti, e ancora una volta a farne le spese sono i presidi. Dopo la manovra di luglio che aveva stabilito che a partire dal 2011/2012 le scuole con meno di 500 alunni non potranno più avere un preside titolare ma saranno guidate da uno che già esercita in un altro istituto (con lo scopo di tagliare 1.812 presidenze e risparmiare 100 milioni l’anno) arriva un altro grossa sforbiciata. È contenuta nel disegno di legge di Stabilità, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 14 ottobre e ora in Parlamento per il via libera definitivo. Il ddl innalza ulteriormente il numero di alunni per scuola, “impone” gli istituti comprensivi per il primo ciclo (cioè elementari e medie), fa saltare 3.138 capi d’istituto (il31%degli attuali presidi) e altrettanti dsga (i vecchi segretari). Una operazione di riorganizzazione fatta senza alcuna esigenza …

"Mo' pure lady Bossi? Ed è mia collega…", di Mila Spiccola

Non se ne può più. 1.Ieri a Ballarò abbiamo appreso che la moglie di Bossi è andata in pensione a 39 anni e adesso è proprietaria di una scuola privata che ha da poco ottenuto qualcosa come 800.000 euro di finanziamento. Meno male che la Lega se la prende con Roma ladrona e con i “mangiapane a tradimento” del sud…Non vorrei star sempre a parlar male delle scuole private, però…la domanda sorge spontanea…la fate voi? 2.Oggi, invece, abbiamo appreso che leghisti e futuristi si sono presi a pugni alla Camera per questo motivo alla presenza di una scolaresca in visita al Palazzo. Poi arrivano in classe e mi dicono: loro sì e noi no? Eppure sono “figure istituzionali”… 3. Sempre a Ballarò la Gelmini si è prodotta in un’altra delle sue performance grammaticali con un “percorrirebbi” degno di Totò, Peppino e la Malafemmina. Ora ci vuole. 4. Arriva la notizia che financo tra i cento quiz distribuiti alla prova d’esame per preside c’erano altri errori e inesattezze. Roba da Guinness. Pioggia di ricorsi e rischio …

"Ufo, corsi conflitti d'interesse… Quanti pensieri per la Gelmini", di Franco Labella

Corso di recupero Che la storia costituzionale italiana non sia conosciuta dagli studenti ci può, purtroppo, stare. Se la giovane scrittrice di favole ne elimina lo studio poi il risultato è questo. Che uno colloca l’Aventino nel 1929 anziché nel 1924. Se poi, oltre alla storia, si elimina pure lo studio del Diritto costituzionale può pure accadere di sentire uno che dice, in aula, che i cittadini votano in Italia il Presidente del Consiglio. In genere il rimedio, in questi casi, dopo l’inevitabile voto di insufficienza, è un bel corso di recupero. Magari assistito dall’uso delle nuove tecnologie, così i ragazzi le cose le imparano persino con interesse, piacere e partecipazione. Ma se l’alunno in questione si chiama Silvio Berlusconi e l’aula è un’aula parlamentare durante e dopo il dibattito legato all’ultimo voto di fiducia dopo la bocciatura del Rendiconto generale cosa puoi pensare? Semplicemente che le scuole frequentate dal medesimo erano di quelle dove quelle materie non si studiavano e dove non c’erano manco i corsi di recupero. Insomma la buona, sana , vecchia …

Scuola, Pd: gravi ritardi su messa in sicurezza edilizia scolastica

Ghizzoni e Mariani: pericoloso governo che fa finta di non vedere la realtà. “Avvilente performance del governo oggi al question time in commissione Cultura sul delicato problema dell’edilizia scolastica. Alla richiesta di chiarimenti il sottosegretario Mantovani non ha trovato di meglio che prodursi in una risposta tanto burocratica quanto vuota. Infatti, in merito allo stato di avanzamento dei primi due programmi stralcio del piano straordinario di messa in sicurezza delle scuole del 2003, il sottosegretario si è spinto ad affermare che ‘i ritardi in realtà sono più teorici che reali’. Insomma siamo alla negazione dell’evidenza sebbene lo stesso Cipe solo la scorsa settimana abbia certificato che alla fine del 2010 ‘non sono ancora stati avviati il 20% degli interventi per circa il 25% dei 490 milioni di euro stanziati:” Così i capigruppo del Pd nella commissione Cultura e Ambiente della Camera, Manuela Ghizzoni e Raffaella Mariani replicano al sottosegretario Mantovani sottolineando come sia “avvilente che un rappresentante del Governo cerchi oggi di scaricare la responsabilità di questa incapacità di spesa ai vincoli del patto di …

"Quegli alunni stranieri nati e cresciuti in Italia", di Alessandra Coppola

Nell’ultimo anno scolastico il 42,1% degli studenti che non ha la cittadinanza italiana è nato qui. In Lombardia il dato sale al 48%. Lo dicono i dati del ministero dell’Istruzione. Un salto, rispetto a tre anni fa, quando erano il 34,7%. Alla Casa del Sole, elementari e medie nel parco Trotter che a Milano è il ritrovo di molte nazionalità, lo sanno dai registri di classe: sono sempre di più gli alunni stranieri nati in Italia. «Un elemento decisivo — sottolinea lo storico, battagliero, preside Francesco Cappelli (appena andato in pensione) —: se i bambini parlano bene l’italiano e crescono in situazioni di stabilità familiare, crollano tutte le differenze che potevano creare difficoltà». Lo dicono adesso con il timbro dell’ufficialità anche i dati elaborati dalla Fondazione Ismu per il ministero dell’Istruzione: nell’ultimo anno scolastico il 42,1 per cento degli studenti che non ha la cittadinanza italiana è nato qui. Un bel salto rispetto a tre anni fa, quando erano il 34,7. Nelle scuole dell’infanzia, poi, il numero quasi raddoppia: 78,3. «Diventa sempre più difficile usare …

Il 28 ottobre gli studenti tornano in piazza: «Vogliamo un altro futuro», da corriere.it

Il 28 ottobre gli studenti tornano in piazza: «Vogliamo un altro futuro». Mobilitazioni contro i tagli anche il 9 e il 17 novembre: «Consegnati alla precarietà e all’assenza di welfare». In piazza il 28 ottobre, il 9 e il 17 novembre per «rilanciare la nostra idea alternativa di futuro che abbiamo cominciato a costruire in questi anni di distruzione e tagli, nelle scuole e nelle università pubbliche, nei luoghi della formazione, nelle tante assemblee e piazze che abbiamo riempito in modo pacifico e non violento». La Rete degli Studenti e l’Udu (Unione degli universitari) lanciano l’autunno caldo delle proteste studentesche, che avrà il culmine nella Giornata internazionale del diritto allo studio appunto il 17 novembre con iniziative di protesta in tutta Italia. «Mentre il ministro Gelmini sta ancora cercando di capire dove hanno trovato i 45 milioni di euro che crede di aver speso per un tunnel Cern-Gran Sasso, da anni noi studenti siamo nelle piazze italiane per batterci contro questo governo e – dicono – contro l’idea di distruzione che sta portando avanti di …