Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Aumentano i giovani neet. Nè studenti nè lavoratori", di Carlo Buttaroni

Li chiamano neet, con un acronimo inglese che indica coloro che non studiano, non lavorano, non si formano, non cercano un’occupazione. In Italia sono circa due milioni, giovani e giovanissimi, spesso donne. Una popolazione in costante aumento. Ci sono quelli che hanno una licenza elementare o un diploma di scuola media e si accontentano di piccoli lavori saltuari, spesso mal retribuiti e pagati in nero. Ci sono i diplomati, sfiduciati perché non sono riusciti a trovare un’occupazione stabile. Ci sono i laureati, rassegnati perché troppo avanti con gli anni o con competenze che non soddisfano i nuovi bisogni delle imprese. Un esercito – cresciuto negli ultimi mesi di oltre 140 mila ragazzi e ragazze – in deficit di futuro e di fiducia, che vive i sintomi di una socialità mancata. Ma i neet rappresentano solo la punta di un iceberg la cui parte sommersa è costituita, oltre che dai disoccupati ufficiali (coloro che cercano lavoro e non lo trovano), anche dalla massa di sotto-occupati, con un lavoro intermittente e parziale, la cui attività remunerata produce …

"«La Gelmini ha fatto risparmiare milioni» Presidi, bufera sui test", di Luciana Cimino

Domande d’inglese come slogan sull’operato del Miur nei test per la preselezione dei nuovi dirigenti. «Umiliati e mortificati nella nostra professionalità », dicono i professori che hanno sostenuto la prova. Propaganda pro-Gelmini mascherata da domande d’esame. È successo anche questo ieri mattina durante lo svolgimento delle preselezioni dell’atteso concorso per il reclutamento di 2.386 dirigenti scolastici. I candidati sfogliando il librone dei quesiti, arrivati alla sezione sulla conoscenza della lingua straniera si sonotrovati davanti la seguente domanda (numero 231): «Italian Education Minister, Maria Stella Gelmini, claims new reforms save millions of euros » (trad.: il ministro dell’educazione rivendica di aver fatto risparmiare con le nuove riforme milioni di euro). Risposte possibili: A save, B saves, C would have saved,Dwere saving. Assodato dunque, almeno secondo la domanda su cui i candidati si dovevano esercitare, che la tanto contestata ministra abbia fatto invece una “riforma epocale”. E per ribadire il concetto, il quesito10 recita: «The government has recently invested a lot of money in higher education» (trad.: “il governo ha investito molti soldi nell’educazione superiore”). E poi …

Scuola. Pd, perché Gelmini non ha rinviato concorso per dirigenti? Da ore sono in attesa di poter fare i quiz

“I candidati al concorso per dirigente scolastico sono da ore in attesa di prendere visione dei quiz ai quali dovranno rispondere. Tale estenuante attesa dipende presumibilmente da un controllo ulteriore effettuato sulle sequenze di quiz sorteggiate al fine di verificare la presenza di domande errate, eventualità da non escludere visti i recenti precedenti. Ma invece di ‘sequestrare’ i candidati, il ministro Gelmini non poteva accogliere il suggerimento avanzato dal Pd per un breve rinvio affinché la prova si potesse svolgere in condizioni di serietà, rigore e pari opportunità?”. Lo dicono i deputati Pd in commissione Cultura Manuela Ghizzoni e Giovanni Bachelet.

"Stipendi, merito, bocciati, le nuove favole di Gelmini", di Franco Labella

Devo esprimere, nonostante tutto, gratitudine al giovane Ministro. E’ vero, ha eliminato lo studio del Diritto e dell’Economia nelle scuole superiori e l’ha fatto proprio nel momento in cui risulta più evidente quanto improvvida sia stata la scelta . E’ vero, non ha attivato l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione nel momento in cui la Carta è la più citata da tutti, destra, sinistra e centro, come la fonte da stravolgere o da avere come riferimento, a seconda degli orientamenti, per il progresso del Paese reale. Però la giovane scrittrice di favole ha un cuore e, nel mio caso, mi ha salvato. O per lo meno ha salvato la mia seconda passione dopo il Diritto e la Costituzione. Il venerdì è il giorno in cui comincio a pensare al contenuto degli Spicchi e questa settimana ero già rassegnato a saltare un giro. Non riuscivo a “chiudere” il pezzo. Anche perché nei giorni precedenti si era fatto il pieno. Di fanta-tunnel, di dimissioni e di statistiche sui bocciati un po’ farlocche. Ma chi ha a cuore le …

Scuola, Ghizzoni (Pd): dati confermano fallimento Governo su precarietà

“Dopo un ritardo imbarazzante escono solo alcuni dati sulla scuola. Due elementi colpiscono: il primo riguarda il precarieto il secondo i tanti dati che ancora restano secretati. Riguardo l’andamento delle presenze dei docenti precari che, nel 2010-2011, assommano a 115 mila unità pari al 14,9 del totale, dato questo percentualmente identico a quello registrato nell’anno scolastico 2005-06 ciò nonostante il taglio di 67 mila posti negli organici. Difficile vederci la riduzione del tasso di precarietà tanto sbandierata dal ministro Gelmini. I dati che mancano all’appello riguardano invece il funzionamento della scuola primaria dopo la demolizione operata dalla riforma Gli ultimi dati ufficiali risalgono al 2007-08 quando su un totale di 2.275.310 studenti 669.101 frequentavano classi di 40 ore settimanali a tempo pieno (due insegnanti con 8 ore di compresenza); 430.770 frequentavano classi con un orario settimanale variante dalle 31 alle 39 ore con mensa (i cosiddetti Team); 53.311 frequentavano classi da 31 a 39 ore senza mensa; 1.303.473 frequentavano classi con un orario variante tra le 28 e le 30 ore settimanali e 118.665 frequentavano …

"La Gelmini ricomincia da tre", di Marina Boscaino

Il 19 aprile 2011 – meno di 6 mesi fa – Gelmini, piuttosto piccata per l’incalzare di Floris, testualmente affermava: “Non ci sono tagli agli organici”. Oggi, un dietrofront clamoroso. Evidentemente il ministro è ancora una volta determinata ad avallare strategie altrui: prima esecutrice acritica – anzi compiacente – del taglieggio della scuola pubblica; ora sollecito contributo alla rapida rottamazione (senza rimpianti) di Tremonti, licenziando su “Repubblica” un’intervista, in cui contraddice tutto quanto è andata pontificando dal maggio del 2008 a ieri. Leggere per credere: Sic transit gloria mundi. Improvvisamente apprendiamo che avevamo ragione: in 3 anni sono stati davvero tagliati 80mila insegnanti. Quando lo denunciavamo non eravamo dunque pericolosi sovversivi, nostalgici sessantottini. Né lamentele, ricorsi, condizioni proibitive di lavoro, violazione del diritto di apprendimento dei ragazzi sono invenzioni di qualche mente fantasiosa. Fantasiose continuano piuttosto ad essere le risposte nel merito alle inadempienze di cui il ministro rifiuta l’addebito: tunnel Cern-L’Aquila, manipolazione dei dati sulle bocciature, scandalo dei test per la prova preselettiva per il concorso da preside. Dove la commissione “esterna” si rivela …

"Gelmini e la strategia dello scaricabarile", di Manuela Ghizzoni

E’ cosa nota che Tremonti non goda più del primato all’interno del Consiglio dei Ministri che fino a non molti mesi fa lo rendeva primus inter pares. Ma, stando all’intervista odierna della Gelmini, siamo al capro espiatorio: davvero la ministra è stata solo comprimaria nella decisione dei tagli alla scuola? Questa capitis deminutio del propria ruolo è tipica della strategia del “si salvi chi può”, ma non riesce a convicerci del fatto che la ministra si limitasse semplicemente a recitare la parte della fustigatrice della scuola “presunta lassista e post-sessantottina”, da punire con il taglio del personale docente e ATA, con la riduzione del tempo di istruzione, con la retorica della meritocrazia da sostituire alla promozione delle pari opportunità, con la trasformazione della scuola da motore per il progresso personale e del Paese in perpetuatore della condizione di nascita e delle differenze sociali (ne sono esemplare testimonianza i quiz per la prova di preselezione dei dirigenti scolastici: provare per crede!). Ma è altrettanto vero che dall’intervista appare l’idea di un ministro che “governa per caso”, …