Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

Gelmini: Pd, dopo gaffe sul tunnel e incarico di Barbara Berlusconi, Zennaro si dimetta da direzione generale

Domani al question time interrogazione urgente. “Revocare al dott. Massimo Zennaro l’incarico da direttore generale presso il Ministero dell’istruzione – già anomalo in concomitanza con il ruolo di capo ufficio stampa del ministro Gelmini – e che appare oggi inopportuno e incompatibile rispetto al ruolo di consulente che gli è stato offerto da Barbara Berlusconi, secondo quanto riferito da un grande quotidiano”. Lo chiede un’interrogazione urgente del gruppo Pd al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di cui è prima firmataria la capogruppo in commissione Cultura, Manuela Ghizzoni. “Dopo l’ormai nota “gaffe” relativa al presunto tunnel tra il Cern di Ginevra e il laboratorio dell’INFN ad Assergi, le dimissioni del dott. Massimo Zennaro da capo ufficio stampa del Ministero appaiono un atto dovuto ma resta incomprensibile il suo incarico di Direttore della Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione, incarico che ricopre dal 2009 per designazione del ministro Gelmini. Il gruppo del Pd, con un atto di sindacato ispettivo (n. 5-02216) del dicembre 2009, aveva già messo in dubbio le caratteristiche …

"Nuovo salvaprecari più difficile", di Carlo Forte

Al rush finale le domande per i nuovi elenchi del decreto salva precari. Il 27 settembre scorso si è tenuta l’ultima riunione di informazione ai sindacati presso il ministero dell’istruzione, durante la quale l’amministrazione ha raccolte le ultime osservazioni. Ed ora si attende solo la pubblicazione del decreto. Dopo di che scatteranno i 20 giorni canonici per la presentazione delle domande degli interessati. Le istanze dovranno essere redatte utilizzando il modello allegato al decreto e dovranno essere presentate alla scuola dove si è prestato servizio nell’anno 2010/2011 o, in mancanza, nell’ultimo triennio. Hanno titolo a presentare la domanda i docenti e il personale Ata, inseriti a pieno titolo nelle graduatorie provinciali per le assunzioni, che abbiano conseguito nell’anno scolastico 2010/2011,o nel triennio 2008/11 nomina a tempo determinato di durata annuale o sino al termine delle attività didattiche, o, attraverso le graduatorie d’istituto una supplenza di almeno 180 giorni in un’unica istituzione scolastica (anche tramite proroghe o conferme contrattuali) per le classi di concorso, posti o profili professionali per i quali risultino inseriti nelle graduatorie provinciali. …

"Che fine hanno fatto i dati statistici sulla distruzione della scuola primaria?", di Osvaldo Roman

Il ministro Gelmini prende in giro il Parlamento e nasconde i numeri che provano l’autentico massacro del sistema educativo più avanzato che l’Italia possedeva. Da Tuttoscuola apprendiamo che “Il Corriere della sera ha scritto in questi giorni che i dati dei bocciati e dei promossi, la cui pubblicazione sarebbe obbligatoria per legge, non sono stati resi noti sul sito del ministero per decisione del Direttore Generale della Comunicazione presso il Miur, Massimo Zennaro (già portavoce del ministro), per il timore che il lieve decremento di bocciati registrato quest’anno potesse compromettere la linea di rigore voluta dalla Gelmini. Il Direttore Zennaro ha inviato al quotidiano di Via Solferino questa nota di precisazione: ‘In merito all’articolo “Il ministero mantiene segreti i dati sui promossi e bocciati” (Corriere di ieri), preciso che “Non esiste alcun obbligo di legge a cui è tenuto il ministero dell’istruzione in merito alla pubblicazione dei dati sulla valutazione degli alunni. Il Miur è semplicemente tenuto a comunicarli all’Istat; non si sono quindi verificate violazioni di legge’. Questa la replica del giornalista Lorenzo Salvia …

"I bocciati fantasma del ministro Gelmini", di Benedetta Tobagi

Ammettiamolo: era davvero difficile battere l´exploit del fanta-tunnel per neutrini. Ma Mariastella Gelmini è riuscita ancora una volta a lasciarci a bocca aperta. Il ministro avrebbe occultato e manipolato i dati sulle bocciature, pur di propagandare l´immagine di una scuola più severa sotto la sua guida. La Gelmini, d´altronde, ha fatto dell´ideologia del rigore, nutrita di elementi simbolici ed esteriori (il voto in condotta, il grembiule, la “liberalizzazione” delle bocciature anche nel ciclo di base) il suo cavallo di battaglia. La bocciatura è diventata l´incarnazione plastica della reazione al permissivismo “sessantottino”, fucina di tutti i mali. Da qui, l´inammissibilità di un calo nel numero dei bocciati: un dato quantitativo che di per sé può significare qualunque cosa, ma al ministro preme solo in quanto incrina un´immagine propagandistica diffusa con insistenza martellante. Questa notizia deve turbarci profondamente per almeno tre motivi. Primo: ci ricorda che viviamo in un mondo alla rovescia in cui i responsabili della pubblica istruzione si vergognano perché, stando ai numeri, la scuola, nonostante i tagli, adempie bene al suo compito, che è …

"Nel cantiere della riforma al lavoro docenti e genitori", di Marco Rossi Doria

Abbiamo raccolto, in questo avvio di anno, le voci dalle scuole. E non abbiamo sentito solo lamentele. Anzi, sta prendendo forma la convinzione che la scuola è una cosa importantissima e che per salvarla va cambiata da subito, come si può. Per questo quando chiedi in giro, a Sud come a Nord, a docenti, genitori, ragazzi, dirigenti, esperti, nessuno nega i limiti della scuola. E anche i suoi fallimenti, il primo dei quali è la perdita di un quinto dei ragazzi – quasi un terzo nelle aree più povere del Paese. Insomma sta forse finendo il lungo tempo nel quale i docenti lavoravano con abnegazione ma chi criticava la scuola era percepito come nemico della sua funzione pubblica e l’autocensura impediva di parlare di quel che va cambiato. Beninteso: oggi chiunque faccia scuola – che voti a destra o a sinistra – si indigna per i tagli che mortificano il proprio operare, tagli sconosciuti negli altri paesi – un dato questo che è incontestabile in quanto siamo al ventinovesimo posto su 34 paesi Ocse per …

"Bambini a pane e acqua perché i genitori non pagano la retta: dopo il Veneto la pratica arriva in Piemonte e Lombardia" di Gianni Trovati

Non bastava il caso di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, che l’anno scorso era salito alla ribalta della polemica nazionale per la decisione del sindaco di lasciare a pane e acqua a scuola i figli delle famiglie non in regola con il pagamento della retta. L’idea di bambini che sbocconcellano un pezzo di pane mentre il compagno di banco mangia pastasciutta, hamburger e insalata aveva mobilitato i partiti di opposizione alla Giunta leghista, la Caritas, i consumatori. Con scarso successo, perché in questi giorni l’idea è tornata in auge a Galliate, 15mila abitanti alle porte di Novara, dove per combattere la morosità e l’evasione il sindaco Davide Ferrari ha deciso di mettere in pratica lo stesso sistema. Anche qui, polemica (per ora solo locale) con l’opposizione alla Giunta di centrodestra, con tanto di grida del consigliere comunale dell’Idv che viene allontanato dall’Aula del consiglio per «intemperanze». Più che politica, però, la questione è di buon senso, perché nessuno schieramento può dirsi immune dal vizietto del rigore a danno dei bambini invece che degli adulti …

Scuola: Ghizzoni (Pd), ci sono altri dati occultati dal Miur: forse per evitare altre brutte figure?

“La decisione del ministero dell’Istruzione di non comunicare i dati su promossi e bocciati nell’ultimo anno scolastico è un’altra trovata dell’ormai ex portavoce del ministro Gelmini, ancora purtroppo direttore generale del Miur. Pare che la scelta sia dovuta all’imbarazzo di comunicare la flessione in percentuale dei bocciati: giustificazione bislacca poiché il dato dimostrerebbe al contrario che i nostri studenti migliorano, ma il ministro continua purtroppo a confondere il rigore con le bocciature. Lo ha dichiarato Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd della commissione Cultura della Camera. “La notizia ci fa presumere, inoltre, che – prosegue Ghizzoni – ci sia sempre Zennaro dietro all’occultamento illecito dei dati statistici dell’istruzione perpetrato negli ultimi tre anni: in particolare, non sono più pubblicati sul sito, come invece è sempre accaduto, i dati sugli orari scolastici settimanali. In altre parole da tre anni ignoriamo esattamente quante siano le classi a tempo pieno, quante quelle a 30 e a 24 ore, novità introdotta dalla Gelmini nel 2009-2010 con il ritorno al famigerato maestro unico. Questi sono dati statistici che devono essere comunicati dalle …