Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

“Contratti e scatti, tutto bloccato”, di Carlo Forte

Il blocco degli scatti di anzianità esce dalla porta e rientra dalla finestra. Nella Gazzetta Ufficiale 251 del 25 ottobre scorso è stato pubblicato il regolamento (nato con il governo Monti e poi ultimato con modifiche dall’esecutivo Letta) che blocca la contrattazione retributiva, differisce di un anno la maturazione degli scatti di anzianità e congela l’indennità di vacanza contrattuale (decreto del Presidente della Repubblica 122/2013). Il provvedimento interviene su due materie previste nell’articolo 11 del disegno di legge di stabilità: blocco della contrattazione e indennità di vacanza contrattuale. E quindi, l’applicazione delle disposizioni in esso contenute potrebbe creare non pochi problemi di coordinamento con quelle del disegno di legge AS1120, la legge di stabilità. In più dispone la cancellazione dell’utilità del 2013 ai fini dei gradoni e la possibile riapertura della contrattazione solo per la parte normativa. Sindacati sul piede di guerra: Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal e Gilda ieri hanno concordato una manifestazione di categoria per il 30 novembre: obiettivo, modificare la legge di Stabilità per rinnovare i contratti e garantire il pagamento …

Misure urgenti per scuola università e ricerca: DL 104 – Relazione in sede di discussione generale alla Camera dei Deputati

Pubblichiamo l’intervento in discussione generale dell’On Ghizzoni nominata nella giornata di ieri nuova relatrice al DL 104 recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca. La nomina inaspettata a questo delicato compito fa seguito alle dimissioni del Presidente della Commissione Galan da relatore a seguito della mancata intesa con il Governo sulle coperture finanziarie del provvedimento. La Commissione nelle scorse settimane aveva proficuamente lavorato all’esame del decreto apportando numerose e significative modifiche nell’ambito però degli emendamenti dichiarati ammissibili dal Presidente Galan. Pertanto alla attuale relatrice è affidato il compito di accompagnare il provvedimento nella fase conclusiva cioè la discussione in aula. “””” Onorevoli colleghi! Signor Presidente, finalmente un provvedimento che si occupa specificamente di scuola, università e ricerca è stato esaminato nella sua sede naturale, cioè in Commissione Cultura. Se percepisce un senso di stupore è perché da anni, da troppi anni, misure destinate ad incidere sul sistema pubblico della conoscenza, spesso con approcci settoriali o scoordinati, sono state approvate in leggi omnibus, con il principale obiettivo di ridurre il bilancio a carico …

“Scuola breve, è già coro di no”, di Alessandra Ricciardi

Il progetto era già pronto e proprio la riduzione di un anno del percorso delle superiori era considerata la soluzione migliore. Per raggiungere l’obiettivo di allineare la durata del percorso scolastico italiano alla media europea con il diploma a 18 e non più 19 anni. L’allora ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, ha lasciato l’eredità di quel progetto nella sua direttiva sulle priorità dell’azione amministrativa, al termine di un’attività di governo giocata sempre sul filo del rasoio del consenso dell’esecutivo dei tecnici. Ora il ministro Anna Maria Carrozza ci riprova anche se nella forma ridotta di una sperimentazione. Sarebbero al momento tre gli istituti, tutti paritari, e tutti della Lombardia, patria del progetto già negli anni passati, che stanno testando un corso di 4 anni utile a diploma e un quinto anno riservato ad esperienze anche all’estero per chi ce la fa a ultimare prima. Un modello che piace se è vero che anche istituti statali del Sud hanno chiesto di poter aderire alla stessa sperimentazione. Un modello che piace certamente al ministro dell’istruzione, «se ci fosse …

“La settimana parlamentare: scuola e università arrivano a Montecitorio”, di Andrea Tognotti

Arriva in aula il decreto sulla scuola e l’università. Ci arriva con le numerose modifiche frutto del lavoro parlamentare e senza aver risolto il nodo della copertura finanziaria, che sarà affrontato direttamente in assemblea. Dopo le dimissioni da relatore di Giancarlo Galan (Pdl), la nuova relatrice è la deputata dem Manuela Ghizzoni. Tra gli emendamenti quello che consente di prorogare fino al 2018 i contratti a tempo determinato stipulati a favore di ricercatori, tecnologi e figure di supporto impiegate presso gli enti di ricerca. Per le borse di studio è passato il criterio secondo cui si assegnano solo in base al reddito Isee e non anche al merito. Per l’università, aumenta da 40 a 80 mila euro il tetto per usufruire di tasse agevolate. Previsto inoltre un “manifesto dei diritti e doveri scuola-lavoro”, per gli studenti che, contemporaneamente, abbiano un impiego. Ripristinato, ma solo per quest’anno accademico, il bonus di maturità utile per l’accesso alle facoltà a numero chiuso. Dal punto di vista dei provvedimenti legislativi la settimana finisce qui, a meno del possibile approdo …

“Il valore dell’equità”, di Luca Landò

Ho visto un film. E chi se ne frega, direte voi. Vero, se non fosse che il regista è Robert Reichm ex ministro del Lavoro di Clinton e oggi professore di Economia a Berkeley. Si intitola «Inequality for all» (diseguaglianza per tutti) ed è nelle sale americane dal 29 settembre. Avete letto bene: nei cinema di quello strano Paese proiettano una pellicola che parla di economia e di società, di politica insomma. La tecnica è quella di Michael Moore, con l’autore che gira per gli States a mostrare quello che non va dal punto di vista sociale. Cammina per Wall Street, passa sotto i grandi palazzi del potere che conta, quello economico, mostra tabelle e grafici, va nei sobborghi e nelle periferie, entra negli ospedali pubblici e nelle scuole statali, che non sono la stessa cosa delle cliniche private e dei licei più esclusivi. E’ un film di denuncia, ma anche di proposta. Perchè il messaggio è chiaro: siamo il Paese più ricco del mondo, dice Reich, ma questa ricchezza è nelle mani di pochi, …

“Decreto 104 (e non solo) a rischio di approvazione”, di Reginaldo Palermo

Le dimissioni di Giancarlo Galan aprono un caso politico molto serio. Il Governo potrebbe essere costretto a porre la questione di fiducia in aula e a quel punto tutto potrebbe accadere. L’avvio del dibattito conclusivo della Camera sulla conversione in legge del decreto 104 è previsto per il pomeriggio di lunedì 28 ottobre, mentre il voto conclusivo dovrebbe arrivare il giorno successivo o, al più, mercoledì 30. Dopo le dimissioni da relatore di Giancarlo Galan, il ricorso al voto di fiducia è ormai certo. Al centro della contesa c’è la questione della copertura finanziaria che il Governo ha individuato nell’aumento delle accise sulla birra e che invece Galan intendeva sostituire con una revisione delle imposte su alcuni tipi di operazioni postali, nell’intento – ha detto in Commissione “di rendere la società Poste italiane ‘più povera’, ponendola allo stesso livello dei privati”. Il rappresentante del Governo, il sottosegretario Gianluca Galletti, è stato però irremovibile (“Il Governo si deve presentare davanti al Parlamento come un unico soggetto e, quindi, non solo in quanto rappresentante del Ministero dell’istruzione”) …

“Giallo sul decreto Monti. E sul blocco dei gradoni”, di Carlo Forte

È giallo sull’inabissamento dello schema di decreto presidenziale varato dal governo l’8 agosto scorso. E sul destino degli scatti di anzianità. Il provvedimento, che risale al governo Monti, aveva superato pressoché indenne il vaglio delle commissioni parlamentari e degli organi di controllo. Ma poi, atteso in Gazzetta ufficiale, non se ne è saputo più nulla. E le disposizioni in esso contenute hanno preso nuovamente forma nel disegno di legge di stabilit à. Sebbene, stando alla bozza del provvedimento, con qualche modifica e qualche omissione. Il decreto presidenziale, che è in attesa di essere pubblicato, nelle intenzioni del legislatore doveva essere un decreto di attuazione dell’art.16, comma 1, del decreto-legge 98/2011. Il comma1, infatti, nel disporre la proroga fino al 2014 delle disposizioni che limitano la crescita dei trattamenti economici anche accessori del personale delle pubbliche amministrazioni, delega il governo a disporre la normativa di attuazione. L’esecutivo, però, è andato oltre la delega. Perché nella bozza di decreto ha introdotto delle disposizioni innovative. Il provvedimento prevede il blocco della contrattazione collettiva per altri due anni, senza …