Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

“Il maestro riluttante”, di Massimo Recalcati

In queste settimane che la Scuola riapre le sue porte auguro che ogni insegnante ritrovi il senso del suo lavoro – bistrattato e umiliato economicamente e socialmente – come uno tra quelli più decisivi nella formazione dell’individuo. Auguro loro di saper ritrovare passione nello spiegare una poesia di Ungaretti, le leggi della termodinamica, la deriva dei continenti, una lingua nuova, la bellezza formale di una operazione di matematica o di un teorema di geometria. Auguro che la loro parola riesca a tenere vivi gli oggetti del sapere generando quel trasporto amoroso ed erotico verso la cultura che costituisce il vero antidoto per non smarrirsi nella vita. Nel nostro tempo la scuola di ogni ordine e grado sembra ridotta ad un “esamificio”. L’impeto della valutazione vorrebbe imporre scansioni dell’apprendimento uguali per tutti. Sempre più si sta imponendo una scuola che il “sogno” di un recente ministro della pubblica istruzione codificava con le tre “i” (impresa, inglese, informatica), cioè una scuola fondata sul principio di prestazione. Il nostro tempo non coltiva l’ideale di una scuola autoritaria e …

“Scuola, i nodi irrisolti del sistema di valutazione”, Benedetto Vertecchi

Che i problemi della valutazione coinvolgano profondamente chiunque, in un modo o nell’altro, sia interessato all’attività educativa è del tutto comprensibile. E non è qualcosa che avvenga solo in Italia. Anche se spesso le polemiche si rinfocolano in concomitanza con interventi, o annunci d’interventi, che confliggono con le interpretazioni e gli atteggiamenti individuali o di gruppi, la reattività ha origine dall’interiorizzazione di esperienze educative che, proprio in relazione al modo in cui sono state valutate, hanno assunto determinate caratteristiche ed hanno finito col segnare la rappresentazione dei fenomeni educativi. Quello della valutazione è dunque un problema nei confronti del quale ovunque si manifesta interesse. Il fatto è, tuttavia, che quando in Italia ci si confronta sulla valutazione si rivelano limiti culturali che sono propri delle condizioni che hanno caratterizzato lo sviluppo del nostro sistema scolastico. Sono limiti che hanno come conseguenza la riduzione del significato della valutazione all’apprezzamento delle conoscenze acquisite dagli allievi, o comunque a tratti del loro comportamento strettamente riferiti all’esperienza scolastica. In breve, siamo di fronte a una sineddoche: un concetto in …

“Lettera aperta alla Ministra dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza”, da Se non ora quando – Factory

Gentile Ministra Carrozza, siamo un gruppo di donne che insieme ad altre hanno organizzato la giornata del 13 febbraio 2011, giornata che è rimasta nel cuore di tutte. Le confessiamo che il grande successo di quella manifestazione ci ha riempito di gioia, ma anche ci ha lasciate sgomente dal senso di profonda e drammatica necessità che tante donne portavano nelle piazze, necessità e urgenza di cambiamento, di ossigeno. Ricorderà che in quel periodo le nostre istituzioni, il Parlamento, si trovavano impantanati in storie ridicole trasformate in affari di Stato, si votava sulla nipote di Mubarak. Questa nostra presentazione non serve per farci grandi, ma per poter meglio far comprendere che da quel giorno la necessità e l’urgenza di cambiamento non ci hanno più abbandonate e sono diventate per noi interrogazione quotidiana. Una lettera alle istituzioni di questi tempi è inusuale, troppo divaricata è infatti la forbice tra governanti e governati, troppa sfiducia, troppo sospetto, troppa estraneità. Ma questo non vale per Lei, signora Ministra. A parte la stima grande per la sua storia di scienziata, …

“Ghizzoni: sui ‘Quota96’ non ci arrendiamo”, di Alessandro Giuliani

C’è tanta amarezza. Il personale della scuola che attendeva una deroga per liberarsi dalle sabbie mobili della legge Fornero stavolta ci credeva davvero. Tanti rappresentanti del nuovo Governo, compreso il ministro Carrozza, avevano speso parole di interessamento. I pareri delle commissioni parlamentari erano stati tutti a favore. Come le dichiarazioni di tanti esponenti politici oggi presenti sui banchi del parlamento Invece, per il secondo anno consecutivo, per migliaia di ‘Quota96’ (docenti e Ata con almeno 35 anni di contributi e 61 anni di età anagrafica) è arrivata la doccia fredda: le porte della pensione sono rimaste chiuse. E quelle della scuola, dopo la pausa estiva, si sono riaperte. A mettersi di traverso, è stata la Ragioneria Generale dello Stato. Che, oltre a rilevare il problema della mancanza di fondi, tra i 100 e i 200 milioni di euro, ha fatto rilevare quanto sarebbe stato pericoloso concedere quella deroga: per gli economisti dalla PA il via libera alla scuola avrebbe scatenato la stessa rivendicazione da parte di centinaia di migliaia di dipendenti di altre amministrazioni. Con …

“Scuole italiane fatiscenti e pericolose. Palestre e bagni i luoghi più sporchi”, da repubblica.it

Nell’XI rapporto sullo status degli istituti scolastici di Cittadinanzattiva i numeri parlano chiaro. I problemi più grandi riguardano la manutenzione dei plessi, la presenza di barriere architettoniche e sovraffollamento delle aule. Intanto si aspetta l’Anagrafe dell’edilizia scolastica per sfruttare al meglio i fondi. Le scuole italiane cadono a pezzi. Tra problemi di manutenzione e strutture inadeguate, quello disegnato dall’”XI Rapporto su sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici” da Cittadinanzattiva, che già in passato è stata protagonista di indagini sul tema, è un quadro in chiaro e scuro. Lo studio che ha interessato 165 scuole in 18 regioni (tutte tranne Liguria e Valle d’Aosta), ha evidenziato le anomalie dei plessi italiani che spesso, da luogo di formazione, si trasformano in potenziali pericoli. Sono infatti 29 le tragedie sfiorate quest’anno a causa di crolli di diversa entità. Se da un lato sono aumentati gli istituti che possiedono le certificazioni richieste dalla legge (lo scorso anno solo un quarto delle scuole era in regola con tutte le certificazioni), dall’altro è andato via via peggiorando il loro stato. …

Scuola. Ghizzoni (Pd), escludere spese per edilizia dal patto di stabilità interno

“Rendere finalmente operativa l’Anagrafe dell’edilizia scolastica quale strumento principale di conoscenza e programmazione ed escludere dal Patto di stabilità degli Enti locali le spese di intervento per edilizia scolastica”. Lo dice Manuela Ghizzoni, deputata del Pd e vice presidente della commissione Cultura della Camera intervenendo alla tavola rotonda organizzata da Cittadinanzattiva per la presentazione dell’11esimo rapporto su “Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola”. “Un primo passo è stato compiuto nel recente decreto sulla scuola – prosegue Ghizzoni -, nel quale sono messi a disposizione delle Regioni 40 milioni per la stipula di mutui trentennali per finanziare interventi in materia di edilizia scolastica con oneri di ammortamento a carico dello Stato. Si è quindi intrapreso un cammino che non può essere arrestato e che nella prossima legge di stabilità deve trovare una definitiva conferma. Come sempre il lavoro di Cittadinanzattiva è prezioso. In passato non è sempre stato utilizzato dalla politica ma oggi possiamo osservare con piacere che le cose stanno cambiando. Il Governo Letta invertendo la tendenza degli ultimi anni, ha deciso di stanziare fondi per …

Edilizia scolastica, Ghizzoni “Esportiamo il modello post-sisma”

Viene presentato domani a Roma il rapporto su “Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola”. La parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni sarà uno dei partecipanti alla tavola rotonda organizzata dall’onlus Cittadinanzattiva nell’ambito della presentazione dell’11esimo rapporto su “Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola”, programmata per la mattinata di mercoledì 18 settembre a Roma, a Palazzo Marini. “Credo che si debba fare della ricostruzione post-sisma delle scuole emiliane un modello esportabile – spiega l’on. Ghizzoni – Non è un caso che siano stati invitati a parlare anche i nostri ingegneri, che saranno auditi, in un secondo momento, pure in Commissione alla Camera”. Fare della ricostruzione post-sisma delle scuole emiliane un modello esportabile, non solo in situazioni di emergenza, ma anche nella normale programmazione per la manutenzione, ristrutturazione e il rinnovo del patrimonio edilizio scolastico italiano: è la proposta che la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, vicepresidente della Commissione Istruzione della Camera dei deputati, porterà, nella mattinata di mercoledì 18 settembre, alla discussione dei partecipanti della tavola rotonda organizzata dalla onlus Cittadinanzattiva, a Roma, nell’ambito della presentazione dell’11esimo …