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“Maturità, al Sud i voti più generosi”, di Leonard Berberi

Le polemiche, attese, non sono mancate. Le curiosità nemmeno. Così come le conferme, stavolta supportate da migliaia di informazioni. La prima, su tutte: al Sud è molto più «facile» diplomarsi con un voto alto. Altissimo, in certi casi. E se non ci fosse stato quel vincolo dell’«ottantesimo percentile» — aggiunto dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza — forse ora avremmo migliaia di studenti del Mezzogiorno con in tasca già 8, 9, 10 punti di bonus ancora prima di effettuare il test d’ammissione all’università. Staccando così i colleghi del Nord che da tempo accusano di essere penalizzati dal punteggio finale perché al Settentrione «le commissioni danno voti più bassi». La preoccupazione è legittima. Due o tre punti in più alla prova d’ingresso nelle facoltà a numero chiuso potrebbero far avanzare nella graduatoria finale anche di mille o duemila posti. A confermare il divario sul voto del diploma tra i due estremi geografici dell’Italia — dopo le indagini e i risultati Invalsi — sono i dati pubblicati ieri dal ministero dell’Istruzione sul sito www.universitaly.it che tengono conto …

“Nodo presidi, più prof di sostegno”, da Gazzetta di Modena

«Stiamo pensando a un “provvedimento-scuola” per l’avvio dell’anno scolastico, rivolto principalmente agli studenti, alla loro vita e allo studio». Non si vuole sbilanciare il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sulle misure per la scuola, preannunciate anche dal premier Enrico Letta, che intende portare in Consiglio dei ministri. La complessità dei temi legati all’istruzione è confermata dalle parole di Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento: «Abbiamo bisogno di lavorare qualche giorno in più e quindi il decreto scuola andrà in Consiglio dei ministri credo lunedì 9, comunque prima dell’inizio dell’anno scolastico». Certamente si proporranno norme con l’obiettivo di superare l’impasse dei concorsi per presidi annullati dal giudice amministrativo. Una disposizione che dovrebbe tamponare soprattutto la situazione della Lombardia dove un errore nella scelta delle buste contenenti il cartoncino con le generalità dei candidati ha determinato l’annullamento di alcune fasi della procedura, che dovranno essere rinnovate; di conseguenza, il concorso non si è potuto concludere in tempo per dotare di nuovi dirigenti molte scuole attualmente scoperte. Come ha ricordato nei giorni scorsi la Disal, …

“Precari, entrano 43mila”, di Massimo Franchi

Da una parte la platea, dall’altra i posti realmente a disposizione. Da ieri sappiamo che dei 150mila precari della pubblica amministrazione (esclusi i comparti scuola e sicurezza), solo 96mila sono stabilizzabili: quelli con contratti a tempo determinato, sommando agli 86mila certificati dall’ultimo Conto annuale della Ragioneria generale del 2011 i circa 10mila medici «scoperti» nel frattempo. Di questi però un buon 40 per cento non ha l’altro requisito richiesto: tre anni di contratto nell’ultimo quinquiennio. I posti a concorso per l’anno in corso (ben pochi) e per il 2014 saranno invece non più di 12.400. Cifra che crescerà fino a quota 14.200 nel 2015 e a 17.200 nel 2016. Per un totale definitivo di 43.800 stabilizzazioni in tre anni. BANDI SOLO CON CONTI IN REGOLA Nelle 24 pagine di decreto legge licenziato lunedì dal Consiglio dei ministri le pagine dedicate ai precari della pubblica amministrazione sono ben quattro. Ma per rispondere alla domanda delle domande, «quanti precari verranno stabilizzati?», bisogna armarsi di altre leggi e, soprattutto, di calcolatrice. È il comma 6 dell’articolo 4 (Disposizioni …

“Assunzioni, il 27% resta al palo”, di Carlo Forte

Le graduatorie dei concorsi a cattedre che non saranno approvate definitivamente e pubblicate entro la fine del mese non potranno essere utilizzate per le immissioni in ruolo appena autorizzati: 11.268. E quindi, almeno per quest’anno, i vincitori di concorso rimarranno fuori e gli uffici dovranno continuare a scorrere le graduatorie dei concorsi del 2000 e, in alcuni casi, addirittura quelli del 1992. Secondo quanto risulta a Italia Oggi, il 73% delle procedure concorsuali dovrebbe andare a buon fine entro il 31/08; il 22% rischia di andare fuori perché le prove orali non sono ancora state terminate, mentre il 5% è già matematicamente fuori tempo massimo. I ritardi sono concentrati in massima parte in Toscana e Sicilia. Ciò non vuole dire che i neovincitori rimarranno fuori per sempre. Dal ministero dell’istruzione rassicurano che dovranno attendere solo il prossimo anno. «Rimane comunque garantito per i vincitori del concorso indetto con D.D.G. 82/2012» si legge nell’allegato A della circolare applicativa del decreto sulle immissioni in ruolo «il diritto all’assunzione nel triennio di validità delle relative graduatorie di merito, …

“La funzione educativa dimenticata”, di Alessandro D’Avenia

Per fare una splendida lezione scolastica non serve avere una vita morale altrettanto splendida. Ma se si scopre un professore ad approfittare del suo fascino per mescolarsi a studentesse minorenni c’è materia a sufficienza per riempire le nostre orecchie assetate di scandali e i nostri cuori affamati di capri espiatori. La notizia fa ancora più notizia proprio perché si tratta di un professore e la sua professione è di quelle in cui pubblico e privato tendono a coincidere, come tutte le professioni grazie alle quali delle vite «in formazione» sono affidate ad altri. Vale tanto per il politico a cui ne sono affidate migliaia quanto per l’insegnante a cui ne sono affidate alcune decine. Ma non per questo vale la pena parlarne, niente di nuovo sotto il sole. Colpevole o no dei fatti di cui è incriminato (e non voglio entrare nel merito perché non sta a me giudicare) la credibilità professionale del docente è finita. Perché? Perché per essere un bravo docente non basta saper spiegare Dante e Manzoni magnificamente tanto da non farli …

“Al via le “misure di accompagnamento” per le Indicazioni per il primo ciclo”, di Giancarlo Cerini

Ad un anno ormai dall’approvazione definitiva delle Indicazioni nazionali per il primo ciclo (DM 254/2012) sono in fase di decollo le “misure di accompagnamento”, che dovrebbero garantirne una attuazione informata e partecipata da parte dei docenti e delle scuole. Troppo spesso nella nostra scuola innovazioni importanti (ed i “programmi” relativi all’intero primi ciclo dovrebbero esserlo) sono state preannunciate nei documenti ufficiali, ma poi abbandonate al loro destino senza adeguati supporti informativi e formativi per il personale. Sono sotto gli occhi di tutti la scarsa attenzione che negli ultimi anni è stata data alla formazione permanente degli insegnanti e l’esiguità delle risorse ad essa destinata. Quindi sono da salutare come segno positivo, ed in controtendenza, le circolari ed il relativo documento di accompagnamento(1) che avviano per il prossimo a.s. 2013-2014 un progetto di formazione rivolto alle scuole, associate in rete, con proposte -si spera- di carattere innovativo. C’è solo da sperare che l’azione possa usufruire di risorse più consistenti di quelle per ora messe a disposizione e che l’iniziativa possa protrarsi per alcuni anni, per produrre …

“Scuola, assunzioni a metà. Mancano le graduatorie”, di Valentina Santarpia

Solo meno della metà delle graduatorie del «Concorsone» è definitiva: a sette giorni dal termine ultimo stabilito perché i nuovi docenti entrino in ruolo per l’anno scolastico 2013-2014, le commissioni regionali ancora arrancano: a rivelarlo è il monitoraggio che, giorno per giorno, sta effettuando Orizzontescuola.it sulla base dei dati degli uffici scolastici regionali. Ad oggi, esclusivamente le province autonome di Bolzano e Trento e la Valle d’Aosta hanno le graduatorie finali, mentre Lazio e Toscana hanno gettato la spugna. La regione Lazio ha comunicato, il 21 agosto, che «non sarà in grado di pubblicare alcuna graduatoria definitiva entro il 31 agosto», mentre la Toscana ha specificato che potrà fornire i vincitori solo per tre classi di concorso. E ci sono molte altre Regioni, come la Campania o l’Emilia Romagna, che hanno fino ad ora graduatorie provvisorie in tutte le categorie. In base ad una prima stima, questo significa che appena 3200 vincitori del nuovo concorso potranno realisticamente prendere servizio: non solo perché in molti casi le procedure per le prove orali sono state rallentate oltre …