Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Concorso prof, giallo sui posti", di Mario D'Adamo

Non si è ancora asciugato l’inchiostro sul codice di comportamento dei pubblici dipendenti che si viene a conoscenza di comportamenti ostruzionistici contrari alle nuove regole. Il Tribunale amministrativo del Lazio, sezione terza bis, ha ordinato al ministero dell’istruzione di consegnare ai concorrenti che li richiedano copia delle tabelle e dei tabulati utilizzati per il computo degli 11.542 posti di insegnante messi a concorso con bando n. 82 del 24 settembre 2012 dall’allora ministro dell’istruzione, Francesco Profumo (sentenza n. 5242/2013). Il 20 e il 26 marzo scorsi alcune candidate avevano chiesto, ai sensi dell’art. 22 della legge n. 241 del 1990 sulla trasparenza e i procedimenti amministrativi, l’accesso a tale documentazione, ma il ministero non aveva dato loro alcuna risposta e si era così formato il cosiddetto silenzio – rifiuto. Presentato ricorso al tribunale amministrativo del Lazio, la sezione terza bis lo ha accolto, ordinando al ministero di evadere la richiesta. Non bastano codici deontologici di comportamento sempre più severi per indurre nelle amministrazioni pubbliche comportamenti virtuosi, pratiche anticorruttive e di rispetto dei diritti dei cittadini, …

"Se un viaggiatore finlandese in una calda giornata di giugno. A proposito di “maturità” e prima prova", di Antonio Valentino

Resto sempre e sinceramente affascinato dai temi che propongono ogni anno agli esami di stato. Esami che giornali e televisione si ostinano a chiamare “maturità”, come se non ci fosse stata una legge, più di 15 anni fa (n. 425/’97), che ne cambiava i connotati prevedendo modalità e accertamenti più puntuali e rigorosi (vi si parla per la prima volta nientemeno che di certificazione delle competenze; che decolla però – ovviamente a parole1 – solo più di un decennio dopo). Il cambiamento di pelle del ’97 stava a significare che l’esame non doveva avere alcuna pretesa di verificare e valutare la “maturità”, ma solo la preparazione del candidato, in termini di obiettivi formativi raggiunti a seguito di azioni didattiche effettivamente e intenzionalmente messe in campo dalla scuola. Di queste – nella normativa vigente – si prevede dia conto il Documento di classe che si elabora entro il 15 maggio e che riporta “i contenuti, i metodi e i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formatiuvo, i criteri e gli strumenti di valutazione, gli …

"Quei temi troppo belli per gli esami di maturità", di Marco Lodoli

Una vera prova di maturità, un vero confronto con le paure e le speranze di una giovinezza che sta per lasciare il porto quasi sicuro della scuola e avventurarsi nel mare aperto e tempestoso della vita adulta: così mi suonano queste tracce su cui i nostri diciottenni hanno dovuto ragionare. UNA vera prova di maturità, un vero confronto con le paure e le speranze di una giovinezza che sta per lasciare il porto quasi sicuro della scuola e avventurarsi nel mare aperto e tempestoso della vita adulta: così mi suonano queste tracce su cui i nostri diciottenni hanno dovuto ragionare. Di sicuro sono serviti i testi scolastici, la preparazione di migliaia di ore passate in un banco, le lezioni appassionanti o un po’ noiose degli insegnanti, ma stavolta mi sembra che ai candidati sia stato chiesto uno scatto di personalità, la dimostrazione di non essere stati assenti o distratti mentre il mondo, in questi anni, in questi mesi, produceva i suoi problemi e le sue contraddittorie soluzioni. Bisogna aver studiato, ma bisogna anche aver letto …

Dl Imu-Cig: Boccia (Pd), via libera a emendamento Coscia per personale scuole enti locali

Primo passo per superare criticità manovra Fornero per esodati di tutto il comparto. La commissione Bilancio, dopo la sospensione della discussione in Aula sul Dl IMU-Cig, è intervenuta modificando il parere del governo e dando il via libera all’emendamento dell’on. Coscia in base al quale i contratti di lavoro nella scuola degli Enti locali – sottoscritti per esigenze temporanee e sostitutive per il personale educativo e scolastico di asili nido e scuole d’infanzia – possano essere prorogati o rinnovati fino al 31 luglio 2014. “In questo modo – spiega il presidente della Commissione, Francesco Boccia – è stato di fatto ristabilito il concetto che l’anno scolastico (per il momento degli enti locali) termina secondo il calendario dei tempi della scuola e non secondo l’anno solare. L’emendamento riguarda esigenze temporanee o sostitutive ma rappresenta un primo passo verso la risoluzione di alcuni nodi contenuti nella manovra previdenziale dell’ex ministro Fornero relativi alla scuola statale e sollevati dal Comitato 96: la norma Fornero prevede infatti, del tutto erroneamente, pensionamenti a gennaio anziché settembre. La questione è oggetto …

"Quando un esame di Stato uguale per tutti gli studenti?", di Andrea Gavosto*

Vale la pena ritornare sulla decisione del ministro Carrozza, che con un decreto ha pochi giorni fa modificato i test di ingresso ai corsi di laurea a numero chiuso o programmato: medicina, professioni sanitarie, veterinaria, architettura. La vicenda, infatti, al di là degli aspetti tecnici e delle conseguenze immediate per gli studenti, ha messo in luce un importante nodo critico che riguarda il futuro dell’istruzione secondaria e universitaria in Italia. Due i punti controversi su cui è intervenuto il nuovo ministro: la data dei test, che da luglio slitta nuovamente a settembre, almeno per il prossimo anno accademico; il calcolo del cosiddetto bonus maturità, che nelle intenzioni del suo predecessore, Francesco Profumo, attribuiva fino a 10 punti sulla base del voto di maturità, ricalcolato però in relazione alla distribuzione dei voti nella medesima scuola nell’anno scolastico precedente. Perché questo accorgimento? Non è un’inutile complicazione? No: sappiamo, infatti, da tempo che i voti dell’esame di Stato non sono confrontabili fra territori diversi e scuole diverse (o anche all’interno della stessa scuola), dipendendo da quanto la commissione …

Politicamente corretto… Note a margine delle dichiarazioni programmatiche del Ministro M.C.Carrozza alle Camere", di Giancarlo Cerini

Come non condividere le nobili dichiarazioni di principio rese dal neo ministro Maria Chiara Carrozza il 6 giugno 2013 di fronte alle Commissioni riunite di Camera e Senato: maggiori attenzioni e investimenti nell’istruzione per promuovere la “ricchezza” della nazione e delle persone, per uguali opportunità per tutti, per una scuola palestra di legalità, ecc. Come non essere d’accordo sulla vision che mette al centro del programma d’intenti i principi della credibilità, della trasparenza, della coesione sociale: quasi un mix di efficienza e di solidarietà, compatibile con la stagione delle “larghe intese”. Magari l’incipit è troppo connotato dal lessico degli economisti (allocare le risorse, accountability, budget, valutazione ex-post, stakeholder, benchmarking…), ma di necessità occorre fare virtù: un po’ siamo già abituati al linguaggio e oggi per convincere i “signori del Tesoro” (in Europa e in Italia) a sfondare i confini blindati della spesa pubblica bisogna essere molto credibili e dimostrare conti alla mano che ciò che si spende in istruzione ritorna – con interessi aggiunti – per lo sviluppo del paese. Ma scavando sotto lo strato …

"Scuola, edilizia e ricerca. Cambia tutto", di Luciana Cimino

Le disuguaglianze sono un fardello». La ministro all’istruzione Maria Chiara Carrozza ha ben presente i dati che negli ultimi anni hanno evidenziato un calo degli iscritti all’università. È ricercatrice, è stata rettore, non ha bisogno sul tema di farsi una cultura. Negli ultimi due giorni in diversi impegni e convegni su scuola e diritto allo studio lo ha detto chiaramente: «Intendo affrontare il tema a tutto tondo con il ministero dell’economia e del lavoro, per dare un futuro alle giovani generazioni, dando piena concretezza all’articolo 34 della Costituzione ». Per cominciare parte dalle case dello studente, finora in numero nettamente inferiore agli aventi diritto. Dichiara che è il momento, dopo anni di tagli, di «affrontare in modo complessivo il tema del welfare universitario, considerando come priorità nel corso del mio mandato il tema delle residenze universitarie». E per la prima volta parla di «scandalo» in riferimento al fenomeno tutto italiano degli idonei non vincitori. E cioè coloro che pur avento diritto per reddito e per merito alla borsa di studio non la ricevono per la …