Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Perchè bisogna leggere i classici", di Benedetto Vertecchi

Oggi la cultura dell’educazione tende a ignorare i classici, appiattendo il dibattito su questioni o soluzioni contingenti. Eppure, proprio dalla lettura dei classici possono derivare nuove e più impegnative interpretazione anche per i problemi attuali. Nel 1658 fu pubblicato, a Norimberga, un libro che avrebbe avuto, nei due secoli successivi, un’enorme diffusione, in particolare nei paesi dell’Europa riformata. Si trattava dell’Orbis sensualium pictus di Jan Amos Komensky (latinizzato in Comenius, donde l’italiano Comenio). Il libro aveva un impianto didattico che rispondeva all’esigenza di avviare insieme alla conoscenza di una lingua volgare (nella prima edizione dell’opera era il tedesco) e del latino. Fungevano da elemento di congiunzione e da stimolo per l’apprendimento le illustrazioni poste in testa alle pagine: il testo era organizzato in due colonne, una per ciascuna lingua. Le parole usate nel testo erano associate a numeri che corrispondevano a elementi presenti nella tavola illustrativa in testa alla pagina, facilmente identificabili perché associati agli stessi numeri. In pratica, Comenio aveva ideato e realizzato una proposta didattica complessa, che consisteva nello stabilire un parallelismo tra …

"Ddl semplificazioni, addio ai certificati di idoneità psico-fisica per docenti e Ata", da La Tecnica della Scuola

Presto in CdM due testi che cambieranno alcune consuetudini anche nel mondo del pubblico impiego. Come quella che i suoi lavoratori, poiché categorie non a rischio, saranno esentati dalla presentazione all’atto dell’assunzione dei certificati di sana e robusta costituzione. Le altre novità: titoli di studio anche in lingua inglese, certificati scolastici utili a ottenere la cittadinanza degli stranieri nati in Italia, “borsa di mobilità” per gli studenti delle superiori più bravi. Ci sono diverse novità riguardanti da vicino il mondo della scuola nella “pioggia” di semplificazioni che i tecnici del Governo Letta hanno messo nero su bianco nelle bozze di due diversi provvedimenti e che dovrebbe presto essere presentato al Consiglio dei ministri. L’iniziativa del Governo, finalizzata, che come ha spiegato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni porterà ad “una ulteriore riduzione degli oneri amministrativi”, è composta da un doppio testo: un decreto di 15 articoli (che non è escluso possa diventare parte integrate del “decreto del fare”) e un ddl di 82 articoli che spazia da fisco a lavoro, da privacy ad ambiente, contenente misure …

"Sta franando il concorso a cattedre", di R.P., da La Tecnica della Scuola

In Piemonte le prove orali rimandate a settembre per difficoltà nel reperimento di esperti di lingua straniera e di informatica. Non è da escludere un effetto domino in altre regioni, prima di tutto la Toscana. Il testo del comunicato diramato in queste ore dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte è quasi incredibile. Lo riportiamo integralmente: “A seguito della difficolta’ riscontrata da questo ufficio scolastico regionale nel reperire i componenti da aggregare alle commiossini giudicatrici che, nelle prove orali, devono procedere all’accertamento delle conoscenze informatiche e delle lingue straniere, le prove orali per le procedure concorsuali per la scuola primaria e per la scuola dell’infanzia sono rinviate successivamente al periodo estivo”. Il significato è dirompente ma assolutamente inequivocabile: le prove orali sono sospese e riprenderanno a settembre. I docenti vincitori di concorso, quindi, non potranno prendere servizio il 1° settembre come dal Ministero si sono invece sempre affrettati ad assicurare. L’Usr del Piemonte parla di difficoltà nel reperire componenti aggiunti ma è probabile che i problemi riguardino anche la regolare composizione delle commissioni. A questo punto l’effetto …

"Idee e metodo ci sono. Basteranno?", di Antonio Valentino

Le linee programmatiche su scuola, univerità e ricerca che il Ministro Carrozza ha presentato qualche giorno fa alle Commissioni del Senato e della Camera sono un buon esempio di come si vorrebbe essere informati, e coinvolti – da chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica – sulle cose che si vogliono fare, e perchè e come e con quali priorità. Nelle passate settimane in verità si aveva quasi l’impressione di essere senza ministro. Essendo stati abituati da sempre (con qualche eccezione) a dichiarazioni di neo nominati che parlavano prima ancora di informarsi. Va dato atto all’on. Carrozza che le cose dette nell’audizione appaiono tutte pensate dopo essere state studiate; e studiate anche con esperti che evidentemente sapevano quello che dicevano. Forse, si potrebbe dire addirittura che ha studiato troppo, avendo presentato linee di indirizzo del suo dicastero la cui realizzazione probabilmente richiederebbe più di una legislatura. Ma penso che la messa a punto di un quadro generale sullo stato dell’arte del nostro sistema scolastico e universitario fosse assolutamente necessario per meglio definire un programma …

Mozione approvata alla Camera dei Deputati su scuola, università e cultura

Ieri è stata approvata alla Camera dei Deputati la mozione Pd – Pdl che impegna il Governo a favore di Scuola, Università e Cultura. Il Pd lunedì scorso aveva presentato una propria mozione su cui c’è stata la convergenza delle forze di maggioranza. Le questioni che riguardano Quota 96 e Inidonei erano presenti solo ed esclusivamente nella mozione Pd e sono confluite in quella unitaria. Gli impegni assunti dal Governo sono di buon auspicio per la risoluzione di queste questioni. ****** Testo Mozione approvata La Camera, premesso che:     il recente rapporto Ocse 2012 evidenzia come la media di investimenti in istruzione dei paesi membri sia cresciuta fortemente negli ultimi anni e risulti pari al 5,7 per cento del Pil, ma l’Italia si colloca al di sotto della media, investendo solo il 4,5 per cento del Pil. Penultimi in graduatoria, davanti solo alla Slovacchia. Eppure è dimostrato che la maggiore spesa per istruzione produce rendimenti certi, come un maggior gettito fiscale ed una maggiore occupabilità e la stessa Banca d’Italia sostiene, sulla base di complesse analisi, …

"La scuola vista dai ragazzi. Paure e un Invalsi democratico", di Luciana Cimino

Si aspettavano qualche migliaio di risposte, ne sono arrivate quasi 100mila. La consultazione studentesca elaborata dalla Rete degli Studenti e somministrata nelle scuole di tutta Italia ha visto una partecipazione massiccia. Quella che ne è uscita è una piattaforma politica ma anche il ritratto di una generazione. I risultati sono stati presentati ieri mattina alla Sala Mercede della camera dei Deputati, davanti alla FlC-Cgil, a associazioni della scuola e organizzazioni studentesche e ad alcuni parlamentari. «Volevamo rovesciare il rapporto tra chi scrive le riforme e gli studenti, alle leggi calate dall’alto contrapponiamo un forma di democrazia partecipata, un modello che però in questi anni non è mai stato preso in considerazione», dice Roberto Campanelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti. Il referendum è partito il 15 aprile per finire il 4 maggio. «Interrogare sulle ansie di una generazione, che vive pure la crisi, ha un valore non solo politico ma anche culturale». Difatti il principale problema evidenziato dagli studenti con il 73.4% delle indicazioni è la paura della precarietà e l’incertezza nel futuro lavorativo. Tutte le …

"Pensioni, Fornero al palo", di Franco Bastianini

Quella che inizierà il 17 giugno sarà una settimana di passione per le migliaia di docenti e di personale Ata della scuola per i quali la riforma Fornero aveva escluso dalla possibilità di poter fare valere, ai fini dell’accesso al trattamento pensionistico, i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla previgente normativa perché non posseduti alla data del 31 dicembre 2011. L’ufficio di presidenza della commissione lavoro della camera ha posto all’ordine del giorno dei lavori la proposta di legge n. 249, presentata il 15 marzo 2013, primo firmatario Manuela Ghizzoni (Pd). E un impegno a risolvere il problema è stato espresso anche dal ministro Carrozza, nel suo intervento programmatico davanti al parlamento. La proposta di legge, costituita di soli due articoli, prevede che le disposizioni in materia di requisiti per accedere al trattamento pensionistico di anzianità e/o di vecchiaia e di regime delle decorrenze vigenti prima dell’entrata in vigore dell’art. 24, comma 14 del decreto legge 201/2011 (per la pensione di anzianità non meno di sessanta anni di età e trentasei di contribuzione, o indipendentemente …