Tutti gli articoli con tag: diritto allo studio

Lo StudentAct visto da me: quattro gambe per il tavolo che sorregge l’art. 34 della Costituzione

Una misura mai applicata in Italia, la no tax area, e tre provvedimenti complementari in grado di allargare la risposta a diverse sfaccettature dello stesso bisogno, il diritto allo studio universitario. Una sorta di tavolo con quattro gambe: tutte insieme garantiscono l’equilibrio, se ne viene a mancare una, il tavolo si ribalta. Il tavolo, nel mio immaginario, è il dettato dell’articolo 34 della Costituzione, laddove dice che “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Le quattro gambe sono i provvedimenti contenuti nella legge di bilancio appena presentata dal Governo. In quelle quattro gambe c’è molto del mio lavoro, ma anche di quello di tutti i colleghi del Pd e delle altre forze politiche che, in questi anni, si sono interessati al diritto allo studio. Nel luglio scorso, alla Camera è stata approvata una mozione a mia prima firma sull’accesso all’università, promossa anche a fronte degli sconfortanti dati circa le percentuali di immatricolati e di laureati del nostro Paese. Quella mozione impegnava il Governo …

Legge Bilancio, nello Student act ci sarà la “no tax area”

“La prossima legge di Bilancio dovrà affrontare un tema non più rinviabile, quello del supporto all’accesso universitario dei ragazzi delle fasce sociali meno abbienti, in particolare quelli che mostrano attitudini verso lo studio, ma che, se non sostenuti economicamente, non potrebbero proseguire la loro formazione. L’Italia è in coda ai Paesi Ocse per numero di laureati: il dato deve preoccupare perché le competenze sono una delle leve fondamentali per garantire l’innovazione necessaria a far ripartire il nostro tessuto economico e permettere la promozione sociale personale. Da componente della Commissione Istruzione della Camera ho lavorato a lungo su questi temi insieme ai colleghi in Parlamento e alla segreteria tecnica del sottosegretario Faraone. La discussione che si è sviluppata all’interno del Pd, e anche nel confronto con le altre forze parlamentari, ha confermato che il problema deve essere affrontato con uno spettro organico di interventi e di impegni finanziari. E’ per questo che, come ha preannunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, la Legge di Bilancio prevedrà un pacchetto di misure attese da tempo da …

Più studenti all’università, per un sistema universitario nazionale solidale, sostenibile, smart

In tarda mattinata, la Camera ha approvato una mozione, a mia prima firma, che impegna il Governo ad assumere precise misure per non sprecare il talento e il valore di migliaia di giovani diplomati che ogni anno, per decisione autonoma o per costrizione, non proseguono gli studi o la loro formazione. Tra le misure proposte e accolte dal Governo, ci sono la stabilizzazione delle risorse del Fondo integrativo per il diritto allo studio e il loro progressivo incremento, l’istituzione di una “no tax area” per gli studenti con reddito familiare basso e la relativa compensazione per i bilanci degli atenei statali nonchè l’indicazione di interventi migliorativi per la ripartizione del Fondo di finanziamento degli atenei statali, in particolare per contrastare i divari territoriali. Per chi fosse interessato, cliccare qui per leggere il testo della mozione approvata. La discussione in Aula aveva preso avvio diverse settimane fa: ecco il mio intervento, lungo (me ne rendo conto), ma credo di poter dire anche circostanziato, senza tema di essere smentita. In calce, chi avesse interesse all’argomento, ma poco tempo a disposizione, pongo la mia dichiarazione …

Università, torna d’attualità il dibattito sulla contribuzione studentesca

Il diritto allo studio torna al centro del dibattito politico. Oggi un importante quotidiano nazionale ha dato notizia della ripresa della discussione in Commissione Istruzione alla Camera su un tema caldo: la contribuzione universitaria. Che il tema sia centrale per il futuro dei nostri giovani e delle nostre università lo conferma anche l’interesse suscitato da un’affermazione fatta ieri dal presidente del Consiglio Renzi nel corso della diretta social “Matteo risponde”. A un partecipante che chiedeva maggiore coerenza di azione sul fronte tasse universitarie, il premier ha confermato che, pur trattandosi di un tema complesso, l’auspicio era che, nelle prossime settimane, ci potesse essere qualche segnale positivo. Naturalmente questo è anche il mio auspicio visto che sono l’autrice di una delle due proposte di legge presentate in materia, la mia per il Pd e quella del Movimento 5 stelle. Entrambe sono state depositate a inizio legislatura. Per chi volesse saperne di più ecco il file pdf del testo della mia proposta di legge sulla “Disciplina della contribuzione studentesca per le università statali e le istituzioni statali …

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Soglie Isee, “Accolte le istanze degli studenti”

Approvata all’unanimità in Commissione Cultura della Camera la risoluzione che impegna il Governo a rivedere la normativa Isee e Ispe per estendere la platea dei beneficiari del diritto allo studio universitario, presentata dalla deputata modenese del Pd Manuela Ghizzoni. Ecco il suo commento: “Il primo dato di soddisfazione è che siamo riusciti a concordare una risoluzione unitaria che, alle prime firme di Pd, Si-Sel e Movimento 5 stelle, ha aggiunto il voto di tutti parlamentari presenti in Commissione, anche grazie al lavoro svolto nella raccolta dati e nell’ascolto di tutti i soggetti interessati, dalle Regioni ai rappresentanti degli studenti, al Ministero. La seconda ragione di soddisfazione è che il ministro dell’Istruzione ha già fatto proprio e accolto uno degli indirizzi contenuti nella risoluzione annunciando di innalzare le soglie Isee (23mila euro) e Ispe (50mila euro) come richiesto da noi parlamentari e dai rappresentanti degli studenti. Con le nuove soglie si amplierà la platea degli idonei ai benefici del diritto allo studio. Questa platea aveva subito una contrazione significativa in virtù delle nuove modalità di calcolo …

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La sfida è ampliare la platea, recuperando anche gli studenti dei ceti più poveri

  Vi propongo l’articolo che ho scritto per Scuola24 il 22 febbraio 2016 sul tema dell’inclusione anche in ambito scolastico. Arrivano i primi dati utili per valutare, su basi obiettive, gli effetti delle politiche di inclusione affidate al nuovo modello di calcolo dell’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) nel campo del diritto allo studio universitario (Dsu). In occasione della discussione in commissione Cultura della Camera di una risoluzione concernente l’accesso alle prestazioni del Dsu (vale a dire borsa di studio, posto alloggio, mense, trasporti, etc.), i dati forniti dal ministero del Lavoro per il 2015, primo anno del nuovo Isee, hanno acceso un primo faro sulla situazione denunciata l’anno scorso dalle associazioni studentesche, cioè la perdita o il mancato accesso alla borsa di studio da parte di molti studenti universitari le cui condizioni economiche familiari non erano cambiate dal 2014. Si tratta di informazioni “fresche”, aggregate per il momento a livello nazionale, pertanto inadeguate a restituire la complessità del composito quadro regionale del diritto allo studio, ma ugualmente utili per alcune osservazioni generali. Il primo …