"Occupazione, quando la laurea non basta", di Christian Benna
L’università della vita boccia i dottori. Succede in Italia dove il pezzo di carta rimane nelle tasche di 200mila laureati fermi al palo della disoccupazione. Il record negativo è certificato dall’Istat: nel 2011 il numero di giovani a spasso con titolo di studio conseguito in un delle facoltà della Penisola è aumentato del 27%. Non stupisce quindi che nella nuova ondata migratoria, 100 mila italiani in fuga solo lo scorso anno, uno su tre possiede almeno una laurea. La crisi degli atenei, va a braccetto, in un valzer sul Titanic, con la crisi dell’economia e del lavoro. Le università italiane negli ultimi dieci anni hanno perso 58 mila studenti; con calo delle matricole pari al 17% sul totale della popolazione universitaria. Come se in un decennio — quantifica il Consiglio universitario nazionale — fosse scomparso un ateneo come la Statale di Milano. Un’emorragia che si traduce in tracollo nelle classiche Ocse in quanto a percentuali di laureati tra 30 e 34 anni: l’Italia scivola al 34esimo posto su 36 paesi, a quota 19% contro una …