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Università, Ghizzoni e Galli “Missioni fondamentali per la ricerca”

I parlamentari modenesi Pd hanno interrogato i ministri dell’Istruzione e dell’Economia. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Carlo Galli hanno depositato una interrogazione a risposta in Commissione indirizzata al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al ministro dell’Economia e delle Finanze per tentare di salvaguardare il regolare svolgimento delle attività di ricerca delle università italiane messo in serio pericolo dalla “stretta” ulteriore sulle spese per missioni contenuta in una recente circolare della Ragioneria dello Stato.

Le attività di ricerca nelle Università si basano anche sul necessario confronto con quanto stanno facendo altri enti nel mondo e sul controllo delle fonti che, non sempre, com’è naturale, sono vicine a casa. E’ per questo che la “stretta” sulle spese per missioni già prevista nel 2010 dall’allora governo Berlusconi, ma resa ancor più pressante con una circolare emanata nel febbraio scorso dal dipartimento della Ragioneria dello Stato rischia seriamente di mettere in discussione il regolare svolgimento dell’attività di ricerca degli studiosi italiani. L’argomento oggi è stato portato direttamente sul tavolo del ministro dell’Istruzione Profumo e di quello dell’Economia Grilli dai parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Carlo Galli. Con una interrogazione a risposta in Commissione, Ghizzoni e Galli spiegano come la circolare in questione abbia dato una interpretazione ancor più riduttiva della normativa tanto che si corre seriamente il rischio che una Università possa avere i fondi per sostenere la missione all’estero di un suo ricercatore, ma non li possa poi materialmente spendere. “La ricerca implica spesso la mobilità degli studiosi, nazionale e internazionale. – spiegano i deputati Ghizzoni e Galli – La partecipazione a convegni e seminari, le visite di studio in musei, scavi archeologici, laboratori, biblioteche, sono attività che fanno ordinariamente parte dei doveri dei ricercatori, e spesso costituiscono parte considerevole del loro lavoro. La ricerca scientifica stava già morendo per i tagli continui alle risorse stanziate, adesso al danno si aggiunge anche la beffa. I primi tagli alle spese per missioni risalgono alla gestione Gelmini-Tremonti, ora il governo Monti sta continuando su quella stessa strada. Non sono sprechi: la ricerca non può prescindere dalla mobilità degli studiosi. Occorre – concludono Ghizzoni e Galli – che dai ministeri competenti arrivi un’interpretazione della circolare che consenta di salvaguardare il regolare svolgimento della maggior parte delle attività di ricerca”.