Anno: 2008

“Così il Pd può «aiutare» la Gelmini”, di Salvatore Vassallo

dal Corriere della sera del 15.12.2008 Caro Direttore, a partire da oggi inizia alla Camera l’esame del cosiddetto «decreto Gelmini» sull’Università, già approvato al Senato. Con le vacanze alle porte e un cumulo di decreti in scadenza, esistono pochi margini, che tuttavia andrebbero sfruttati con grande senso di responsabilità da parte di maggioranza e opposizione, per migliorarne i contenuti e avviare una seria discussione bipartisan sulla riforma del sistema universitario. In questo caso le liturgie barocche del bicameralismo perfetto potrebbero tornare utili. Che il decreto abbia bisogno di miglioramenti lo ha rilevato anche l’ufficio studi della Camera e lo hanno detto, la scorsa settimana in Commissione cultura, componenti autorevoli dei gruppi Lega Nord e Pdl, i quali hanno segnalato la necessità di sanare quanto meno alcune ambiguità interpretative del testo riguardo ai concorsi, a costo di rinviarlo in terza lettura al Senato. Se questo accadesse, e se i passi indietro sulla politica dei tagli a prescindere fossero un po’ meno aleatori, anche il Pd sarebbe indotto a ripensare l’atteggiamento tenuto in prima lettura, dato che …

Pensioni, Brunetta pensa alle donne “mandarle dopo ma per il loro bene”

Secondo il ministro occorre alzare l’età pensionabile della forza lavoro femminile “Sono discriminate due volte, lavorando di più recuperano parità”.  Calderoli: “La prendiamo come una battuta”. Il no dei sindacati Le donne “sono discriminate due volte”, facendole lavorare più a lungo il problema si riduce. E’ la convinzione del ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, che ha annunciato oggi la creazione di un gruppo studio per valutare “costi e benefici dell’invecchiamento attivo di donne e uomini, che dovranno andare in pensione tutti alla stessa età”. Ma l’idea non piace alla Lega. “Brunetto-scherzetto!”, ironizza Roberto Calderoli. Per il Carroccio, aggiunge secco, l’età pensionabile delle donne “va bene così”. E poi una proposta del genere andava prima discussa nella maggioranza, come si fece l’ultima volta che si parlò della riforma delle pensioni. E anche allora la Lega disse no. Non bisogna pensare solo all’aspetto finanziario, ma anche al ruolo della donna nella società, che non si può sottovalutare, dice Calderoli. E anche i sindacati bocciano, con diverse sensibilità, le parole di Brunetta. Secondo il ministro della Funzione …

«Per la ripresa occorre una prospettiva europea«,di Donata Gottardi

È stata una settimana intensa dal punto di vista dell’economia e delle finanze questa che si sta chiudendo a Bruxelles. Qui al Parlamento europeo, in commissione Economica e Monetaria, abbiamo avuto uno scambio di vedute con il Presidente della BCE, Trichet, e il commissario Almunia per valutare l’andamento della crisi economica e finanziaria e l’adeguatezza sia delle misure di politica monetaria decise dalla BCE sia del piano di salvataggio e rilancio dell’economia europea di 200 miliardi, basato essenzialmente su piani nazionali, concordato tra l’Ecofin e la Commissione. Ho espresso perplessità e insoddisfazione per le risposte che Trichet ha dato riguardo la necessità di preservare l’economia reale e i cittadini dalla crisi economica e finanziaria e dalla recessione che si prospetta. Condivido le scelte della BCE di abbassare il tasso di interesse e quella di mettere a disposizione liquidità a tassi fissi per le banche al fine di finanziare il rilancio dell’economia. Ma non basta. Se finora Trichet poteva affermare che era mediante la stabilità dei prezzi e il controllo dell’inflazione che si sostenevano le politiche …

«Se non si fa più credito all’innovazione», di Alfonso Fuggetta

l credito di imposta riconosciuto alle imprese per i costi sostenuti in attività di ricerca e sviluppo è uno strumento agile e efficace. Il decreto anticrisi introduce un meccanismo a prenotazione e altri limiti alla possibilità di fruizione che riducono il volume dell’intervento, eliminano l’automaticità dell’accesso e cancellano la sicurezza della disponibilità in tempi certi delle risorse. Eppure è vitale che la crisi economica non blocchi la capacità di innovazione, rendendo le aziende italiane ancora più deboli di fronte alla competizione internazionale. Le Finanziarie del 2006 e del 2007 avevano introdotto il credito di imposta per il sostegno all’innovazione e alla ricerca. La misura permette a un’azienda di ottenere un credito di imposta pari al 10 per cento di tutti i costi sostenuti internamente per attività di ricerca e sviluppo e al 40 per cento di tutti i contratti affidati a università ed enti di ricerca. IL CREDITO DI IMPOSTA PER L’INNOVAZIONE E LA RICERCA In un paese che spende poco e male per ricerca e innovazione, in presenza di un finanziamento privato alle università …

«Piazza Fontana: 39 anni dopo le vittime ancora senza giustizia» di Maria Francesca Ricciardulli

Esattamente 39 anni fa si verificava il primo clamoroso attentato della storia dell’Italia repubblicana. Alle 16,37 del 12 dicembre del 1969 a Milano in un salone gremito di gente della Banca nazionale dell’Agricoltura esplodeva un ordigno con 7 chili di tritolo contenuti in una borsa lasciata sotto un tavolo, uccidendo 17 persone e ferendone oltre 85. Una strage, “la strage di piazza Fontana”. All’incirca nello stesso momento scoppiavano altre 3 bombe a Roma mentre a Milano una quinta rimaneva inesplosa e successivamente fatta brillare distruggendo in tal modo elementi probatori di possibile importanza per risalire all’origine dell’esplosivo e a chi avesse preparato gli ordigni. La polizia e l’Ufficio affari riservati indirizzano subito le indagini contro gli anarchici. La mattina del 15 dicembre Pietro Valpreda viene arrestato come «presunto esecutore». La stessa notte Giuseppe Pinelli muore precipitando da una finestra della questura durante l’interrogatorio condotto dal commissario Luigi Calabresi: l’inchiesta esclude l’omicidio, ma conferma che fu vittima di un «arresto abusivo e violento». Il 17 maggio 1972 Ovidio Bompressi uccide il commissario Calabresi, additato da Lotta …

La Costituzione non si tocca

“I principi fondamentali della Costituzione sono fuori discussione e nessuno può pensare di modificarli o alterarli”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, risponde indirettamente alla volontà formulata da Silvio Berlusconi di cambiare la Costituzione senza il bisogno dell’opposizione. “Per quanto si discuta” su quanto è possibile o opportuno modificare e che cosa no, ribadisce Napolitano al Quirinale dove ha ricevuto i rappresentanti del Fondo ambientale italiano, le fondamenta della Carta non possono comunque essere toccate. “Anche oggi il Capo dello Stato, con parole sagge e equilibrate, ha rimesso ordine in un dibattito che, non certamente per causa nostra, si era sviluppato attraverso strappi e dichiarazioni fuori luogo”. Anna Finocchiaro, Presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama, commenta le parole di Napolitano e ricorda agli interlocutori della maggioranza che “I principi fondamentali della nostra Carta costituzionale sono immodificabili e per noi rimangono sempre validi e attuali”. E’ bene che la maggioranza lo tenga a mente anche quando paventa la possibilità di andare avanti senza cercare di consultare tutto le forze chiamate a rappresentare il popolo italiano …

Beni culturali, Pd a Bondi: faccia luce su regolarità concorso archeologi

“Davanti alle numerose proteste del mondo dell’archeologia italiana sul concorso bandito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per la selezione di 30 Archeologi, il Pd ha presentato una interrogazione parlamentare per fare luce sui criteri e sulle procedure individuate per lo svolgimento del concorso e sulle condizioni con cui si sono svolte le prove”.   Lo annuncia la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge:”a seguito delle tante proteste dei partecipanti e delle dure denuncie dell’Associazione nazionale archeologi (Ana) sulle inadeguatezze organizzative con cui si è svolta ieri a Bologna la prova preselettiva è urgente un chiarimento da parte del Ministro Bondi sulla effettiva regolarità del concorso”. “Le proteste – aggiunge Ghizzoni – non si limitano al solo svolgimento della prova preselettiva ma anche al grave stato di disordine e improvvisazione che ha caratterizzato l’intera organizzazione del concorso: dai requisiti minimi di accesso; alla diffusione di quesiti errati e confusi nella formulazione e per questo sottoposti a continue procedure di correzione da parte del ministero anche a …