Anno: 2008

“No Lodo” – Le dichiarazioni di Walter Veltroni

Il Lodo Alfano è legge. Marcia forzata per la Camera dei deputati che ha approvato in tempi record il Ddl sulla sospensione dei processi penali nei confronti delle alte cariche dello Stato. I voti favorevoli al provvedimento sono stati 309, i contrari 236, 30 gli astenuti. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Walter Veltroni, a nome del Partito Democratico nel suo intervento finale per le dichiarazioni di voto, bocciando il lodo, ha di nuovo ribadito che si tratta dell’ennesima “legge ad personam”, varata solo per tutelare gli interessi del premier Silvio Berlusconi ”In 48 ore si è discussa ed approvata una legge per una sola persona mentre da 6 anni non è stata approvata una legge per anziani non autosufficienti. Appare singolare che in un paese lento in 48 ore si approva una legge che serve ad una sola persona, dimostrando la distanza con un paese reale”. Sul lodo Alfano, prevede Veltroni, ci saranno problemi di costituzionalità perché la maggioranza, “per la necessità di fare velocemente, non ha scelto la via della legge costituzionale …

On. Ghizzoni: “Intercity, la risposta del governo è insoddisfacente”

“L’Intercity Scaligero è stato soppresso perché aveva pochi passeggeri. In ogni caso “i collegamenti tra Carpi e Roma restano assicurati nelle medesime fasce orarie, attraverso interscambio nelle stazioni di Modena o Bologna”. Questa, in sostanza, la risposta data dal ministro Matteoli all’interrogazione presentata dagli on. Ghizzoni e Miglioli del PD. “Una risposta – commenta l’on. Ghizzoni – che mi lascia profondamente insoddisfatta perché burocratica nello stile e non condivisibile nel merito. La soppressione dell’Intercity, infatti, se è vero che provoca meno disagi nella fascia oraria mattutina, crea invece grosse difficoltà la sera, quando costringe i pendolari a utilizzare il trasporto su gomma. A tutto questo si aggiungono i disagi denunciati quotidianamente dai viaggiatori per i frequenti ritardi e la scarsa qualità di un servizio ferroviario che in molti casi utilizza ancora vecchie littorine, scomode e senza aria condizionata. In ogni caso – continua la parlamentare del PD – cittadini e istituzioni hanno saputo della soppressione dell’Intercity dalla stampa, a dimostrazione del fatto che le Ferrovie dello Stato non sanno intrattenere relazioni con i territori e …

On. Ghizzoni: “Maggioranza rimanda a settembre finanziaria”

“La commissione Cultura della Camera ha approvato a maggioranza il parere alla manovra finanziaria pur mettendo in discussione il merito di molte proposte del governo e confermando la validità delle osservazioni espresse dal Pd nel corso del dibattito parlamentare”. Lo rende noto il capogruppo del Pd della VII Commissione di Montecitorio, Manuela Ghizzoni, al termine della seduta che ha approvato a maggioranza il parere sul decreto economico. “Le condizioni che la commissione ha posto al Governo come irrinunciabili per l’espressione del parere favorevole – prosegue la deputata del Pd – contrastano con l’indirizzo della manovra finanziaria e, per la prima volta, prendono atto dei drastici tagli al mondo della cultura italiana, dalla scuola, alle università, alla ricerca”. “Sembra quasi – aggiunge – che i deputati di maggioranza con l’introduzione di ben 9 condizioni e 18 punti si siano voluti lavare la coscienza perché consapevoli di votare un provvedimento dannoso per il Paese. Nel merito, hanno ribadito il rischio che la tanto sbandierata noma sui libri di testo online possa avere effetti negativi sulla qualità dei …

On. Ghizzoni: “Insoddisfatti per il mancato inserimento degli abilitati in strumento musicale nelle graduatorie”

Il capogruppo del Pd della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, esprime “profonda insoddisfazione” per la risposta del governo “all’annosa questione del mancato inserimento degli abilitati in strumento musicale nelle graduatorie per l’insegnamento”. Il sottosegretario Pizza, afferma la deputata del Pd, “si e’ fatto scudo della occultata riforma della scuola contenuta nella manovra estiva, che oltre a tagliare risorse e posti di lavoro, interviene pesantemente sull’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del sistema scolastico, anche attraverso l’accorpamento delle classi di concorso, per esprimere dubbi sulla possibilita’ di risolvere positivamente la situazione iniqua vissuta dai docenti di strumento musicale”. Insomma, prosegue Ghizzoni, la “cura da cavallo” imposta alla scuola da Gelmini e Tremonti “avra’ ripercussioni pesanti sull’insegnamento della musica, mentre i docenti non potranno che aspirare ad una condizione di eterno precariato”. La convinzione di Ghizzoni e’ che la strada da seguire sia la “riproposizione della norma” prevista dal precedente governo, che “permetteva l’inclusione nelle graduatorie permanenti dei docenti ammessi a partecipare al corso di abilitazione in strumento musicale del biennio 2007/2009”. Per questo il Pd ha …

“Il miraggio di Sherwood”, di Massimo Giannini

E’ amaro il ritorno nella foresta di Sherwood. Dopo aver fatto della Robin Hood Tax il «polmone ideologico» di una discutibile manovra italiana che pretende di togliere ai ricchi per dare ai poveri, e il «cuore politico» di una possibile iniziativa europea contro la speculazione internazionale, Giulio Tremonti rientra dall`Ecofin con una doppia sconfitta. La prima sconfitta la subisce fuori casa. A Bruxelles il ministro dell`Economia è costretto a incassare un freddo «no grazie» alla sua proposta di attivare l`articolo 81 del Trattato di Roma per fermare i dealer che scommettono sul petrolio a 200 dollari o i trader che lucrano sui rincari del riso o della farina. L`idea era troppo seducente, ma purtroppo inconsistente. Come può l`Antitrust europeo perseguire un`operazione finanziaria conclusa al Kabutocho di Tokyo o alla Borsa merci di Chicago? Già individuare l`affare sarebbe complicato. Dimostrarne il carattere collusivo richiederebbe una «probatio diabolica». Sanzionarne i responsabili diventerebbe una missione impossibile. «Voglio evitare di spalancare troppe finestre senza sapere cosa ci troverò dietro», ha detto il commissario europeo Almunia. Un sintomo della pigrizia …

“E Bondi convoca Settis, gelo sui Beni culturali”, di Lorenzo Salvia

Scricchiola la poltrona di Salvatore Settis. Non quella di direttore della Normale di Pisa ma quella di presidente del Consiglio superiore per i beni culturali, organo di consulenza del ministero. Il professore è stato convocato per domani mattina nella sede dello stesso ministero. Ufficialmente si tratta solo di un «chiarimento» e Sandro Bondi «spera che la collaborazione possa continuare». Ma l`attrito sembra difficile da superare. Tutto comincia venerdì scorso quando sul Sole 24 Ore appare un intervento firmato dal direttore della Normale. «Beni culturali in liquidazione?» dice il titolo con l`attenuante del punto interrogati- vo. Quattro colonne in cui Settis giudica «encomiabili» le dichiarazioni del ministro sul futuro dei Beni culturali. Ma poi aggiunge che per i prossimi tre anni sono «stati decisi tagli per un miliardo di euro» e questo «configura la messa in mora» della struttura con il risultato che si «stenterà a lasciare aperti musei e monumenti». Sandro Bondi non gradisce ma opta per la replica misurata. «I tagli ci sono stati – scrive il giorno dopo in una lettera al Sole …

“Un autogol prevedibile che ridimensiona la «vera opposizione»”, di Massimo Franco

La piazza che doveva segnare l`apoteosi dell`opposizione di Antonio Di Pietro gli ha regalato un brutto autogol. Il tentativo di concentrare strali e insulti su Silvio Berlusconi è fallito miseramente. I reduci dei «girotondi» hanno affiancato, fino a sostituirlo, il bersaglio del premier con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e papa Benedetto XVI, oltre che Walter Veltroni. E l`epilogo della manifestazione di ieri è un rosario di dissociazioni imbarazzate dagli attacchi arrivati dal palco alle istituzioni politiche e religiose; ed un applauso tardivo per farli dimenticare. Ma era un finale parzialmente prevedibile dagli organizzatori, chiamati a governare un magma di malumori per definizione incontrollabili: al punto che c`è da chiedersi se il capo dell`Idv si sia illuso o abbia in qualche modo soffiato sul fuoco, tranne poi prendere le distanze dagli eccessi più volgari. Il saldo è comunque disastroso. La scelta del Pd veltroniano, che ha preferito non aderire alla manifestazione, si è rivelata a posteriori azzeccata: anche se probabilmente era stata osservata con apprensione; e considerata rischiosa e foriera di una competizione elettorale …