"Deregulation edilizia e fiscale. Berlusconi senza sviluppo", di Bianca Di Giovanni
Berlusconi alza le mani: «sullo sviluppo non posso fare niente». Lite tra Tremonti e Romani sulle risorse. Domanici sarà solo un primo esame. Tra le norme, concordato fiscale e silenzio assenso per costruire. Deregulation edilizia e fiscale. Queste le linee della bozza del decreto sviluppo filtrata ieri dalle stanze del governo. Tra le misure allo studio, anche la possibilità di deliberare lo stato d’emergenza per le infrastrutture strategiche nel caso in cui «si evidenzino gravi difficoltà – si legge nel testo – o particolari complessità nella realizzazione». Si pensa alla Tav in Val di Susa o al Ponte sullo Stretto? Non si sa. Sta di fatto che il governo sceglie la legislazioned’emergenza per le opere pubbliche. E non solo. Rispunta anche il silenzio assenso per il permesso a costruire. In sostanza c’è l’assenso se non viene espresso un «motivato diniego» entro 90 giorni dalla richiesta. Una norma che era già comparsa nel decreto di maggio e che probabilmente oggi si vorrebbe rinforzare. Sul fronte fiscale si parla ancora di un concordato, anche questo già presente …
